Pasta tra parentesi. Un sistema prodotto per nuove esperienze con la pasta

The great variety of ways that exist to pass from flour to a final dish of pasta is an expression of the cultural richness of today’s diverse global society. Reflections on the multicultural nature of pasta and food experience intersect with reflections on pasta production in a variety of contexts, from industrial to craft-professional and domestic. Each production process influences not only the quality of the pasta product, but also the way it is consumed in public and private realms. The present thesis project, Pasta tra parentesi, meaning “pasta in parentheses” in Italian, proposes a new product system of food experience design. Throughout the project, several aspects related to the world of pasta are studied in depth. Particular attention is placed on craft tools for the production of fresh pasta, with the aim of selecting appropriate mechanisms and movements for the project. The thesis culminates in the realization of a multisensory and interactive installation, divided into four sequential modules that offer a summary and original interpretation of Italian and Chinese procedures for the creation and consumption of fresh pasta. Also presented is an alternative way of interacting with the material pasta that overcomes the perceived inconvenience of making pasta from scratch. The installation achieves multiple objectives, both cultural and emotional. Regarding the cultural dimension, the installation highlights and reflects on the value of craftsmanship, handmade ritual and the social implications of preparing a good plate of fresh pasta in an intercultural and slow-food environment. Regarding the emotional dimension, the installation plays on the immediate sensory pleasure of preparing and tasting pasta. The cooking experience aims to leave people a message: that good cooking, if realized in a comfortable environment, using quality raw ingredients, is an essential part of good eating, and both of these activities contribute to a good living.

La grande varietà di modi in cui è possibile passare dalla farina a un piatto finale di pasta, è espressione della ricchezza di molte diverse culture del mondo che si incontrano nel presente. Riflessioni sulla pasta, sulla sua multiculturalità e sul food experience design si intersecano con riflessioni su vari contesti di produzione della pasta, tra cui quello industriale della grande distribuzione, quello artigianale-professionale, e infine quello dell’ambito domestico. Ciascuno di questi processi di produzione influenza poi non solo la qualità del prodotto pasta, ma anche il modo di consumarla, in qualsiasi contesto, sia privato sia di ristorazione. Il presente progetto di tesi, dal titolo Pasta tra parentesi, è un sistema di prodotto di food experience design. Nel corso della trattazione vengono approfonditi numerosi aspetti più o meno direttamente connessi al mondo della pasta. Particolare attenzione viene dedicata a ricerche sugli strumenti artigianali per la lavorazione della pasta fresca, con lo scopo di selezionare alcuni meccanismi e alcune gestualità da riproporre poi nel progetto finale. Il punto di arrivo è la realizzazione di una installazione multisensoriale e interattiva che si presenta suddivisa in quattro moduli disposti in serie, i quali nell’insieme rappresentano una sintesi e una interpretazione originale di procedimenti italiani e cinesi di creazione e consumazione della pasta fresca. Viene presentato un modo alternativo di interagire con il materiale pasta, superando quelli che possono sembrare i difetti, le scomodità di mettersi a creare la pasta da zero. Un’installazione con molteplici obiettivi, sia culturali sia emozionali: per quanto riguarda la dimensione culturale, l’installazione punta a richiamare l’attenzione e a far riflettere sul valore dell’artigianalità, sulla ritualità gestuale e sulla socialità connesse alla preparazione di un buon piatto di pasta fresca, in un’ottica interculturale e di slow food. Per quanto riguarda invece la dimensione emozionale, l’attività di interazione delle persone con l’installazione gioca nell’immediato sul piacere sensoriale dato da alcuni momenti della preparazione e degustazione, mentre in un tempo successivo, questa cooking experience vuole lasciare alle persone un messaggio: il good cooking, se realizzato in un ambiente confortevole, utilizzando materie prime di qualità, è parte essenziale del good eating, ed entrambi questi aspetti sono fondamentali per un good living.