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L’esposizione dei lavoratori ad agenti chimici pericolosi, spesso presenti in ambiente come polveri, fumi, vapori, nebbie, ecc., può costituire un rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori. Nel presente lavoro di tesi, è stata valutata l’esposizione dei lavoratori durante la produzione e manipolazione del Triclosano (TCS), antimicrobico presente in un elevato numero di prodotti detergenti/disinfettanti e utilizzato sia nell’ambito del settore sanitario sia come additivo in molteplici prodotti di uso comune per la cura della persona. Per la valutazione dell’esposizione dei lavoratori nell’ambito di alcuni scenari di esposizione, è stato applicando il modello PBPK oggetto di un mio precedente studio svolto presso l’Universitet i Sørst a Porsgrunn in Norvegia. In assenza di dati sperimentali e rilevazioni nelle aziende sull’esposizione al TCS, non reperibili in bibliografia, i valori di esposizione orale e dermica sono stati ricavati da uno studio che li ha valutati utilizzando il modello EASE (Estimation and Assessment of Substances Exposure), ampiamente utilizzato proprio quando i dati di esposizioni siano limitati o non disponibili. Si è quindi proceduto a calcolare il valore del Safety Margin, valutato tenendo conto della presenza o assenza di ventilazione locale (LEV), nei diversi scenari espositivi analizzati nello studio sopraccitato. I risultati ottenuti sono stati confrontati e, nonostante alcune limitazioni derivanti da specifiche semplificazioni presenti nel modello PBPK utilizzato - che potrà essere migliorato con ulteriori studi e sviluppi futuri, è stato possibile confermare le ipotesi di partenza sull’importanza della presenza di sistemi di ventilazione locale ai fini della tutela dei lavoratori (sistemi di aspirazione localizzata, ecc..). Sono inoltre state individuate le ulteriori misure di prevenzione/protezione applicabili ai cicli produttivi, ed evidenziati i criteri di scelta e le tipologie di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) da prevedere per i lavoratori per proteggerli dai rischi residui (dopo l’adozione delle misure di prevenzione/protezione collettive), oltre ad illustrare le modalità di Primo Soccorso attuabili.

Aspetti di sicurezza nella produzione e manipolazione del triclosano (TCS)

CASCELLA, VINCENZA
2018/2019

Abstract

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ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
6-giu-2020
2018/2019
L’esposizione dei lavoratori ad agenti chimici pericolosi, spesso presenti in ambiente come polveri, fumi, vapori, nebbie, ecc., può costituire un rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori. Nel presente lavoro di tesi, è stata valutata l’esposizione dei lavoratori durante la produzione e manipolazione del Triclosano (TCS), antimicrobico presente in un elevato numero di prodotti detergenti/disinfettanti e utilizzato sia nell’ambito del settore sanitario sia come additivo in molteplici prodotti di uso comune per la cura della persona. Per la valutazione dell’esposizione dei lavoratori nell’ambito di alcuni scenari di esposizione, è stato applicando il modello PBPK oggetto di un mio precedente studio svolto presso l’Universitet i Sørst a Porsgrunn in Norvegia. In assenza di dati sperimentali e rilevazioni nelle aziende sull’esposizione al TCS, non reperibili in bibliografia, i valori di esposizione orale e dermica sono stati ricavati da uno studio che li ha valutati utilizzando il modello EASE (Estimation and Assessment of Substances Exposure), ampiamente utilizzato proprio quando i dati di esposizioni siano limitati o non disponibili. Si è quindi proceduto a calcolare il valore del Safety Margin, valutato tenendo conto della presenza o assenza di ventilazione locale (LEV), nei diversi scenari espositivi analizzati nello studio sopraccitato. I risultati ottenuti sono stati confrontati e, nonostante alcune limitazioni derivanti da specifiche semplificazioni presenti nel modello PBPK utilizzato - che potrà essere migliorato con ulteriori studi e sviluppi futuri, è stato possibile confermare le ipotesi di partenza sull’importanza della presenza di sistemi di ventilazione locale ai fini della tutela dei lavoratori (sistemi di aspirazione localizzata, ecc..). Sono inoltre state individuate le ulteriori misure di prevenzione/protezione applicabili ai cicli produttivi, ed evidenziati i criteri di scelta e le tipologie di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) da prevedere per i lavoratori per proteggerli dai rischi residui (dopo l’adozione delle misure di prevenzione/protezione collettive), oltre ad illustrare le modalità di Primo Soccorso attuabili.
Tesi di laurea Magistrale
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