Clima-X. Il progetto di un'architettura bioclimatica per Padiglione Italia Expo 2020 Dubai

The thesis "Clima-X" concerns the design of a bioclimatic architecture of the Italian Pavilion for Expo 2020 in Dubai, whose theme is "Beauty Connects People". This is a very large project area, it’s the subject of a call uploaded on the Invitalia’s telematic platform, which acts as a central client on behalf of the Section General Commissioner for Italian participation in Expo 2020 Dubai. This is undoubtedly a stimulating challenge to face for a such competition, because since the first step the aim is to show solutions to different problems through a complex of constructions, like a containers that must address equally and with the same language to different categories of users, with different levels of knowledge allowing everyone to live the experience to the full. A first difficulty was represented by the rigorous determination of the internal surfaces required and the areas and cubature made available, which necessarily left little space for imagination in determining the shapes and volumes of the buildings. In order to understand how to optimize the project, we have proceeded through a cognitive process to assimilate information about the World of Universal Exhibitions; then we moved on to the design aspect of the problem that led to collect and skim what was previously learned and then draw the final idea. At the basis of the bioclimatic design there is the idea of a close link between the building and the environmental context in which it’s inserted. Not only does it support the need to design buildings taking into account the climate of the place, but also many environmental, morphological, physical and geographical factors: average annual temperatures, altitude, presence or absence of relief, moisture content, average amount of precipitation, frequency and intensity of winds, and so on. These are all factors that bioclimatic architecture takes into account before build a building. Taking note of the environmental condition of the specific place in which the building is to be built, the design of a bioclimatic building provides for the implementation of a series of active and passive strategies that mostly use natural energy (mainly sun and wind) sources to obtain the better thermal comfort. For this reason, starting from the functional programme, the project is evolving with great attention to the integration between architectural, structural, technological and energetic aspects. In particular we’re focused on the one hand on the technological project and the relationship that every single package we consider has with the internal and external environment; on the other, the energy project, developed through the specific software Sefaira. The project presents itself both as a building symbol for Italy and as a look to the future towards a conscious design, that satisfies the comfort factors minimizing the expenditure of energy.

La tesi “Clima-x” riguarda la progettazione di un’architettura bioclimatica del Padiglione Italia per l’Expo 2020 di Dubai, il cui tema è “Beauty Connects People”: la bellezza che connette le persone. Si tratta di un’area di progetto molto ampia oggetto di un bando caricato sulla piattaforma telematica di Invitalia, che agisce come centrale di committenza per conto del Commissario generale di sezione per la partecipazione italiana all’Expo 2020 Dubai. Confrontarsi con un concorso di questo tipo rappresenta senza dubbio una sfida stimolante poiché l’obiettivo è quello di mostrare soluzioni a diversi problemi attraverso un complesso di costruzioni, dei contenitori, che devono rivolgersi, ugualmente e con lo stesso linguaggio, a diverse categorie di utenti con differenti livelli di conoscenza, permettendo a tutti di vivere l’esperienza a pieno. Una prima difficoltà è stata rappresentata dalla rigorosa determinatezza delle superfici interne richieste e delle aree e cubature messe a disposizione, il che ha necessariamente lasciato poco spazio alla fantasia nel determinare le forme e le volumetrie delle costruzioni. Per poter capire come ottimizzare il progetto si è proceduto, attraverso un processo conoscitivo, all’assimilazione di informazioni riguardanti il mondo delle Esposizioni Universali; successivamente si è passati all’aspetto progettuale del problema, che ha portato a raccogliere e scremare quanto precedentemente appreso per trarne poi l’idea finale. Alla base della progettazione bioclimatica vi è l’idea di uno stretto legame tra l‘edificio e il contesto ambientale nel quale è inserito. Non solo quindi sostiene la necessità di progettare gli edifici tenendo conto del clima del luogo, ma anche di molti fattori ambientali, morfologici, fisici e geografici: temperature media annua, altitudine, presenza o meno di rilievi, tasso di umidità, quantità media delle precipitazioni, frequenza e intensità dei venti, e così via. Si tratta di fattori che l’architettura bioclimatica prende in considerazione prima di costruire un edificio. Preso atto della condizione ambientale del luogo specifico nel quale l’edificio va costruito, la progettazione di un edificio bioclimatico prevede l’attuazione di una serie di strategie attive e passive, che utilizzano in massima parte le fonti energetiche naturali (sole e vento principalmente) per l’ottenimento del miglior comfort termico. Per questo motivo, a partire dal programma funzionale, il progetto si evolve prestando molta attenzione all’integrazione tra aspetti architettonici, strutturali, tencologici, ed energeteci. In particolar modo, ci si è focalizzati da un lato sul progetto tecnologico e sulla relazione che ogni singolo pacchetto, da noi considerato, ha con l’ambiente interno ed esterno; dall’altro sul progetto energetico, sviluppato tramite lo specifico software Sefaira. Il progetto si pone sia come un edificio simbolo per l’Italia, sia come uno sguardo al futuro verso una progettazione consapevole che soddisfi i fattori di comfort, minimizzando i dispendi di energia.