ABSTRACT This work intends to provide a research about how an individual and a community refer to Landscape, not for the use of it but in order to enjoy it on an aesthetic level. Therefore, we decline the idea of Beauty, in favour of an interpretation which better allows to express judgments on it. For this purpose, it is necessary to expand the concept of Beauty from the outward appearance in order to understand its abilty of reflecting culture.The Beauty of a Landscape consists of the ability to merge and blend sensations, emotions, memories and history in the eyes of an observer. It is also necessary to define the concept of Landscape, because it has been interpreted in different ways. From 2000 the European Landscape Convention sees it not only as a physical fact, but as an interaction between culture and nature. The Convention for Protection of Intangible Cultural Heritage of Unesco of 2003 asserts that it is a joint work of human and natural elements. It is possible to add to Popper’s theory a radical interpretation which sees it not as a reality but as a representation. Moreover, we have to look for theoretical tools useful to lead it. The range of suitable doctrines is vast: from the objective world with Physiology to subjective experiences with Psychoanalysis and finally to the collective memory and History. The glance really has a store of images and symbols. If the place is able to reflect meanings, then it will catch the Beauty

RIASSUNTO Il presente lavoro rappresenta un approfondimento del tema del paesaggio in relazione all’individuo e alla comunità che vi si rapportano non tanto per il suo uso, quanto per goderne esteticamente. In relazione a questo obiettivo, si declina l’idea di Bellezza, individuando l’interpretazione che meglio esprime giudizi relativi al paesaggio. È opportuno infatti estendere il ‘bello’ dagli aspetti esteriori fino a comprendere la ricchezza di significati, la capacità di riflettere la cultura. La bellezza di un paesaggio consiste infatti nella capacità di suscitare e fondere sensazioni, emozioni, ricordi e storia agli occhi di chi lo osserva. Anche il concetto di paesaggio va definito, poiché è stato inteso in vario modo. Dall’anno 2000 la Convenzione europea del paesaggio lo interpreta non solo come fatto fisico, ma come risultato di un’interazione tra cultura e natura. Anche la Convenzione Unesco per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003 specifica che esso è opera congiunta della natura e dell’uomo. Riferendosi alla teoria di Popper, può esser aggiunta una lettura radicale, che lo vede non come realtà materiale, ma come rappresentazione. Definito il campo della ricerca, vanno cercati gli strumenti teorici utili per condurla e il ventaglio delle discipline idonee risulta ampio, spaziando dai vari orientamenti della psicologia alle altre scienze umane: dal mondo oggettivo con la fisiologia alla soggettività con la psicoanalisi, poi dalla memoria collettiva alla storia. Lo sguardo ricorre dunque a un corredo di immagini e simboli. Se il luogo accoglie e riflette significati, allora lo sguardo coglierà la Bellezza

La bellezza del paesaggio

TANFERRI, SILVIA VITTORIA MARIA
2018/2019

Abstract

ABSTRACT This work intends to provide a research about how an individual and a community refer to Landscape, not for the use of it but in order to enjoy it on an aesthetic level. Therefore, we decline the idea of Beauty, in favour of an interpretation which better allows to express judgments on it. For this purpose, it is necessary to expand the concept of Beauty from the outward appearance in order to understand its abilty of reflecting culture.The Beauty of a Landscape consists of the ability to merge and blend sensations, emotions, memories and history in the eyes of an observer. It is also necessary to define the concept of Landscape, because it has been interpreted in different ways. From 2000 the European Landscape Convention sees it not only as a physical fact, but as an interaction between culture and nature. The Convention for Protection of Intangible Cultural Heritage of Unesco of 2003 asserts that it is a joint work of human and natural elements. It is possible to add to Popper’s theory a radical interpretation which sees it not as a reality but as a representation. Moreover, we have to look for theoretical tools useful to lead it. The range of suitable doctrines is vast: from the objective world with Physiology to subjective experiences with Psychoanalysis and finally to the collective memory and History. The glance really has a store of images and symbols. If the place is able to reflect meanings, then it will catch the Beauty
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-giu-2020
2018/2019
RIASSUNTO Il presente lavoro rappresenta un approfondimento del tema del paesaggio in relazione all’individuo e alla comunità che vi si rapportano non tanto per il suo uso, quanto per goderne esteticamente. In relazione a questo obiettivo, si declina l’idea di Bellezza, individuando l’interpretazione che meglio esprime giudizi relativi al paesaggio. È opportuno infatti estendere il ‘bello’ dagli aspetti esteriori fino a comprendere la ricchezza di significati, la capacità di riflettere la cultura. La bellezza di un paesaggio consiste infatti nella capacità di suscitare e fondere sensazioni, emozioni, ricordi e storia agli occhi di chi lo osserva. Anche il concetto di paesaggio va definito, poiché è stato inteso in vario modo. Dall’anno 2000 la Convenzione europea del paesaggio lo interpreta non solo come fatto fisico, ma come risultato di un’interazione tra cultura e natura. Anche la Convenzione Unesco per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003 specifica che esso è opera congiunta della natura e dell’uomo. Riferendosi alla teoria di Popper, può esser aggiunta una lettura radicale, che lo vede non come realtà materiale, ma come rappresentazione. Definito il campo della ricerca, vanno cercati gli strumenti teorici utili per condurla e il ventaglio delle discipline idonee risulta ampio, spaziando dai vari orientamenti della psicologia alle altre scienze umane: dal mondo oggettivo con la fisiologia alla soggettività con la psicoanalisi, poi dalla memoria collettiva alla storia. Lo sguardo ricorre dunque a un corredo di immagini e simboli. Se il luogo accoglie e riflette significati, allora lo sguardo coglierà la Bellezza
Tesi di laurea Magistrale
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