In the past half century, the major countries in the world have passed through the period of rapid devel- opment of modern industry. Comparing with tradi- tional industrial areas in the past, current industrial areas prefer to adopt a well-structured and complex scheme, which makes the factory a “campus” with sound service functions and reasonable production space organization. These campuses tend to be larger, more functional, and more connected to the infra- structure. After understanding this new form of industrial expan- sion and upgrading, and based on the study of the his- tory and architectural evolution of industrial projects, we find that these new projects are usually the reno- vation of new industrial areas, large old factories and intensive clusters of small factories. In many industrial areas, such as the varessotto we studied, there are not only large factories close to the infrastructure, but also many small factories far away from the infrastructure and with imperfect service functions. Many of these small factories do not have the potential or strength to transform into new industrial campuses, and they are gradually losing competitiveness in an overall eco- nomic environment that is losing vitality. We focused our attention on these small factories scattered far away from large infrastructure, hoping to bring new vitality to these neglected factories through a new design form.

Nell'ultimo mezzo secolo, i principali paesi del mondo hanno attraversato un periodo di rapido sviluppo dell'industria moderna. Rispetto alle aree industriali tradizionali, le aree produttive attuali preferiscono adottare adottare un impianto più strutturato e complesso, che rende la fabbrica un "campus" con solide funzioni di servizio e e una buona organizzazione organizzazione dello spazio della produzione. Questi campus tendono ad essere più grandi, più funzionali e più connessi all'infrastruttura. Dopo aver studiato le nuove forme di produzione industriale e sulla base dello studio di modelli e progetti di spazi produttivi, oggi possiamo vedere come i nuovi interventi riguardano, spesso, la trasformazione e il recupero di aree industriali, di grandi e piccole dimensioni. In molte aree industriali, come il Varesotto che abbiamo studiato, non ci sono solo grandi fabbriche vicino all'infrastruttura, ma anche molte piccole fabbriche lontane dall'infrastruttura e con scarsi servizi. Molte di queste piccole fabbriche non hanno il potenziale o la forza di trasformarsi in nuovi campus industriali e stanno gradualmente perdendo competitività in un ambiente economico generale che sta perdendo vitalità. Abbiamo concentrato la nostra attenzione su queste piccole fabbriche sparse, lontano dalle grandi infrastrutture, sperando di portare nuova vitalità a spazi produttivi dismessi, attraverso alcune strategie progettuali che illustreremo di seguito.

Le porte del parco. Un nuovo sistema di recapiti territoriali tra natura, industria e infrastruttura

GUO, SHUJUN;LIN, JINCHAO
2019/2020

Abstract

In the past half century, the major countries in the world have passed through the period of rapid devel- opment of modern industry. Comparing with tradi- tional industrial areas in the past, current industrial areas prefer to adopt a well-structured and complex scheme, which makes the factory a “campus” with sound service functions and reasonable production space organization. These campuses tend to be larger, more functional, and more connected to the infra- structure. After understanding this new form of industrial expan- sion and upgrading, and based on the study of the his- tory and architectural evolution of industrial projects, we find that these new projects are usually the reno- vation of new industrial areas, large old factories and intensive clusters of small factories. In many industrial areas, such as the varessotto we studied, there are not only large factories close to the infrastructure, but also many small factories far away from the infrastructure and with imperfect service functions. Many of these small factories do not have the potential or strength to transform into new industrial campuses, and they are gradually losing competitiveness in an overall eco- nomic environment that is losing vitality. We focused our attention on these small factories scattered far away from large infrastructure, hoping to bring new vitality to these neglected factories through a new design form.
SETTI, GIULIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-giu-2020
2019/2020
Nell'ultimo mezzo secolo, i principali paesi del mondo hanno attraversato un periodo di rapido sviluppo dell'industria moderna. Rispetto alle aree industriali tradizionali, le aree produttive attuali preferiscono adottare adottare un impianto più strutturato e complesso, che rende la fabbrica un "campus" con solide funzioni di servizio e e una buona organizzazione organizzazione dello spazio della produzione. Questi campus tendono ad essere più grandi, più funzionali e più connessi all'infrastruttura. Dopo aver studiato le nuove forme di produzione industriale e sulla base dello studio di modelli e progetti di spazi produttivi, oggi possiamo vedere come i nuovi interventi riguardano, spesso, la trasformazione e il recupero di aree industriali, di grandi e piccole dimensioni. In molte aree industriali, come il Varesotto che abbiamo studiato, non ci sono solo grandi fabbriche vicino all'infrastruttura, ma anche molte piccole fabbriche lontane dall'infrastruttura e con scarsi servizi. Molte di queste piccole fabbriche non hanno il potenziale o la forza di trasformarsi in nuovi campus industriali e stanno gradualmente perdendo competitività in un ambiente economico generale che sta perdendo vitalità. Abbiamo concentrato la nostra attenzione su queste piccole fabbriche sparse, lontano dalle grandi infrastrutture, sperando di portare nuova vitalità a spazi produttivi dismessi, attraverso alcune strategie progettuali che illustreremo di seguito.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
tavola 01.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 1
Dimensione 84.39 MB
Formato Adobe PDF
84.39 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 02.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 2
Dimensione 91.07 MB
Formato Adobe PDF
91.07 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 03.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 3
Dimensione 26.31 MB
Formato Adobe PDF
26.31 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 04.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 4
Dimensione 87.32 MB
Formato Adobe PDF
87.32 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 05.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 5
Dimensione 105.85 MB
Formato Adobe PDF
105.85 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 06.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 6
Dimensione 96.61 MB
Formato Adobe PDF
96.61 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 07.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 7
Dimensione 92.07 MB
Formato Adobe PDF
92.07 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 08.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 8
Dimensione 28.25 MB
Formato Adobe PDF
28.25 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 09.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 9
Dimensione 145.79 MB
Formato Adobe PDF
145.79 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 10.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 10
Dimensione 129.27 MB
Formato Adobe PDF
129.27 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 11.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 11
Dimensione 113.13 MB
Formato Adobe PDF
113.13 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
tavola 12.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: tavola 12
Dimensione 206.27 MB
Formato Adobe PDF
206.27 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
book.pdf

solo utenti autorizzati dal 21/05/2021

Descrizione: book
Dimensione 177.08 MB
Formato Adobe PDF
177.08 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/153886