The notion of “Smart Home” has been known for many years, and has played a very important role in the development and improvement of a new concept of “living the domestic space”. The rapid improvements, applied mainly in the fields of control, management, and home security, have been made possible thanks to huge investments by private companies, thanks to new consumer awareness, but above all thanks to technological development and the implementation within the products, of Artificial Intelligence. The latter allowed almost complete automation of the entire “home” system, based on decisions taken autonomously by technology, based on certain environmental conditions, which free the end-user from the burden of managing unnecessary actions. The Soft Future project wants to go beyond this aspect of detachment between the independent machine and the “mere user”, trying to find a formal and gestural point of contact between the two; a semantic connection point linked to the habit and familiarity of the gestures and the spatial roles of objects. A compendium between an analog aesthetics and a recognizable function, which is physically expressed in the redesign of common and consolidated domestic objects: switches, sockets, and intercoms. These objects have been completely rethought trying to camouflage inside of them, advanced smart home systems specifically linked to the themes of home access, security, and lighting.

Il concetto di “Casa Intelligente” è noto da molti anni, e ha giocato un ruolo molto importante nello sviluppo e nel miglioramento di un nuovo concetto di “abitare lo spazio domestico”. I rapidi miglioramenti, applicati soprattutto nei campi del controllo, della gestione e della sicurezza della casa, sono stati resi possibili grazie a ingenti investimenti da parte di aziende private, grazie alla nuova consapevolezza dei consumatori, ma soprattutto grazie allo sviluppo tecnologico e all’implementazione all’interno dei prodotti, dell’Intelligenza Artificiale. Quest’ultima ha permesso un’automatizzazione pressoché completa dell’intero sistema “casa”, fondata su decisioni prese autonomamente dalla tecnologia in base a determinate condizioni ambientali, le quali liberano l’utilizzatore finale dal peso della gestione di azioni superflue. Il progetto Soft Future vuole spingersi oltre questo aspetto di distacco tra la macchina indipendente e l’uomo “mero fruitore”, cercando di trovare un punto di contatto formale e gestuale tra i due, un punto semantico legato all’abitudine e alla familiarità dei gesti o del ruolo spaziale dell’oggetto. Un compendio tra estetica analogica e funzione riconoscibile, che si esplica materialmente nella riprogettazione di oggetti comuni e consolidati nello spazio domestico: gli interruttori, le prese e il citofono. Essi sono stati ripensati completamente cercando di mimetizzare al loro interno funzioni avanzate di smart home e intelligenza artificiale, collegate nello specifico ai temi dell’accesso all’abitazione, alla sicurezza e all’illuminazione.

Soft future

Dal SANTO, PAOLO
2018/2019

Abstract

The notion of “Smart Home” has been known for many years, and has played a very important role in the development and improvement of a new concept of “living the domestic space”. The rapid improvements, applied mainly in the fields of control, management, and home security, have been made possible thanks to huge investments by private companies, thanks to new consumer awareness, but above all thanks to technological development and the implementation within the products, of Artificial Intelligence. The latter allowed almost complete automation of the entire “home” system, based on decisions taken autonomously by technology, based on certain environmental conditions, which free the end-user from the burden of managing unnecessary actions. The Soft Future project wants to go beyond this aspect of detachment between the independent machine and the “mere user”, trying to find a formal and gestural point of contact between the two; a semantic connection point linked to the habit and familiarity of the gestures and the spatial roles of objects. A compendium between an analog aesthetics and a recognizable function, which is physically expressed in the redesign of common and consolidated domestic objects: switches, sockets, and intercoms. These objects have been completely rethought trying to camouflage inside of them, advanced smart home systems specifically linked to the themes of home access, security, and lighting.
ARC III - Scuola del Design
29-apr-2020
2018/2019
Il concetto di “Casa Intelligente” è noto da molti anni, e ha giocato un ruolo molto importante nello sviluppo e nel miglioramento di un nuovo concetto di “abitare lo spazio domestico”. I rapidi miglioramenti, applicati soprattutto nei campi del controllo, della gestione e della sicurezza della casa, sono stati resi possibili grazie a ingenti investimenti da parte di aziende private, grazie alla nuova consapevolezza dei consumatori, ma soprattutto grazie allo sviluppo tecnologico e all’implementazione all’interno dei prodotti, dell’Intelligenza Artificiale. Quest’ultima ha permesso un’automatizzazione pressoché completa dell’intero sistema “casa”, fondata su decisioni prese autonomamente dalla tecnologia in base a determinate condizioni ambientali, le quali liberano l’utilizzatore finale dal peso della gestione di azioni superflue. Il progetto Soft Future vuole spingersi oltre questo aspetto di distacco tra la macchina indipendente e l’uomo “mero fruitore”, cercando di trovare un punto di contatto formale e gestuale tra i due, un punto semantico legato all’abitudine e alla familiarità dei gesti o del ruolo spaziale dell’oggetto. Un compendio tra estetica analogica e funzione riconoscibile, che si esplica materialmente nella riprogettazione di oggetti comuni e consolidati nello spazio domestico: gli interruttori, le prese e il citofono. Essi sono stati ripensati completamente cercando di mimetizzare al loro interno funzioni avanzate di smart home e intelligenza artificiale, collegate nello specifico ai temi dell’accesso all’abitazione, alla sicurezza e all’illuminazione.
Tesi di laurea Magistrale
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