When it comes to the productive sector, the natural vocation of Pavia and its territory is considered to be agricolture. Despite this preconception, in the XX century the city hosted extremely important factories, such as Necchi, Ne.Ca. and Snia; in fact, they were, among the others, capable of towing the economy of the city. However, the economical crysis that affected the industry in the last decades of the XX century lead to the dismission of the majority of the factories spread in the territory. This areas, which were located at the outskirts of the city in a first moment, are now incorporated in it. This project is an attempt to solve the issues concearning the urban regeneration of one of this dismissed areas: the ex Ne.Ca. Moving from an analysis of the unsuccessful operations made in this area in comparison with virtuous urban regenerations projects, two cornerstones for the contemporary urban design have been identified. On one hand the indeterminacy which characterizes this kind of processes could be indulged with the juxtapposition of both permanent and prospective urban elements. On the other the design of the ground floor could contribute on the definition of the character of the public space, in assonance with the values of the open city. Then, the design of this new urban trance needs the definition of a building which is complementary to the public space, in order to set a starting point for the whole regenerating process: an ouverture. In this sense the masterplan proposed for the area could be a starting point for possible future developments. The proposal goal is to built a common ground for the generation of new trances of public life, interferences, urbanity. The lack of iper-definition both in the urbanistic parameters and in the programme provides flexibility and adaptability in time, opening several scenarios and generating an open system. On the contrary a clear definition of the open spaces helps to define its various characters. In conclusion, despite this project is connotated by an approach which is free from any kind of functionalistic, economical or sustainable giustifications, it can host their requests. With its openness and genericity it suggests one possible scenario for the regeneration of an area and a territory .

Dando uno sguardo al settore produttivo pavese è chiaro come la vocazione naturale della città e del suo territorio sia l’agricoltura. Nonostante ciò, durante lo scorso secolo la città ha vissuto una parabola industriale estremamente rilevante: Necchi, Ne.Ca. e Snia sono stati i tre poli manifatturieri più importanti per lo sviluppo del capoluogo lombardo, capaci di trainarne l’economia grazie al loro singolo contributo. Tuttavia, la crisi degli ultimi decenni del secolo scorso ha inesorabilmente portato alla dismissione di queste aree le quali, se in un primo momento si trovavano all’estrema periferia della città, ora ne sono inglobate. Con questo progetto si tenta di dare una risposta alle problematicità legate alla riqualificazione di una di queste aree dismesse: la ex Ne.Ca. Partendo da un’analisi dei progetti fallimentari proposti per l’area negli ultimi due decenni e da uno studio di esempi virtuosi nel panorama europeo, si individuano due temi chiave che possono costituire i perni per il disegno della città contemporanea: assecondare l’indeterminatezza ontologica e radicale insita in progetti di così ampio respiro tramite la giustapposizione di attori urbani permanenti e generici, e definire il disegno del suolo con i suoi elementi complementari in modo da assegnare un carattere allo spazio pubblico che assecondi i valori della cosiddetta open city. Il disegno di questa nuova trama urbana necessita poi la definizione di un edificio in grado di assumere un ruolo complementare allo spazio pubblico, costituendo quindi una ouverture per l’intero processo di rigenerazione. La proposta di masterplan si pone dunque come spinta iniziale per i possibili sviluppi di una delle tante aree abbandonate sul suolo cittadino. E’ una proposta che si da come obbiettivo quello di gettare delle fondamenta solide per l’insinuazione di nuovi attimi di vita pubblica, di scambi e di interferenze, definendo allo stesso tempo i limiti tra essi e la sfera privata. La mancanza di iper-definizione di parametri che riguardano superfici, volumi e relative funzioni ne garantisce una ampia flessibilità e adattabilità nel tempo, aprendo vari scenari di sviluppo, oltre che a generare un sistema aperto. A ciò è contrapposto un preciso disegno degli spazi aperti e della loro saldatura con il contesto. In conclusione, scevro da giustificazioni di carattere prettamente funzionalista, economico, programmatico o di sostenibilità ambientale - ma comunque in grado di accoglierne le istanze - questo progetto si connota per essere un approccio contemporaneo, generico ma site-specific per la rivitalizzazione non solo di un’area dismessa, ma di Pavia e del suo territorio.

Ouverture. Ex Ne.Ca., Pavia

FRANCHI, LUCA
2018/2019

Abstract

When it comes to the productive sector, the natural vocation of Pavia and its territory is considered to be agricolture. Despite this preconception, in the XX century the city hosted extremely important factories, such as Necchi, Ne.Ca. and Snia; in fact, they were, among the others, capable of towing the economy of the city. However, the economical crysis that affected the industry in the last decades of the XX century lead to the dismission of the majority of the factories spread in the territory. This areas, which were located at the outskirts of the city in a first moment, are now incorporated in it. This project is an attempt to solve the issues concearning the urban regeneration of one of this dismissed areas: the ex Ne.Ca. Moving from an analysis of the unsuccessful operations made in this area in comparison with virtuous urban regenerations projects, two cornerstones for the contemporary urban design have been identified. On one hand the indeterminacy which characterizes this kind of processes could be indulged with the juxtapposition of both permanent and prospective urban elements. On the other the design of the ground floor could contribute on the definition of the character of the public space, in assonance with the values of the open city. Then, the design of this new urban trance needs the definition of a building which is complementary to the public space, in order to set a starting point for the whole regenerating process: an ouverture. In this sense the masterplan proposed for the area could be a starting point for possible future developments. The proposal goal is to built a common ground for the generation of new trances of public life, interferences, urbanity. The lack of iper-definition both in the urbanistic parameters and in the programme provides flexibility and adaptability in time, opening several scenarios and generating an open system. On the contrary a clear definition of the open spaces helps to define its various characters. In conclusion, despite this project is connotated by an approach which is free from any kind of functionalistic, economical or sustainable giustifications, it can host their requests. With its openness and genericity it suggests one possible scenario for the regeneration of an area and a territory .
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-giu-2020
2018/2019
Dando uno sguardo al settore produttivo pavese è chiaro come la vocazione naturale della città e del suo territorio sia l’agricoltura. Nonostante ciò, durante lo scorso secolo la città ha vissuto una parabola industriale estremamente rilevante: Necchi, Ne.Ca. e Snia sono stati i tre poli manifatturieri più importanti per lo sviluppo del capoluogo lombardo, capaci di trainarne l’economia grazie al loro singolo contributo. Tuttavia, la crisi degli ultimi decenni del secolo scorso ha inesorabilmente portato alla dismissione di queste aree le quali, se in un primo momento si trovavano all’estrema periferia della città, ora ne sono inglobate. Con questo progetto si tenta di dare una risposta alle problematicità legate alla riqualificazione di una di queste aree dismesse: la ex Ne.Ca. Partendo da un’analisi dei progetti fallimentari proposti per l’area negli ultimi due decenni e da uno studio di esempi virtuosi nel panorama europeo, si individuano due temi chiave che possono costituire i perni per il disegno della città contemporanea: assecondare l’indeterminatezza ontologica e radicale insita in progetti di così ampio respiro tramite la giustapposizione di attori urbani permanenti e generici, e definire il disegno del suolo con i suoi elementi complementari in modo da assegnare un carattere allo spazio pubblico che assecondi i valori della cosiddetta open city. Il disegno di questa nuova trama urbana necessita poi la definizione di un edificio in grado di assumere un ruolo complementare allo spazio pubblico, costituendo quindi una ouverture per l’intero processo di rigenerazione. La proposta di masterplan si pone dunque come spinta iniziale per i possibili sviluppi di una delle tante aree abbandonate sul suolo cittadino. E’ una proposta che si da come obbiettivo quello di gettare delle fondamenta solide per l’insinuazione di nuovi attimi di vita pubblica, di scambi e di interferenze, definendo allo stesso tempo i limiti tra essi e la sfera privata. La mancanza di iper-definizione di parametri che riguardano superfici, volumi e relative funzioni ne garantisce una ampia flessibilità e adattabilità nel tempo, aprendo vari scenari di sviluppo, oltre che a generare un sistema aperto. A ciò è contrapposto un preciso disegno degli spazi aperti e della loro saldatura con il contesto. In conclusione, scevro da giustificazioni di carattere prettamente funzionalista, economico, programmatico o di sostenibilità ambientale - ma comunque in grado di accoglierne le istanze - questo progetto si connota per essere un approccio contemporaneo, generico ma site-specific per la rivitalizzazione non solo di un’area dismessa, ma di Pavia e del suo territorio.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/154458