Il progetto di tesi di seguito esposto è inserito all’interno del progetto FIRB 2005. Tale progetto ha lo scopo di verificare la possibilità di impiego, dal punto di vista costruttivo, volumetrico, meccanico ed ambientale, di scorie da termovalorizzatore nella costruzione stradale. Nello specifico l’elaborato ha avuto l’obbiettivo di valutare la suscettibilità all’acqua delle miscele bituminose degli strati di base e binder contenenti scorie da termovalorizzatore, attraverso un’indagine sperimentale di laboratorio. Dai risultati ottenuti è emerso che tali miscele bituminose subiscono un degrado delle caratteristiche meccaniche proprie dei materiali in seguito al condizionamento in acqua, pur tuttavia tale decadimento prestazionale risulta accettabile in accordo con le normative di riferimento. Emerge inoltre il fatto che l’utilizzo di residui da termovalorizzatori non presenta particolari controindicazioni e, quindi, l’impiego di tali scorie offre la possibilità di ottemperare alle recenti direttive in materia di gestione dei rifiuti, nonché di ovviare al sempre più crescente costo degli aggregati vergini e allo sfruttamento eccessivo delle cave.

Impiego di scorie da termovalorizzatore nei conglomerati bituminosi per pavimentazioni stradali

GIUDICI, FRANCESCO
2009/2010

Abstract

Il progetto di tesi di seguito esposto è inserito all’interno del progetto FIRB 2005. Tale progetto ha lo scopo di verificare la possibilità di impiego, dal punto di vista costruttivo, volumetrico, meccanico ed ambientale, di scorie da termovalorizzatore nella costruzione stradale. Nello specifico l’elaborato ha avuto l’obbiettivo di valutare la suscettibilità all’acqua delle miscele bituminose degli strati di base e binder contenenti scorie da termovalorizzatore, attraverso un’indagine sperimentale di laboratorio. Dai risultati ottenuti è emerso che tali miscele bituminose subiscono un degrado delle caratteristiche meccaniche proprie dei materiali in seguito al condizionamento in acqua, pur tuttavia tale decadimento prestazionale risulta accettabile in accordo con le normative di riferimento. Emerge inoltre il fatto che l’utilizzo di residui da termovalorizzatori non presenta particolari controindicazioni e, quindi, l’impiego di tali scorie offre la possibilità di ottemperare alle recenti direttive in materia di gestione dei rifiuti, nonché di ovviare al sempre più crescente costo degli aggregati vergini e allo sfruttamento eccessivo delle cave.
MARIANI, EDOARDO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
31-mar-2011
2009/2010
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2011_03_Giudici.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 1.81 MB
Formato Adobe PDF
1.81 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/16124