Piacenza is one of the few Italian cities that still present lengths of the ancient circle of walls, the one built in XVI century under the duchy of Farnese dynasty and now known as Farnese wall. During the following centuries part of this limit was destroyed by the city in order to satisfy the necessity of expansion. Among the ones preserved, remains a long stretch in the northern area that overlooks the river Po and where is still possible to see the gate, which enabled to take the main road towards Milan crossing the stream. The aim of the project is to increase the value of this complex historical building became stratified over time and now forgotten. His presence, just as his value, was completely forgotten. According to the architectonic dimension of nowadays that works hand in hand with the sustainability in all his aspects, the reuse, infilling, “urban graft” and “urban mending” techniques should be at the top among the design interventions. The purpose is to revalorize the structure of the gate taking notice that this complex sustained legitimate and historical interventions. Make alterations to spaces, such as the adjustment, the extension or removal, will be managed with due respect to the site memory. This is not the one and only goal: the intention is to correlate a strategic environmental dimension to the physical design introducing the intervention in the reality. In this regard come to light the problem of the pollution, which is an ordinary topic expecially in an area such as the Po Valley. About this, is very interesting that Piacenza, together with the other neighbouring cities, presented the candidacy of the middle stretch of the river Po as a new UNESCO World Heritage natural reserve. The aim of this proposal is to increase the value of biodiversity, such as create an attractive way that incentivize tourism, but also cultural, ludic, recreational and sports related activities. The project proposes the correlation between two closely connected topics, i.e. history and environment. A new intervention will set up an experimental advanced laboratory opened to the city and to the landscape that will be able to be dynamic, transparent towards visitors and ready to coordinate the environmental emergencies of context.

Piacenza, una fra le città italiane che ancora presenta alcuni tratti di una cerchia muraria antica, quella seicentesca, Farnese. ‘Limite’ che la città nei secoli ha in parte distrutto in funzione delle necessità di espansione. Fra i tratti conservati, una lunga porzione rimane il tratto nord, che affaccia sul fiume Po. Qui è presente ancora oggi la porta che permetteva di imboccare la direttrice per Milano, solcando il corso d’acqua. Lo scopo del progetto è quello di valorizzare questo complesso manufatto storico, nel tempo stratificatosi, e ad oggi dimenticato. Ci si è dimenticati della sua presenza come, ancor peggio, ci si è scordati del suo valore. Nella dimensione architettonica dei nostri giorni, che lavora a braccetto con la sostenibilità sotto tutte le sue sfaccettature, le tecniche del riuso, del riempimento, dell’innesto, della ricucitura, debbono trovarsi al primo posto fra gli interventi progettuali. In questo senso si intende recuperare gli edifici della porta, considerando inoltre la legittimità e la storicità degli interventi di trasformazione subiti dal complesso. L’adeguamento degli spazi, le aggiunte, le sottrazioni e le modifiche in genere saranno condotte nel pieno rispetto della memoria del sito. Questo non è il solo obiettivo, si intende correlare alla progettualità fisica anche una dimensione strategica ambientale radicando l’intervento alla realtà. A questo proposito emerge il tema dell’inquinamento, una tematica all’ordine del giorno soprattutto in luoghi come la Pianura Padana. Interessante, a questo proposito, la presentazione della candidatura della città di Piacenza unitamente ad altri comuni limitrofi, del medio tratto del fiume Po come nuova riserva naturale Unesco. La proposta prevede principalmente il recupero della biodiversità, ma anche di fare in modo che questo diventi un corridoio attrattivo incentivando il turismo, le attività culturali, ludiche, ricreative e sportive ad esso collegate. Il progetto propone la correlazione fra il tema della storia e il tema dell’ambiente, mai come in questo caso così legati. Un nuovo intervento costituirà presso il varco storico un laboratorio sperimentale, aperto alla città, dinamico e trasparente per il visitatore; aperto al paesaggio, all’avanguardia e pronto a coordinare le emergenze ambientali del contesto.

Il laboratorio sperimentale per il Po Grande. La pratica del riuso e dell'innesto presso gli edifici storici di Porta Borghetto

PAGLIARINI, ALBERTO
2019/2020

Abstract

Piacenza is one of the few Italian cities that still present lengths of the ancient circle of walls, the one built in XVI century under the duchy of Farnese dynasty and now known as Farnese wall. During the following centuries part of this limit was destroyed by the city in order to satisfy the necessity of expansion. Among the ones preserved, remains a long stretch in the northern area that overlooks the river Po and where is still possible to see the gate, which enabled to take the main road towards Milan crossing the stream. The aim of the project is to increase the value of this complex historical building became stratified over time and now forgotten. His presence, just as his value, was completely forgotten. According to the architectonic dimension of nowadays that works hand in hand with the sustainability in all his aspects, the reuse, infilling, “urban graft” and “urban mending” techniques should be at the top among the design interventions. The purpose is to revalorize the structure of the gate taking notice that this complex sustained legitimate and historical interventions. Make alterations to spaces, such as the adjustment, the extension or removal, will be managed with due respect to the site memory. This is not the one and only goal: the intention is to correlate a strategic environmental dimension to the physical design introducing the intervention in the reality. In this regard come to light the problem of the pollution, which is an ordinary topic expecially in an area such as the Po Valley. About this, is very interesting that Piacenza, together with the other neighbouring cities, presented the candidacy of the middle stretch of the river Po as a new UNESCO World Heritage natural reserve. The aim of this proposal is to increase the value of biodiversity, such as create an attractive way that incentivize tourism, but also cultural, ludic, recreational and sports related activities. The project proposes the correlation between two closely connected topics, i.e. history and environment. A new intervention will set up an experimental advanced laboratory opened to the city and to the landscape that will be able to be dynamic, transparent towards visitors and ready to coordinate the environmental emergencies of context.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
29-apr-2020
2019/2020
Piacenza, una fra le città italiane che ancora presenta alcuni tratti di una cerchia muraria antica, quella seicentesca, Farnese. ‘Limite’ che la città nei secoli ha in parte distrutto in funzione delle necessità di espansione. Fra i tratti conservati, una lunga porzione rimane il tratto nord, che affaccia sul fiume Po. Qui è presente ancora oggi la porta che permetteva di imboccare la direttrice per Milano, solcando il corso d’acqua. Lo scopo del progetto è quello di valorizzare questo complesso manufatto storico, nel tempo stratificatosi, e ad oggi dimenticato. Ci si è dimenticati della sua presenza come, ancor peggio, ci si è scordati del suo valore. Nella dimensione architettonica dei nostri giorni, che lavora a braccetto con la sostenibilità sotto tutte le sue sfaccettature, le tecniche del riuso, del riempimento, dell’innesto, della ricucitura, debbono trovarsi al primo posto fra gli interventi progettuali. In questo senso si intende recuperare gli edifici della porta, considerando inoltre la legittimità e la storicità degli interventi di trasformazione subiti dal complesso. L’adeguamento degli spazi, le aggiunte, le sottrazioni e le modifiche in genere saranno condotte nel pieno rispetto della memoria del sito. Questo non è il solo obiettivo, si intende correlare alla progettualità fisica anche una dimensione strategica ambientale radicando l’intervento alla realtà. A questo proposito emerge il tema dell’inquinamento, una tematica all’ordine del giorno soprattutto in luoghi come la Pianura Padana. Interessante, a questo proposito, la presentazione della candidatura della città di Piacenza unitamente ad altri comuni limitrofi, del medio tratto del fiume Po come nuova riserva naturale Unesco. La proposta prevede principalmente il recupero della biodiversità, ma anche di fare in modo che questo diventi un corridoio attrattivo incentivando il turismo, le attività culturali, ludiche, ricreative e sportive ad esso collegate. Il progetto propone la correlazione fra il tema della storia e il tema dell’ambiente, mai come in questo caso così legati. Un nuovo intervento costituirà presso il varco storico un laboratorio sperimentale, aperto alla città, dinamico e trasparente per il visitatore; aperto al paesaggio, all’avanguardia e pronto a coordinare le emergenze ambientali del contesto.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/164288