5% of the world population is deaf. Many deaf people identify themselves as a community and have their own culture. Unlike other disabilities, deafness is invisible: at first glance it is practically impossible to identify a person as deaf. For this reason, no particular attention is always paid to inclusion and accessibility projects for deaf people, as is the case for other types of motor or visual disabilities. However, some projects aimed at their integration have been developed, such as DeafSpace, a set of guidelines to design spaces for deaf people, or the increasingly frequent integration of sign language in various events and occasions. The musical sphere seems to be very distant and difficult to access for the deaf, however many of them can appreciate the emotions related to music through other means rather than hearing, such as the perception of sound vibrations on the body. For this reason, events and concerts for deaf people who exploit this type of mode are increasingly becoming more and more frequent. In this thesis work the development of a space for listening to live music that may include deaf people is proposed. By exploiting the vibration of platforms on which spectators can recline and chromatic change of luminous moving cubes, the emotional range desired by the performer is transmitted through different means than sound. On one hand, the event is more engaging for a general public, on the other, it also includes the collective participation of deaf people.

Il 5% della popolazione mondiale è sorda. Molti non udenti si identificano come una comunità a sé e hanno una cultura propria. A differenza delle altre disabilità, la sordità è invisibile: a primo impatto è infatti praticamente impossibile identificare una persona come non udente. Per questo motivo non sempre viene posta particolare attenzione a progetti di inclusione e accessibilità per persone sorde, come invece accade per altri tipi di disabilità motoria o visiva. Sono però noti alcuni progetti finalizzati alla loro integrazione, come ad esempio DeafSpace, un insieme di linee guida per la progettazione di spazi per sordi, o la sempre più frequente integrazione della lingua dei segni in vari eventi e occasioni. L’ambito musicale sembra essere molto lontano e di difficile accessibilità per i sordi, tuttavia molti di essi possono apprezzare le emozioni legate alla musica attraverso altri mezzi anziché l’udito, come la percezione di vibrazioni sonore sul corpo. Per questo motivo sono sempre più ricorrenti eventi e concerti per sordi che sfruttano questo tipo di modalità. In questo lavoro di tesi si propone lo sviluppo di uno spazio per l’ascolto di musica dal vivo che possa includere le persone sorde. Sfruttando la vibrazione di pedane su cui gli spettatori si possono adagiare e il cambiamento cromatico di cubi mobili luminosi, si trasmette la gamma emotiva voluta dal performer attraverso mezzi diversi da suono. Da un lato l’evento risulta più coinvolgente per un pubblico generale, dall’altro include la partecipazione collettiva anche delle persone sorde.

Preliminari al progetto per una spazialità deafsound. L'inclusione di persone sorde nell'ambito di eventi musicali

CUTRONE, VIOLA
2019/2020

Abstract

5% of the world population is deaf. Many deaf people identify themselves as a community and have their own culture. Unlike other disabilities, deafness is invisible: at first glance it is practically impossible to identify a person as deaf. For this reason, no particular attention is always paid to inclusion and accessibility projects for deaf people, as is the case for other types of motor or visual disabilities. However, some projects aimed at their integration have been developed, such as DeafSpace, a set of guidelines to design spaces for deaf people, or the increasingly frequent integration of sign language in various events and occasions. The musical sphere seems to be very distant and difficult to access for the deaf, however many of them can appreciate the emotions related to music through other means rather than hearing, such as the perception of sound vibrations on the body. For this reason, events and concerts for deaf people who exploit this type of mode are increasingly becoming more and more frequent. In this thesis work the development of a space for listening to live music that may include deaf people is proposed. By exploiting the vibration of platforms on which spectators can recline and chromatic change of luminous moving cubes, the emotional range desired by the performer is transmitted through different means than sound. On one hand, the event is more engaging for a general public, on the other, it also includes the collective participation of deaf people.
PIZZOCARO, SILVIA LUISA
ARC III - Scuola del Design
24-lug-2020
2019/2020
Il 5% della popolazione mondiale è sorda. Molti non udenti si identificano come una comunità a sé e hanno una cultura propria. A differenza delle altre disabilità, la sordità è invisibile: a primo impatto è infatti praticamente impossibile identificare una persona come non udente. Per questo motivo non sempre viene posta particolare attenzione a progetti di inclusione e accessibilità per persone sorde, come invece accade per altri tipi di disabilità motoria o visiva. Sono però noti alcuni progetti finalizzati alla loro integrazione, come ad esempio DeafSpace, un insieme di linee guida per la progettazione di spazi per sordi, o la sempre più frequente integrazione della lingua dei segni in vari eventi e occasioni. L’ambito musicale sembra essere molto lontano e di difficile accessibilità per i sordi, tuttavia molti di essi possono apprezzare le emozioni legate alla musica attraverso altri mezzi anziché l’udito, come la percezione di vibrazioni sonore sul corpo. Per questo motivo sono sempre più ricorrenti eventi e concerti per sordi che sfruttano questo tipo di modalità. In questo lavoro di tesi si propone lo sviluppo di uno spazio per l’ascolto di musica dal vivo che possa includere le persone sorde. Sfruttando la vibrazione di pedane su cui gli spettatori si possono adagiare e il cambiamento cromatico di cubi mobili luminosi, si trasmette la gamma emotiva voluta dal performer attraverso mezzi diversi da suono. Da un lato l’evento risulta più coinvolgente per un pubblico generale, dall’altro include la partecipazione collettiva anche delle persone sorde.
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