The management of critical situations is increasingly entrusted to procedural models to be followed to prepare efficient and effective responses and actions: the examples are many and widespread in a wide range of contexts. However, this culture is not yet fully diffused in Civil Protection: in particular, concerning the perimeter of interest of this thesis work, in the phases of observation and monitoring during hydrogeological alerts. We recall in general several regional Operations Rooms, notoriously crossed in case of alerts by a myriad of critical information flows, where the management is often entrusted to the preparation and experience of operators, even without an explicit codification of the organizational and operational process. This thesis work has the objective of drafting a procedure for coding the instrumental interrogations of the applications present in the Regional Rooms, thus optimizing their effectiveness. This is essential to provide a timely response to decision support in contexts where any lack or delay can drastically affect the evolution of the event in progress. As a source of emergency needs, the operator of Sala is called not only to ensure continuous monitoring over time but also to provide the key elements for the possible mobilization of the various Civil Protection assets. The thesis presents a case study in terms of a procedure designed to integrate, among the different resources available to operators, a new application for the visualization of data in real-time. It is therefore a question of analysing the processes to create synergy and integration between the applications. The key aspect was the hierarchization of the observational phases, articulating them by contexts. In this sense, a deep decluttering action is proposed, i.e. clearing the operating field from unnecessary information, to leave active only those necessary in the specific phase, thus preserving the operator's attention and situational awareness.

La gestione di situazioni critiche è sempre più frequentemente affidata a modelli procedurali cui attenersi per poter predisporre risposte ed azioni efficienti ed efficaci: gli esempi sono molteplici e diffusi in un ampio spettro di contesti. Tale cultura non risulta tuttavia ancora pienamente diffusa in Protezione Civile: in particolare, per quanto riguarda il perimetro di interesse di questo lavoro di tesi, nelle fasi di osservazione e sorveglianza durante le allerte di tipo idrogeologico. Ricordiamo in generale diverse “sale” regionali, notoriamente attraversate in caso di allerta da una miriade di flussi di informazione critici, ove la gestione è spesso affidata alla preparazione ed esperienza degli operatori, pur senza una esplicita codifica del processo organizzativo e operazionale. Il presente lavoro di tesi si pone appunto l’obiettivo della redazione di una procedura per codificare le interrogazioni strumentali degli applicativi presenti nelle Sale regionali, ottimizzandone così l’efficacia. Questo è essenziale per fornire una risposta tempestiva al supporto alle decisioni in contesti ove ogni mancanza o ritardo, può incidere drasticamente sull’evoluzione dell’evento in atto. A fonte delle esigenze emergenziali, l’operatore di sala è chiamato non solo a garantire un monitoraggio continuativo nel tempo, ma anche a fornire gli elementi chiave per l’eventuale mobilitazione dei diversi asset della Protezione Civile. La tesi presenta un caso di studio in termini di una procedura pensata con l’intento di integrare, tra le diverse risorse a disposizione degli operatori, un nuovo applicativo per la visualizzazione di dati in tempo reale. Si tratta dunque di analizzare i processi di Sala in modo da creare sinergia e integrazione tra gli applicativi. L’aspetto chiave è stato la gerarchizzazione delle fasi osservative articolandole per contesti. In tal senso si propone una profonda azione di decluttering, ovvero lo sgombrare il campo operativo dalle informazioni superflue, in modo da lasciare attive solo quelle necessarie nella fase specifica, conservando così l’attenzione e la consapevolezza situazionale dell’operatore.

Gestione delle emergenze idrogeologiche : un approccio procedurale per le sale operative di Protezione Civile

Agazzi, Chiara
2019/2020

Abstract

The management of critical situations is increasingly entrusted to procedural models to be followed to prepare efficient and effective responses and actions: the examples are many and widespread in a wide range of contexts. However, this culture is not yet fully diffused in Civil Protection: in particular, concerning the perimeter of interest of this thesis work, in the phases of observation and monitoring during hydrogeological alerts. We recall in general several regional Operations Rooms, notoriously crossed in case of alerts by a myriad of critical information flows, where the management is often entrusted to the preparation and experience of operators, even without an explicit codification of the organizational and operational process. This thesis work has the objective of drafting a procedure for coding the instrumental interrogations of the applications present in the Regional Rooms, thus optimizing their effectiveness. This is essential to provide a timely response to decision support in contexts where any lack or delay can drastically affect the evolution of the event in progress. As a source of emergency needs, the operator of Sala is called not only to ensure continuous monitoring over time but also to provide the key elements for the possible mobilization of the various Civil Protection assets. The thesis presents a case study in terms of a procedure designed to integrate, among the different resources available to operators, a new application for the visualization of data in real-time. It is therefore a question of analysing the processes to create synergy and integration between the applications. The key aspect was the hierarchization of the observational phases, articulating them by contexts. In this sense, a deep decluttering action is proposed, i.e. clearing the operating field from unnecessary information, to leave active only those necessary in the specific phase, thus preserving the operator's attention and situational awareness.
ZAMBRINI, FEDERICA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
24-lug-2020
2019/2020
La gestione di situazioni critiche è sempre più frequentemente affidata a modelli procedurali cui attenersi per poter predisporre risposte ed azioni efficienti ed efficaci: gli esempi sono molteplici e diffusi in un ampio spettro di contesti. Tale cultura non risulta tuttavia ancora pienamente diffusa in Protezione Civile: in particolare, per quanto riguarda il perimetro di interesse di questo lavoro di tesi, nelle fasi di osservazione e sorveglianza durante le allerte di tipo idrogeologico. Ricordiamo in generale diverse “sale” regionali, notoriamente attraversate in caso di allerta da una miriade di flussi di informazione critici, ove la gestione è spesso affidata alla preparazione ed esperienza degli operatori, pur senza una esplicita codifica del processo organizzativo e operazionale. Il presente lavoro di tesi si pone appunto l’obiettivo della redazione di una procedura per codificare le interrogazioni strumentali degli applicativi presenti nelle Sale regionali, ottimizzandone così l’efficacia. Questo è essenziale per fornire una risposta tempestiva al supporto alle decisioni in contesti ove ogni mancanza o ritardo, può incidere drasticamente sull’evoluzione dell’evento in atto. A fonte delle esigenze emergenziali, l’operatore di sala è chiamato non solo a garantire un monitoraggio continuativo nel tempo, ma anche a fornire gli elementi chiave per l’eventuale mobilitazione dei diversi asset della Protezione Civile. La tesi presenta un caso di studio in termini di una procedura pensata con l’intento di integrare, tra le diverse risorse a disposizione degli operatori, un nuovo applicativo per la visualizzazione di dati in tempo reale. Si tratta dunque di analizzare i processi di Sala in modo da creare sinergia e integrazione tra gli applicativi. L’aspetto chiave è stato la gerarchizzazione delle fasi osservative articolandole per contesti. In tal senso si propone una profonda azione di decluttering, ovvero lo sgombrare il campo operativo dalle informazioni superflue, in modo da lasciare attive solo quelle necessarie nella fase specifica, conservando così l’attenzione e la consapevolezza situazionale dell’operatore.
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