On 21 august 2017 an earthquake deprived the inhabitants of Maio, in Casamicciola Terme, of their homes, workshops and landmarks. Walking along via D'Aloisio, which is still today the red zone, one has the feeling that time has stopped on that summer night, when the quake caused forty-two victims and damaged most of the buildings, among which the historical church. The cracks, the debris, the collapsed house from which three kids were saved, every detail makes an apparent stillness shine through. However Maio is not still and MAIOlica aims to respond to the inhabitants call for attention. This project intends to shake up Casamicciola by providing a sustainable way to learn from the past construction errors and to rediscover the identity of the place underneath the tourism growth over the last few decades. An alternative, which reminds the very nature of the Isola Verde and encourages sociality, is proposed against the building fabric closure and the soil sealing. Living quarters are reborn thank to the CASA 2.0 project, which respectfully fits in the surroundings recalling local colours and materials by using tiles and gabion walls made with green tuff. MAIOlica, the school of ceramics and core of this thesis, following the master plan, is located among the new residences and aims to become a landmark for this area: on one hand it supports the traditional production of ceramics and on the other it attracts new flows of people to this village at the foot of Monte Epomeo. The whole project was studied in all respects in order to provide a sustainable and seismically safe reconstruction vision. In this view, next to the CFS profiles, high-performance and dry-layered technical packages are placed with particular façade claddings. In-fact BiPV panels and green roofs were chosen to provide both clean energy production and low impact on a place subject to hydro-geological risks. We also chose to carry on another focus on the CASA 2.0 project, centred on the PIDA House, a casa d'artista supported by PIDA, a local association devoted to architecture and design. This choice allowed a deeper understanding of several fundamental issues in a seismic zone, such as the pre-fabrication, the speed of installation and the emergency response, in order to find alternatives to what was done in the past in other parts of Italy. The ceramics are the fil rouge that links all different aspects of the project by characterizing school and houses elevations and indissolubly binding them to MAIO(lica).

Il terremoto del 21 agosto 2017 ha privato gli abitanti del Maio, a Casamicciola Terme, delle loro case, botteghe e dei loro punti di riferimento. Percorrendo via D'Aloisio, ancora oggi zona rossa, si ha la sensazione che il tempo si sia fermato a quella terribile sera d'estate, quando il sisma provocò 42 vittime e danneggiò la maggior parte degli edifici del centro facendo crollare anche il timpano della chiesa. Le fessure, le macerie, la casa crollata dalla quale si riuscirono a salvare tre fratellini, ogni dettaglio lascia trasparire un'apparente immobilità. Ma il Maio non è immobile e MAIOlica vuole rispondere proprio a questa richiesta di attenzioni espressa dalle persone del luogo. Questo progetto vuole dare una scossa vitale a Casamicciola, fornendo una via sostenibile, che permetta da un lato di imparare dagli errori costruttivi del passato e dall'altro di riscoprire l'identità del luogo e le tradizioni offuscate dalla spinta turistica degli ultimi decenni. Alla chiusura dell'edificato ed all'impermeabilizzazione del suolo si propone un'alternativa che richiama la natura dell'Isola Verde e favorisce la socialità e l'incontro. Rinascono così i quartieri residenziali, con il progetto CASA 2.0, che si inserisce nel luogo in maniera rispettosa e richiamando i colori ed i materiali del luogo grazie ai gabion wall in tufo verde. Tra le nuove residenze si inserisce poi quello che è il fulcro di questa tesi, ovvero la scuola di ceramica MAIOlica, che seguendo il disegno complessivo dell'intervento, vuole diventare un punto di riferimento per la zona, sostenendo da un lato la storica tradizione delle ceramiche e attraendo dall'altro nuovi flussi verso questo centro ai piedi del monte Epomeo. L'intero intervento è stato studiato sotto tutti gli aspetti nell'ottica di fornire una possibile visione di ricostruzione sicura dal punto di vista sismico e sostenibile, come già detto. E' così che, accanto ai profili in acciaio pressopiegati a freddo, si inseriscono pacchetti tecnologici a secco ad alte prestazioni, caratterizzati da rivestimenti particolari, quali i BiPV in facciata e le coperture verdi: grazie a queste scelte è garantito l'utilizzo di energia pulita ed il basso impatto su un luogo a rischio idrogeologico. In parallelo è stato portato avanti un focus sul progetto delle residenze CASA 2.0, incentrato sulla PIDA House, una casa d'artista sostenuta dall'associazione locale PIDA, che ha permesso l'approfondimento di altri temi centrali in ambito sismico, come quello della prefabbricazione, della velocità di posa e della risposta all'emergenza, per trovare alternative a quanto fatto in passato. Il fil rouge tra gli interventi sono proprio le maioliche, che caratterizzano i prospetti sia della scuola che delle case, legandole indissolubilmente al MAIO(lica).

MAIOlica. Light innovative CFS architecture. Ricostruzione del quartiere e progetto di una scuola di ceramica al Maio, Casamicciola Terme, con tecnologie innovative CFS a secco in zona sismica

Re Depaolini, Chiara;Crippa, Gianluca
2019/2020

Abstract

On 21 august 2017 an earthquake deprived the inhabitants of Maio, in Casamicciola Terme, of their homes, workshops and landmarks. Walking along via D'Aloisio, which is still today the red zone, one has the feeling that time has stopped on that summer night, when the quake caused forty-two victims and damaged most of the buildings, among which the historical church. The cracks, the debris, the collapsed house from which three kids were saved, every detail makes an apparent stillness shine through. However Maio is not still and MAIOlica aims to respond to the inhabitants call for attention. This project intends to shake up Casamicciola by providing a sustainable way to learn from the past construction errors and to rediscover the identity of the place underneath the tourism growth over the last few decades. An alternative, which reminds the very nature of the Isola Verde and encourages sociality, is proposed against the building fabric closure and the soil sealing. Living quarters are reborn thank to the CASA 2.0 project, which respectfully fits in the surroundings recalling local colours and materials by using tiles and gabion walls made with green tuff. MAIOlica, the school of ceramics and core of this thesis, following the master plan, is located among the new residences and aims to become a landmark for this area: on one hand it supports the traditional production of ceramics and on the other it attracts new flows of people to this village at the foot of Monte Epomeo. The whole project was studied in all respects in order to provide a sustainable and seismically safe reconstruction vision. In this view, next to the CFS profiles, high-performance and dry-layered technical packages are placed with particular façade claddings. In-fact BiPV panels and green roofs were chosen to provide both clean energy production and low impact on a place subject to hydro-geological risks. We also chose to carry on another focus on the CASA 2.0 project, centred on the PIDA House, a casa d'artista supported by PIDA, a local association devoted to architecture and design. This choice allowed a deeper understanding of several fundamental issues in a seismic zone, such as the pre-fabrication, the speed of installation and the emergency response, in order to find alternatives to what was done in the past in other parts of Italy. The ceramics are the fil rouge that links all different aspects of the project by characterizing school and houses elevations and indissolubly binding them to MAIO(lica).
DE ANGELIS, GIOVANNANGELO
ZANI, GIULIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
23-lug-2020
2019/2020
Il terremoto del 21 agosto 2017 ha privato gli abitanti del Maio, a Casamicciola Terme, delle loro case, botteghe e dei loro punti di riferimento. Percorrendo via D'Aloisio, ancora oggi zona rossa, si ha la sensazione che il tempo si sia fermato a quella terribile sera d'estate, quando il sisma provocò 42 vittime e danneggiò la maggior parte degli edifici del centro facendo crollare anche il timpano della chiesa. Le fessure, le macerie, la casa crollata dalla quale si riuscirono a salvare tre fratellini, ogni dettaglio lascia trasparire un'apparente immobilità. Ma il Maio non è immobile e MAIOlica vuole rispondere proprio a questa richiesta di attenzioni espressa dalle persone del luogo. Questo progetto vuole dare una scossa vitale a Casamicciola, fornendo una via sostenibile, che permetta da un lato di imparare dagli errori costruttivi del passato e dall'altro di riscoprire l'identità del luogo e le tradizioni offuscate dalla spinta turistica degli ultimi decenni. Alla chiusura dell'edificato ed all'impermeabilizzazione del suolo si propone un'alternativa che richiama la natura dell'Isola Verde e favorisce la socialità e l'incontro. Rinascono così i quartieri residenziali, con il progetto CASA 2.0, che si inserisce nel luogo in maniera rispettosa e richiamando i colori ed i materiali del luogo grazie ai gabion wall in tufo verde. Tra le nuove residenze si inserisce poi quello che è il fulcro di questa tesi, ovvero la scuola di ceramica MAIOlica, che seguendo il disegno complessivo dell'intervento, vuole diventare un punto di riferimento per la zona, sostenendo da un lato la storica tradizione delle ceramiche e attraendo dall'altro nuovi flussi verso questo centro ai piedi del monte Epomeo. L'intero intervento è stato studiato sotto tutti gli aspetti nell'ottica di fornire una possibile visione di ricostruzione sicura dal punto di vista sismico e sostenibile, come già detto. E' così che, accanto ai profili in acciaio pressopiegati a freddo, si inseriscono pacchetti tecnologici a secco ad alte prestazioni, caratterizzati da rivestimenti particolari, quali i BiPV in facciata e le coperture verdi: grazie a queste scelte è garantito l'utilizzo di energia pulita ed il basso impatto su un luogo a rischio idrogeologico. In parallelo è stato portato avanti un focus sul progetto delle residenze CASA 2.0, incentrato sulla PIDA House, una casa d'artista sostenuta dall'associazione locale PIDA, che ha permesso l'approfondimento di altri temi centrali in ambito sismico, come quello della prefabbricazione, della velocità di posa e della risposta all'emergenza, per trovare alternative a quanto fatto in passato. Il fil rouge tra gli interventi sono proprio le maioliche, che caratterizzano i prospetti sia della scuola che delle case, legandole indissolubilmente al MAIO(lica).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/164831