Co-progettare al margine. Strumenti per l'attivazione di comunità nelle aree interne

The project aims to investigate the potential of co-design tools in promoting participation and community building in internal areas. The latter, defined according to SNAI (National Strategy for Internal Areas) as areas “significantly distant from the centers offering essential services (education, health and mobility), rich in important environmental and cultural resources and highly diversified by nature and following secular anthropization processes ", they make up 60% of the Italian territory. The condition of weakness that characterizes these places, and often due to depopulation phenomena (and its visible and non-visible consequences) is therefore shared by most of the national territory. If, on the one hand, the social and economic conditions facing the internal areas, seem to exclude a priori the possibility of an alternative future, on the other, the urgency of an intervention and the potential that these territories have to respond to contemporary challenges, offer different food for thought. Starting from framing the different areas with which design is confronted for the local project, with a focus on design for the territories and on design for social innovation, this thesis explores the positive contribution that a participatory approach can make to the social construction of a territory. The field experimentation, conducted in a small Calabrian village, is based on the methodologies and tools typical of co-design, but also borrows ethnographic research techniques in the exploratory phase. The final part converges into two types of results: a set of ideas generated by the local community, and a Starterkit for activating communities in internal areas. The latter, proposing a series of techniques and tools, tries to provide an action methodology to facilitate collaboration and the realization of cultural initiatives capable of creating new forms of sociality, of reinterpreting existing resources and strengthening a social fabric that is often too much weak.

Il progetto mira ad indagare le potenzialità degli strumenti di co-design nel favorire la partecipazione e la costruzione di comunità in aree interne. Quest’ultime, definite secondo la SNAI (Strategia Nazionale per le Aree Interne) come aree “significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), ricche di importanti risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate per natura e a seguito di secolari processi di antropizzazione”, costituiscono il 60% del territorio italiano. Le condizione di debolezza che caratterizza questi luoghi, e spesso dovuta ai fenomeni di spopolamento (e alle sue conseguenze visibili e non) è quindi condivisa dalla maggior parte del territorio nazionale. Se da un lato le condizioni sociali ed economiche in cui versano le aree interne, sembrano escludere a priori una possibilità di futuro alternativa, dall’altra l’urgenza di un intervento e le potenzialità che questi territori hanno di rispondere a sfide contemporanee, offrono diversi spunti di riflessione. Partendo dall’inquadrare i diversi ambiti con cui il design si confronta per il progetto locale, con un focus sul design per i territori e sul design per l’innovazione sociale, questa tesi esplora il contributo positivo che un approccio partecipativo può apportare alla costruzione sociale di un territorio. La sperimentazione sul campo, condotta in un piccolo borgo calabrese, si basa sulle metodologie e gli strumenti tipici del co-design, ma prende a prestito anche tecniche di ricerca etnografica nella fase esplorativa. La parte finale converge in due tipi di risultati: un set di idee generate dalla comunità locale, e uno Starterkit per l’attivazione di comunità in aree interne. Quest’ultimo, proponendo una serie di tecniche e strumenti, tenta di fornire una metodologia d’azione per facilitare la collaborazione e la realizzazione di iniziative culturali capaci di creare nuove forme di socialità, di reinterpretare le risorse esistenti e rafforzare un tessuto sociale spesso troppo debole.