La Galleria Comunale d’Arte di Cagliari è il primo museo Civico della Sardegna: è inserito in un’area storica ed estremamente suggestiva della città, tra i quartieri Castello e La Vega, all’interno dei Giardini Pubblici, incastonati nel costone roccioso di Buon Cammino. L’edificio che ospita la Galleria era in origine parte di un complesso risalente alla fine del XVIII secolo edificato per insediarvi la Regia Polveriera dell’Arsenale Sabaudo, situato a poca distanza, all’interno delle mura pisane che racchiudono lo storico quartiere di Castello, e oggi sede della Cittadella dei Musei. Nel periodo intercorso tra la sua costruzione e la sua definitiva destinazione d’uso nel 1933 quale Galleria d’Arte, l’edificio e l’area verde circostante hanno subito distruzioni, ricostruzioni e rimaneggiamenti con modalità ed esiti apprezzabili ma non sempre completamente coerenti. La Galleria, che accoglie importanti opere di artisti regionali e nazionali, è, oggi, insufficiente a dare a queste una sistemazione consona e razionale, tanto da essere stata oggetto di un bando-concorso internazionale di progettazione per il suo ampliamento nel 2012. Il bando non ha avuto esito pratico ma ha evidenziato una serie di criticità e necessità che sono state base del seguente lavoro. Risulta infatti necessario il potenziamento delle strutture della Galleria Comunale d’Arte, così da dotare la città di una sede culturale – espositiva nel senso più attuale del termine. Una struttura attrezzata per parlare a un grande pubblico (come quello delle cosiddette “grandi mostre”), in grado di dialogare con altre realtà culturali, valorizzare il proprio patrimonio e dunque garantire alle opere la possibilità di un’adeguata conservazione. Un luogo che offra spazi a molteplici attività divulgative e ricreative (eventi, laboratori, etc.) legate alla cultura e all’arte, che si connetta in maniera coerente con i Giardini e il CARTEc (spazio per esposizioni temporanee ricavato nelle grotte situate nel costone roccioso adiacente la Galleria). Il progetto di tesi si è sviluppato secondo di questi presupposti, portando all’ideazione di un nuovo edificio annesso all’esistente che contenga le nuove funzioni,di un parco che lo accompagni e sia, a scala urbana, punto di congiunzione con la grande cinta verde-storica che percorre la città, e di amalgama tra vari elementi architettonici e naturalistici presenti attualmente nel complesso. Un lavoro che ha richiesto un’azione mirata su molteplici temi tra loro intrecciati, e che ha mostrato sia la complessità di un’area attualmente poco valorizzata che la grande esigenza e desiderio, in città, di un nuovo e fresco scambio culturale.

La Galleria Comunale d’Arte di Cagliari è il primo museo Civico della Sardegna: è inserito in un’area storica ed estremamente suggestiva della città, tra i quartieri Castello e La Vega, all’interno dei Giardini Pubblici, incastonati nel costone roccioso di Buon Cammino. L’edificio che ospita la Galleria era in origine parte di un complesso risalente alla fine del XVIII secolo edificato per insediarvi la Regia Polveriera dell’Arsenale Sabaudo, situato a poca distanza, all’interno delle mura pisane che racchiudono lo storico quartiere di Castello, e oggi sede della Cittadella dei Musei. Nel periodo intercorso tra la sua costruzione e la sua definitiva destinazione d’uso nel 1933 quale Galleria d’Arte, l’edificio e l’area verde circostante hanno subito distruzioni, ricostruzioni e rimaneggiamenti con modalità ed esiti apprezzabili ma non sempre completamente coerenti. La Galleria, che accoglie importanti opere di artisti regionali e nazionali, è, oggi, insufficiente a dare a queste una sistemazione consona e razionale, tanto da essere stata oggetto di un bando-concorso internazionale di progettazione per il suo ampliamento nel 2012. Il bando non ha avuto esito pratico ma ha evidenziato una serie di criticità e necessità che sono state base del seguente lavoro. Risulta infatti necessario il potenziamento delle strutture della Galleria Comunale d’Arte, così da dotare la città di una sede culturale – espositiva nel senso più attuale del termine. Una struttura attrezzata per parlare a un grande pubblico (come quello delle cosiddette “grandi mostre”), in grado di dialogare con altre realtà culturali, valorizzare il proprio patrimonio e dunque garantire alle opere la possibilità di un’adeguata conservazione. Un luogo che offra spazi a molteplici attività divulgative e ricreative (eventi, laboratori, etc.) legate alla cultura e all’arte, che si connetta in maniera coerente con i Giardini e il CARTEc (spazio per esposizioni temporanee ricavato nelle grotte situate nel costone roccioso adiacente la Galleria). Il progetto di tesi si è sviluppato secondo di questi presupposti, portando all’ideazione di un nuovo edificio annesso all’esistente che contenga le nuove funzioni,di un parco che lo accompagni e sia, a scala urbana, punto di congiunzione con la grande cinta verde-storica che percorre la città, e di amalgama tra vari elementi architettonici e naturalistici presenti attualmente nel complesso. Un lavoro che ha richiesto un’azione mirata su molteplici temi tra loro intrecciati, e che ha mostrato sia la complessità di un’area attualmente poco valorizzata che la grande esigenza e desiderio, in città, di un nuovo e fresco scambio culturale.

La nuova Galleria Comunale d'Arte di Cagliari : ampliamento del primo Museo Civico della Sardegna

Pompei, Eleonora
2019/2020

Abstract

La Galleria Comunale d’Arte di Cagliari è il primo museo Civico della Sardegna: è inserito in un’area storica ed estremamente suggestiva della città, tra i quartieri Castello e La Vega, all’interno dei Giardini Pubblici, incastonati nel costone roccioso di Buon Cammino. L’edificio che ospita la Galleria era in origine parte di un complesso risalente alla fine del XVIII secolo edificato per insediarvi la Regia Polveriera dell’Arsenale Sabaudo, situato a poca distanza, all’interno delle mura pisane che racchiudono lo storico quartiere di Castello, e oggi sede della Cittadella dei Musei. Nel periodo intercorso tra la sua costruzione e la sua definitiva destinazione d’uso nel 1933 quale Galleria d’Arte, l’edificio e l’area verde circostante hanno subito distruzioni, ricostruzioni e rimaneggiamenti con modalità ed esiti apprezzabili ma non sempre completamente coerenti. La Galleria, che accoglie importanti opere di artisti regionali e nazionali, è, oggi, insufficiente a dare a queste una sistemazione consona e razionale, tanto da essere stata oggetto di un bando-concorso internazionale di progettazione per il suo ampliamento nel 2012. Il bando non ha avuto esito pratico ma ha evidenziato una serie di criticità e necessità che sono state base del seguente lavoro. Risulta infatti necessario il potenziamento delle strutture della Galleria Comunale d’Arte, così da dotare la città di una sede culturale – espositiva nel senso più attuale del termine. Una struttura attrezzata per parlare a un grande pubblico (come quello delle cosiddette “grandi mostre”), in grado di dialogare con altre realtà culturali, valorizzare il proprio patrimonio e dunque garantire alle opere la possibilità di un’adeguata conservazione. Un luogo che offra spazi a molteplici attività divulgative e ricreative (eventi, laboratori, etc.) legate alla cultura e all’arte, che si connetta in maniera coerente con i Giardini e il CARTEc (spazio per esposizioni temporanee ricavato nelle grotte situate nel costone roccioso adiacente la Galleria). Il progetto di tesi si è sviluppato secondo di questi presupposti, portando all’ideazione di un nuovo edificio annesso all’esistente che contenga le nuove funzioni,di un parco che lo accompagni e sia, a scala urbana, punto di congiunzione con la grande cinta verde-storica che percorre la città, e di amalgama tra vari elementi architettonici e naturalistici presenti attualmente nel complesso. Un lavoro che ha richiesto un’azione mirata su molteplici temi tra loro intrecciati, e che ha mostrato sia la complessità di un’area attualmente poco valorizzata che la grande esigenza e desiderio, in città, di un nuovo e fresco scambio culturale.
COLOMBO, CRISTINA
MURA, PAOLA
SACCHETTI, MATTEO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
24-lug-2020
2019/2020
La Galleria Comunale d’Arte di Cagliari è il primo museo Civico della Sardegna: è inserito in un’area storica ed estremamente suggestiva della città, tra i quartieri Castello e La Vega, all’interno dei Giardini Pubblici, incastonati nel costone roccioso di Buon Cammino. L’edificio che ospita la Galleria era in origine parte di un complesso risalente alla fine del XVIII secolo edificato per insediarvi la Regia Polveriera dell’Arsenale Sabaudo, situato a poca distanza, all’interno delle mura pisane che racchiudono lo storico quartiere di Castello, e oggi sede della Cittadella dei Musei. Nel periodo intercorso tra la sua costruzione e la sua definitiva destinazione d’uso nel 1933 quale Galleria d’Arte, l’edificio e l’area verde circostante hanno subito distruzioni, ricostruzioni e rimaneggiamenti con modalità ed esiti apprezzabili ma non sempre completamente coerenti. La Galleria, che accoglie importanti opere di artisti regionali e nazionali, è, oggi, insufficiente a dare a queste una sistemazione consona e razionale, tanto da essere stata oggetto di un bando-concorso internazionale di progettazione per il suo ampliamento nel 2012. Il bando non ha avuto esito pratico ma ha evidenziato una serie di criticità e necessità che sono state base del seguente lavoro. Risulta infatti necessario il potenziamento delle strutture della Galleria Comunale d’Arte, così da dotare la città di una sede culturale – espositiva nel senso più attuale del termine. Una struttura attrezzata per parlare a un grande pubblico (come quello delle cosiddette “grandi mostre”), in grado di dialogare con altre realtà culturali, valorizzare il proprio patrimonio e dunque garantire alle opere la possibilità di un’adeguata conservazione. Un luogo che offra spazi a molteplici attività divulgative e ricreative (eventi, laboratori, etc.) legate alla cultura e all’arte, che si connetta in maniera coerente con i Giardini e il CARTEc (spazio per esposizioni temporanee ricavato nelle grotte situate nel costone roccioso adiacente la Galleria). Il progetto di tesi si è sviluppato secondo di questi presupposti, portando all’ideazione di un nuovo edificio annesso all’esistente che contenga le nuove funzioni,di un parco che lo accompagni e sia, a scala urbana, punto di congiunzione con la grande cinta verde-storica che percorre la città, e di amalgama tra vari elementi architettonici e naturalistici presenti attualmente nel complesso. Un lavoro che ha richiesto un’azione mirata su molteplici temi tra loro intrecciati, e che ha mostrato sia la complessità di un’area attualmente poco valorizzata che la grande esigenza e desiderio, in città, di un nuovo e fresco scambio culturale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/165052