Musica e memoria : riuso e opportunità di progetto nel convento da Graca a Lisbona

This thesis work starts from the interest in a competition notice launched by the Portuguese Tourism Board. The announcement called for the recovery of the Convent da Graça in Lisbon, through the conservation of its original structure and the transformation of the same into an hotel building. Starting from this competition area offered the opportunity to deepen an area already experienced during the study and Erasmus experience in the Portuguese capital, and to deal with the theme of the relationship between the project and the memory of the historical building. How can we generate a new attraction, and allow the public an experience that is not only contemplative, but that gives new life to the historical artifact, without the original identity being distorted? This was the guiding thread of the design work and of the reference typological research, carried out in particular by looking at the work of those Portuguese masters capable of building dialogues between building and history through their projects. To respond more adequately, an inspection was carried out in the project area, in order to have direct experience of the place and to be able to identify aspects to be enhanced and critical points, useful compositional starting points of the project; and an on-site bibliographic research that contributed to the knowledge of the context also from a historical and social point of view. Furthermore, it immediately seemed necessary to reinterpret the requests for the call, in some cases expanding the existing ones, in others adding them, so that a complex could be created not only intended to host tourists during a specific time, but a real point of urban and cultural reference, open to needs and activities for both tourists and the local community. It was also chosen to link these activities together by associating them mainly with music, a cultural context significant for the tradition of Lisbon, of which Fado has become a real symbol, and a source of attraction for a user that can range from the musician, to the student, to the user of performances and concerts. The project therefore envisages a varied program, which is developed both within the existing convent spaces and within new buildings. The decision to also add new ones, despite the already large usable volume, had the purpose of outlining between the historic building and the new building of the new public spaces, which would create a continuity in the empty system already present in the existing cloisters of the 'former convent, and consequently a relationship and a bond of memory with it, while maintaining the identities of the old and the new very distinct. In addition, the design of new buildings has allowed further study of the theme of music, already permeating the reuse of the complex, and to focus attention on musical performance and its use. Not being tied to an already existing internal structure, it was possible to design, within a new music room, a technological system that could guarantee the flexibility and adaptability of the space, both from the point of view of the public and from the acoustic point of view. The paper is divided into three parts. In the first part we want to deepen the context of intervention, starting from a documentary survey on the city of Lisbon, then on the Graça district, and finally on the convent da Graça main object of intervention, in its historical evolution and in its current state. The inspection in the project area is then documented, and then dwells on the competition notice and its objectives. The design references related to the first design theme are also presented, i.e. the reuse of historic buildings and the relationship between design and pre-existence. In the second part the work of territorial and contextual analysis is documented, and the design strategies of functional and typological program are identified. In the last part the project documents are presented. In support of the in-depth analysis linked to the new designed music room, the typological apparatus of references related to spaces for music and typologically and morphologically flexible spaces is described.

Questo elaborato di tesi nasce dall'interesse per un bando di concorso indetto dall'ente del Turismo del Portogallo. Il bando prevedeva il recupero del Convento da Graça di Lisbona, attraverso la conservazione della sua struttura originale e la trasformazione della stessa in un edificio a destinazione alberghiera. Partire da quest’area di concorso ha offerto l’occasione per approfondire un ambito già sperimentato durante l’esperienza di studio e di Erasmus nella capitale portoghese, e per confrontarsi con il tema del rapporto tra progetto e memoria del costruito storico. Come poter generare una nuova attrattiva, e permettere al pubblico un’esperienza che non sia solo contemplativa, ma che dia nuova vita al manufatto storico, senza che l’identità originale venga snaturata? Questo è stato l’interrogativo filo conduttore del lavoro progettuale e della ricerca tipologica di riferimento, svolta in particolare guardando l’opera di quei maestri portoghesi capaci di costruire dialoghi tra edificio e storia attraverso i loro progetti. Per rispondere in maniera più adeguata, è stato svolto un sopralluogo nell’area di progetto, per poter avere un’esperienza diretta del luogo e poter individuare aspetti da valorizzare e punti critici, utili punti di partenza compositivi del progetto; e una ricerca bibliografica in loco che contribuisse alla conoscenza del contesto anche dal punto di vista storico e sociale. Inoltre, fin da subito è sembrato necessario reinterpretare le richieste del bando, in alcuni casi ampliando quelle già esistenti, in altre aggiungendole, perché si potesse creare un complesso non destinato unicamente a ospitare turisti durante un tempo determinato, ma un vero e proprio punto di riferimento urbano e culturale, aperto alle esigenze e ad attività sia per i turisti, sia per la comunità locale. Si è scelto inoltre di legare tra loro queste attività associandole principalmente alla musica, ambito culturale significativo per la tradizione di Lisbona, di cui il Fado è diventato un vero e proprio simbolo, e motivo di attrazione per un’utenza che può spaziare dal musicista, allo studente, al fruitore di performance e concerti. Il progetto prevede quindi un programma variegato, che si sviluppa sia all'interno degli spazi conventuali preesistenti, sia all'interno di nuove costruzioni. La scelta di aggiungere anche degli ex-novo, nonostante la già cospicua volumetria utilizzabile, ha avuto come scopo delineare tra l’edificio storico e il nuovo costruito dei nuovi spazi pubblici, che creassero una continuità nel sistema di vuoti già presente nei chiostri esistenti dell’ex convento, e di conseguenza un rapporto e un legame di memoria con esso, pur mantenendo le identità di antico e nuovo ben distinte. Inoltre, la progettazione di nuovi edifici ha permesso un ulteriore approfondimento del tema della musica, già permeante le destinazioni di riuso del complesso, e di focalizzare l’attenzione sulla performance musicale e la sua fruizione. Non essendo vincolati a una struttura interna già esistente, è stato possibile progettare, all'interno di una nuova sala per la musicale, un sistema tecnologico che potesse garantire la flessibilità e l’adattabilità dello spazio, sia dal punto di vista del pubblico, sia dal punto di vista acustico. L’elaborato si divide in tre parti. Nella prima parte si vuole approfondire il contesto di intervento, partendo da un’indagine documentaristica sulla città di Lisbona, poi sul quartiere Graça, e infine sul convento da Graça oggetto principale di intervento, nella sua evoluzione storica e nel suo stato di fatto. Viene poi documentato il sopralluogo nell'area di progetto, per poi soffermarsi sul bando di concorso e i suoi obbiettivi. Vengono presentati inoltre i riferimenti progettuali legati alla prima tematica progettuale, ovvero il riuso di edifici storici e il rapporto tra progetto e preesistenza. Nella seconda parte si documenta il lavoro di analisi territoriale e di contesto, e si individuano le strategie progettuali di programma funzionale e tipologico. Nell’ultima parte vengono presentati gli elaborati di progetto. A supporto dell’approfondimento legato alla nuova sala per la musica progettata, viene descritto l’apparato tipologico di riferimenti legati agli spazi per la musica e agli spazi tipologicamente e morfologicamente flessibili.