In a period in which the debate on the meaning of the term landscape is becoming more and more current it becomes difficult to know how to orient oneself. Throughout history, the relationship between man and nature has taken on extremely different connotations: Revered in antiquity, despised the Middle Ages, tamed in the Renaissance and reevaluated only with Romanticism, wild nature is now on the verge of extinction. Following the industrial revolution, a natural consciousness appears to be evolving. Today the landscape has entered our daily life in an overwhelming way. It is no longer an only abstract and elitist concept but has become an element with which we continually confront ourselves. Who among us on a mild spring weekend would not go for a hike in the woods or a simple trip outside the city? We have finally passed the concept of landscape-postcard by accepting the idea of ​​always being completely immersed in the landscape. Sometimes we look at it with a mind obscured by the stereotypes imposed by society that can only distinguish its most obvious and standardized forms. Climate, conformation of the soil, soil, vegetation, history and man are just some of the elements that make up the landscape and are often not easy to understand.It is precisely here that the importance of the landscape project comes into play. In this case we are in Val Nure, a territory dug by the homonymous river in the province of Piacenza. The hilly area is now largely occupied by vineyards in the midst of which “wild” residues still remain, testimony to the valley’s previous forestry vocation. The Romagnoli winery, a local winery, thanks to its environmental sensitivity, offered us the opportunity to develop a project to enhance the area. Taking advantage of the theme of the vineyard and the production of wine, widely appreciated in recent years, we wanted to accompany users to discover the origins of this environment. Shreds of forest and river banks are part of that Third Landscape increasingly cited and recognized. It is from these forgotten elements that we want to start with a new path, punctuated by punctual interventions, capable of adding a new level of knowledge to the simple observation of the landscape. The interventions are located both inside and outside the Romagna property. Their position is dictated by morphological and visual characteristics specific to each place. Their shape is designed to stimulate reflection on the value of nature to learn to see it with a new awareness.

In un periodo in cui il dibattito sul significato del termine paesaggio è sempre più acceso ad attuale diventa difficile sapersi orientare. Nel corso della storia il rapporto uomo-natura ha assunto connotazioni estremamente diverse: Venerata nell’antichità, disprezzata nel Medioevo, addomesticata nel Rinascimento e rivalutata solo con il Romanticismo la natura selvaggia è oggi sull’orlo dell’estinzione. A seguito della rivoluzione industriale sembra comparire una coscienza naturale che è tuttora in evoluzione. Oggi il paesaggio è entrato in modo prorompente nella nostra quotidianità. Non è più un concetto solo astratto ed elitario ma è diventato un elemento con cui ci confrontiamo continuamente. Chi di noi in un mite week end primaverile non andrebbe a fare un’escursione nei boschi o una semplice gita fuoriporta? Abbiamo finalmente superato il concetto di paesaggio-cartolina accettando l’idea di essere sempre completamente immersi nel paesaggio. Talvolta guardiamo ad esso con la mente offuscata dagli stereotipi imposti dalla società che riesce a distinguere solo le sue forme più ovvie e standardizzate. Clima, conformazione del terreno, suolo, vegetazione, storia e uomo sono solo alcuni degli elementi che compongono il paesaggio e spesso non sono di facile comprensione. E’ proprio qui che entra in gioco l’importanza del progetto del paesaggio. In questo caso ci troviamo in Val Nure, un territorio scavato dall’omonimo fiume in provincia di Piacenza. Il territorio collinare è oggi ampiamente occupato da vigneti in mezzo ai quali permangono ancora residui di natura “selvaggia”, testimonianza della precedente vocazione selvicolturale della valle. All’interno dei vigneti Romagnoli abbiamo avuto l’occasione di elaborare un progetto di valorizzazione del territorio. Sfruttando il tema della vigna e della produzione del vino, ampiamente apprezzato negli ultimi anni, abbiamo voluto accompagnare i fruitori alla scoperta delle origini di questo ambiente. Brandelli di bosco e rive dei fiumi fanno parte di quel Terzo Paesaggio sempre più citato e riconosciuto. È da questi elementi dimenticati che vogliamo partire con un nuovo percorso, scandito da interventi puntuali, capaci di aggiungere un nuovo livello di conoscenza alla semplice osservazione del paesaggio. Gli interventi sono collocati sia all’interno che all’esterno della proprietà Romagnoli. La loro posizione è dettata da caratteri morfologici e visuali specifici di ciascun luogo. La loro forma è studiata per stimolare la riflessione sul valore della natura per imparare a vederla con una nuova consapevolezza.

Forgotten nature. Uno sguardo oltre il limite

CRISTOFOLINI, GIULIA
2019/2020

Abstract

In a period in which the debate on the meaning of the term landscape is becoming more and more current it becomes difficult to know how to orient oneself. Throughout history, the relationship between man and nature has taken on extremely different connotations: Revered in antiquity, despised the Middle Ages, tamed in the Renaissance and reevaluated only with Romanticism, wild nature is now on the verge of extinction. Following the industrial revolution, a natural consciousness appears to be evolving. Today the landscape has entered our daily life in an overwhelming way. It is no longer an only abstract and elitist concept but has become an element with which we continually confront ourselves. Who among us on a mild spring weekend would not go for a hike in the woods or a simple trip outside the city? We have finally passed the concept of landscape-postcard by accepting the idea of ​​always being completely immersed in the landscape. Sometimes we look at it with a mind obscured by the stereotypes imposed by society that can only distinguish its most obvious and standardized forms. Climate, conformation of the soil, soil, vegetation, history and man are just some of the elements that make up the landscape and are often not easy to understand.It is precisely here that the importance of the landscape project comes into play. In this case we are in Val Nure, a territory dug by the homonymous river in the province of Piacenza. The hilly area is now largely occupied by vineyards in the midst of which “wild” residues still remain, testimony to the valley’s previous forestry vocation. The Romagnoli winery, a local winery, thanks to its environmental sensitivity, offered us the opportunity to develop a project to enhance the area. Taking advantage of the theme of the vineyard and the production of wine, widely appreciated in recent years, we wanted to accompany users to discover the origins of this environment. Shreds of forest and river banks are part of that Third Landscape increasingly cited and recognized. It is from these forgotten elements that we want to start with a new path, punctuated by punctual interventions, capable of adding a new level of knowledge to the simple observation of the landscape. The interventions are located both inside and outside the Romagna property. Their position is dictated by morphological and visual characteristics specific to each place. Their shape is designed to stimulate reflection on the value of nature to learn to see it with a new awareness.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2020
2019/2020
In un periodo in cui il dibattito sul significato del termine paesaggio è sempre più acceso ad attuale diventa difficile sapersi orientare. Nel corso della storia il rapporto uomo-natura ha assunto connotazioni estremamente diverse: Venerata nell’antichità, disprezzata nel Medioevo, addomesticata nel Rinascimento e rivalutata solo con il Romanticismo la natura selvaggia è oggi sull’orlo dell’estinzione. A seguito della rivoluzione industriale sembra comparire una coscienza naturale che è tuttora in evoluzione. Oggi il paesaggio è entrato in modo prorompente nella nostra quotidianità. Non è più un concetto solo astratto ed elitario ma è diventato un elemento con cui ci confrontiamo continuamente. Chi di noi in un mite week end primaverile non andrebbe a fare un’escursione nei boschi o una semplice gita fuoriporta? Abbiamo finalmente superato il concetto di paesaggio-cartolina accettando l’idea di essere sempre completamente immersi nel paesaggio. Talvolta guardiamo ad esso con la mente offuscata dagli stereotipi imposti dalla società che riesce a distinguere solo le sue forme più ovvie e standardizzate. Clima, conformazione del terreno, suolo, vegetazione, storia e uomo sono solo alcuni degli elementi che compongono il paesaggio e spesso non sono di facile comprensione. E’ proprio qui che entra in gioco l’importanza del progetto del paesaggio. In questo caso ci troviamo in Val Nure, un territorio scavato dall’omonimo fiume in provincia di Piacenza. Il territorio collinare è oggi ampiamente occupato da vigneti in mezzo ai quali permangono ancora residui di natura “selvaggia”, testimonianza della precedente vocazione selvicolturale della valle. All’interno dei vigneti Romagnoli abbiamo avuto l’occasione di elaborare un progetto di valorizzazione del territorio. Sfruttando il tema della vigna e della produzione del vino, ampiamente apprezzato negli ultimi anni, abbiamo voluto accompagnare i fruitori alla scoperta delle origini di questo ambiente. Brandelli di bosco e rive dei fiumi fanno parte di quel Terzo Paesaggio sempre più citato e riconosciuto. È da questi elementi dimenticati che vogliamo partire con un nuovo percorso, scandito da interventi puntuali, capaci di aggiungere un nuovo livello di conoscenza alla semplice osservazione del paesaggio. Gli interventi sono collocati sia all’interno che all’esterno della proprietà Romagnoli. La loro posizione è dettata da caratteri morfologici e visuali specifici di ciascun luogo. La loro forma è studiata per stimolare la riflessione sul valore della natura per imparare a vederla con una nuova consapevolezza.
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