Sviluppo di un modello di value-based procurement applicato all'Istituto Clinico Humanitas

The constant increase in costs and the large variation in clinical outputs, are the main elements that led to wonder which was the real role of the patient in healthcare and whether this model was sustainable or not. With the theory of Value-Based Health Care it has been tried to bring the patient back to the centre of the healthcare model, where the value is defined by the Porter’s equation in which the key benefits to the patients are divided by the costs to achieve them. For hospitals, one of the main steps towards a healthcare model based on value, is the introduction of value-based concepts in the procurement strategies for medical devices. Starting from a deep literature review, with this thesis job it has been tried to develop a general framework methodology that could be applicable to real hospital environment, allowing the approach the job of traditional procurement, where the acquisition of medical products takes place on the basis of price and volume-based strategies, to a model based on the principles of Value-Based Procurement. The proposed model provides three different workflows for the management of the technologies’ acquisition to try to enhance the relationship between patient benefits and costs incurred, based on the type of product and the potential impact on patient’s health. Moreover, the role of the Clinical Cross Buyer was described, a Clinical Engineer who thanks to his expertise in hospital process and medical technology, is able to give value to the acquisition of technology taking charge of the procurement process of both medical devices and disposables. The time spent at the Clinical Engineering Operative Unit of the Istituto Clinico Humanitas, has given a great operational value to the project where the different approaches to the procurement of medical technologies have been applicated to real-life cases of hospital work. This experience, although it has been prematurely interrupted because of the Covid-19 emergency, has allowed to show the great potentialities of the inclusion of the value-based principles in the procurement. In addition, the use of the Power BI business intelligence program has been of great interest in terms of project monitoring, as well as a tool for the negotiations with suppliers. To date, in Italy, this is the first project that aims to bring the Value-Based Health Care concepts to the traditional procurement, and whose future developments can be of great potential. The main progresses for the coming years will be related to the association of the individual medical device to the specific patient and, above all, to the definition of a Value-Based Payments model based no longer on the production factors but on the quality of the service provided.

Il costante incremento dei costi e la variazione degli outcome clinici sono i principali elementi che hanno portato a domandarsi quale fosse il reale ruolo del paziente in sanità e se questo modello fosse sostenibile. Con la teoria del Value-Based Health Care (Michael E. Porter), si pone il paziente al centro del modello della sanità, dove il valore è definito dall’equazione in cui i benefici importanti per il paziente sono rapportati ai costi sostenuti per il loro raggiungimento. Per gli ospedali, uno dei primi passi verso una sanità basata sul Valore rivolto al paziente è l’introduzione dei concetti del value-based nelle strategie di procurement dei dispositivi medici. Partendo da una profonda analisi di letteratura, con questo lavoro di tesi si è proposto di sviluppare una metodologia generale di lavoro che potesse essere applicabile ad uno scenario ospedaliero reale e permettesse di avvicinare il lavoro del procurement tradizionale, dove l’acquisizione dei prodotti medicali avviene sulla base del prezzo, ad un modello basato sui principi del Value-Based Procurement. Il modello proposto prevede la gestione dell’acquisizione delle tecnologie su tre differenti flussi di lavoro, sviluppati per cercare di valorizzare il rapporto tra benefici sul paziente e i costi sostenuti in base alla tipologia di prodotto e all’impatto potenziale sul paziente. È stato inoltre descritto il ruolo del Clinical Cross Buyer, un Ingegnere Clinico che grazie alle sue competenze sui processi ospedalieri e sulle tecnologie mediche è in grado di dare valore all’acquisizione della tecnologia, prendendo in carico il processo di procurement sia delle apparecchiature elettromedicali che dei medical device. Il periodo trascorso presso l’unità operativa di Ingegneria Clinica dell’Istituto Clinico Humanitas ha dato grande valore concreto al progetto, dove i differenti approcci al procurement delle tecnologie mediche hanno visto l’applicazione a casi reali dell’attività ospedaliera. L’esperienza, nonostante si sia interrotta anzitempo a causa dell’emergenza Covid-19, ha permesso di mostrare le grandi potenzialità dell’inclusione dei principi del value-based nel procurement. Inoltre, l’utilizzo del programma di business intelligence Power Bi è risultato di grande interesse in ottica di monitoraggio dei progetti, oltre che come strumento per il dialogo con i fornitori. Ad oggi in Italia, questo è il primo progetto che cerca di avvicinare il mondo del Value-Based Health Care al procurement tradizionale e i cui futuri sviluppi potranno essere di grandissimo impatto. I progressi principali per gli anni a venire saranno relativi all’associazione del singolo medical device al determinato paziente e, soprattutto, alla definizione di un modello di pagamento basato non più su fattori di produzione ma sulla qualità del servizio erogato.