Il seguente lavoro valuta l’andamento delle concentrazioni degli inquinanti lungo il Seveso, cercando di individuare le principali cause e le possibili soluzioni per un miglioramento futuro. Prima di tutto viene esaminata la Direttiva europea 2000/60/CE relativa alla tutela dei corpi idrici e il conseguente recepimento in Italia: vengono analizzati gli elementi correttamente adottati e quelli in cui si sono riscontrate delle difficoltà nell’applicarli. Successivamente viene descritto il fiume Seveso e le sue principali caratteristiche territoriali ed idrauliche. Inoltre si valutano gli affluenti, i depuratori, gli scarichi industriali e terminali di fognatura che scaricano nel fiume così da individuare quali attività influiscono maggiormente sulla qualità delle acque. Dopo aver caratterizzato il bacino del Seveso, si valuta lo strumento modellistico, il QUAL2K, che è una versione moderna del QUAL2E. Vengono approfondite le analogie fra il QUAL2E e il QUAL2K, le innovazioni introdotte da quest’ultimo e i suoi principi di funzionamento. Successivamente viene proposta l’implementazione del modello, attraverso una valutazione delle caratteristiche idrauliche del Seveso e una analisi dei suoi carichi puntuali. Il passaggio successivo consiste nella determinazione degli andamenti di concentrazione dei macroinquinanti classici (BOD, COD, solidi sospesi, azoto e fosforo) e dei metalli che non rispettano lo standard di qualità dettato dalla Direttiva. A questo punto vengono analizzati nel dettaglio i risultati ottenuti dal modello individuando l’origine dei più importanti contributi. Dai risultati ottenuti si valuta una possibilità di scenario futuro nel quale si cerca di migliorare le caratteristiche del Seveso. Quest’ultimo punto è di fondamentale importanza per far capire dove agire e dove migliorare per raggiungere una maggiore qualità delle acque rispetto alla situazione odierna.
Analisi modellistica della qualità del fiume Seveso alla luce dei recenti sviluppi normativi (SQA D.Lgs 152/99)
LEONE, DANILO
2009/2010
Abstract
Il seguente lavoro valuta l’andamento delle concentrazioni degli inquinanti lungo il Seveso, cercando di individuare le principali cause e le possibili soluzioni per un miglioramento futuro. Prima di tutto viene esaminata la Direttiva europea 2000/60/CE relativa alla tutela dei corpi idrici e il conseguente recepimento in Italia: vengono analizzati gli elementi correttamente adottati e quelli in cui si sono riscontrate delle difficoltà nell’applicarli. Successivamente viene descritto il fiume Seveso e le sue principali caratteristiche territoriali ed idrauliche. Inoltre si valutano gli affluenti, i depuratori, gli scarichi industriali e terminali di fognatura che scaricano nel fiume così da individuare quali attività influiscono maggiormente sulla qualità delle acque. Dopo aver caratterizzato il bacino del Seveso, si valuta lo strumento modellistico, il QUAL2K, che è una versione moderna del QUAL2E. Vengono approfondite le analogie fra il QUAL2E e il QUAL2K, le innovazioni introdotte da quest’ultimo e i suoi principi di funzionamento. Successivamente viene proposta l’implementazione del modello, attraverso una valutazione delle caratteristiche idrauliche del Seveso e una analisi dei suoi carichi puntuali. Il passaggio successivo consiste nella determinazione degli andamenti di concentrazione dei macroinquinanti classici (BOD, COD, solidi sospesi, azoto e fosforo) e dei metalli che non rispettano lo standard di qualità dettato dalla Direttiva. A questo punto vengono analizzati nel dettaglio i risultati ottenuti dal modello individuando l’origine dei più importanti contributi. Dai risultati ottenuti si valuta una possibilità di scenario futuro nel quale si cerca di migliorare le caratteristiche del Seveso. Quest’ultimo punto è di fondamentale importanza per far capire dove agire e dove migliorare per raggiungere una maggiore qualità delle acque rispetto alla situazione odierna.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/1663