Battlescape. Turning a landscape of conflict into opportunity

The steady abuse of the coastal areas of Lecce during the past 50-70 years, marked by the rapid increase of unauthorized buildings and road network, and the miss-use of the natural elements (water bodies, sand dunes, wetlands...etc), has robbed the area throughout time of its value, turning it to an uninhabited and defenseless wasteland. The area once known for its extensive agriculture and the existence of some of the oldest olive groves, is now regressing everyday away from the shoreline, due to the loss of soil value and nutrients crucial for such an agricultural growth. Nonetheless, such an expansion of the urban built environment can’t simply be taken back or removed, nor can it be overlooked. Such an expansion has to be addressed, it has to be consciously targeted with a socially responsible design intent. This historical unauthorized expansion has been benign for some time, but not now. This abuse of the land and of the natural environment has lead to the decay of the existing fabric of natural system along with the intruding urban settlements. The proposed topic of research and design, is to study the limits of the clashing forces of nature and man-made expansions, within a politically and socially acceptable framework, to reach an area neutral enough to allow for the restoration of natural cycles, while subtly controlling the expansion of the built environment. In short, a separation of areas, where the natural and the built systems are clearly segregated with an intermediate zone that falls under neither of the two systems (Fringe). The area of interest for the general research purpose shall be the whole extension of the coast of Lecce, where the extent of damage and the progress of urban expansion can be mapped, while showing areas with natural capabilities and potential of restoring the natural cycles and urban settlement consolidation zones. For project (design) purposes, a focus on the areas starting from Torre Rinalda, passing by Spiaggiabella till Torre Chianca, where the initiation of the proposed design concept can be shown as a prototype solution for the problem. This particular focus is selected for the extent of damage it has reached. The proposed design can hopefully be sophisticated enough to be applied along the whole coast of Lecce. A small step in the pursue of creating a more resilient urban-tolerant coastal settlements along the eastern coastline of Apulia region.

Il costante abuso delle zone costiere leccesi negli ultimi 50-70 anni, caratterizzato dal rapido aumento di edifici abusivi e della rete stradale e dall'uso improprio degli elementi naturali (corpi idrici, dune di sabbia, zone umide ... ecc.), ha progressivamente privato l’area del suo valore, trasformandola in una terra desolata, disabitata e vulnerabile. L’area un tempo nota per la sua agricoltura estensiva e per la presenza di alcuni antichi oliveti, sta ora regredendo ogni giorno, lontano dal litorale, a causa della perdita del valore del suolo e di sostanze nutritive fondamentali per una tale crescita agricola. Tuttavia, una tale espansione dell’ambiente urbano costruito non può essere semplicemente ritirata ripristinata o rimossa, né può essere ignorata. Una tale espansione deve essere gestita e consapevolmente affrontata con un intento progettuale socialmente responsabile. Questa espansione non autorizzata, perpetrata negli anni, è stata proficua per un certo periodo, ma ad oggi non è più sostenibile. Questo abuso del territorio e dell’ambiente naturale ha portato al degrado del sistema naturalistico esistente e del tessuto degli insediamenti abitativi. Il tema di ricerca e progettazione proposto è quello di studiare i limiti delle forze contrastanti della natura e delle espansioni antropiche, all'interno di un quadro politicamente e socialmente accettabile, per raggiungere un’area sufficientemente neutra da consentire il ripristino dei cicli naturali, pur controllando l’espansione dell’ambiente costruito. In breve, una separazione delle aree, dove il sistema naturale e quello costruito sono nettamente separati da una zona intermedia che non rientra in nessuno dei due sistemi (Fringe). L’area di interesse ai fini della tesi è l’intera estensione del litorale leccese, dove è stata mappata l’entità dei danni e l’andamento dell’espansione urbana, mostrando al contempo le aree con capacità naturali e potenzialità di ripristino dei cicli naturali e le zone di consolidamento degli insediamenti urbani. Ai fini del progetto (design), è stato approfondito un focus sul litorale a partire da Torre Rinalda, passando per Spiaggiabella fino a Torre Chianca, dove l’avvio del concept progettuale può essere proposto come soluzione prototipale del problema. Sono stati definiti quindi degli interventi puntuali lungo la costa in funzione dell’entità dei danni che essa ha subito nel corso del tempo. Si spera che il progetto proposto possa essere abbastanza articolato da essere applicato lungo l’intera costa leccese. Un piccolo passo verso la creazione di un insediamento costiero più resistente e sostenibile lungo la costa orientale della regione Puglia.