The railway yard of San Cristoforo falls fully within the most widely recognised definition of "terrain vague”. It is, in fact, an area on the outskirts of the city, not only from a purely geographical point of view, but especially from a socio-economic point of view, since over time its original functions, of which the sign in the current morphological order remains strong, have given way to the needs dictated by the new dynamics of the city. Moreover, the presence of the railway and the Naviglio, once necessary elements for the productive nature of the place, has generated a void between two consolidated parts of the city, amplifying the perception of a barrier generated by these infrastructures. This place, which has escaped the control of the various urban planning plans and, inevitably, remained excluded from the development of the city, has generated a long debate about the future of the entire railway yard, as its imprint is difficult to absorb through successive operations and, therefore, making it difficult to make the land suitable for building. The final approval of the AdP in 2017, whose requests were also confirmed by the new PGT, has allowed the establishment of two different competitions for the San Cristoforo, one for the construction of a cycle/pedestrian walkway connecting Piazza Tirana to Ronchetto sul Naviglio, and another for the development of the masterplan for the entire area. Starting from the competitions guidelines, the project is a large-scale intervention, including the yard’s spaces and those adjacent to it, so that this occasion allowed a rethinking of the functions and forms, considering each of them and, in particular, the large "void" between the Naviglio and the railway, as characterising signs within a territory and not to be filled or overcrowded, but finally, to be integrated and enhanced. From this point of view, the overcoming of barriers is divided into two distinct moments: in the first section the walkway will be underground and integrated with the new Milan San Cristoforo intermodal hub, while a new bridge will be built over the Naviglio that will connect the future linear park with the Ronchetto sul Naviglio area.

Lo Scalo di San Cristoforo rientra appieno nella definizione più ampiamente riconosciuta di “terrain vague”. Si tratta, infatti, di un’area ai margini della città, non solo da un punto di vista prettamente geografico, ma in particolar modo in un’ottica socio-economica, in quanto nel tempo le sue funzioni originarie, di cui tutt’ora rimane forte il segno nell’attuale assetto morfologico, hanno lasciato il posto alle esigenze dettate dalle nuove dinamiche della città. Inoltre, la presenza della ferrovia e del Naviglio, un tempo elementi necessari per la natura produttiva del luogo ha generato un vuoto tra due parti consolidate di città, amplificando la percezione di barriera generata da queste infrastrutture. Questo luogo, sfuggito al controllo dei vari piani urbanistici e, inevitabilmente, rimasto escluso dallo sviluppo della città, ha generato un lungo dibattito in merito al futuro dell’intero scalo, in quanto la sua impronta risulta difficilmente riassorbibile attraverso operazioni successive e, dunque, rendendo difficoltosa l’ipotesi di renderne il suolo edificabile. L’approvazione definitiva dell’Accordo di Programma nel 2017, le cui istanze sono state confermate anche dal nuovo PGT, ha consentito l’istituzione di due bandi di concorso differenti per lo Scalo di San Cristoforo, uno per la realizzazione di una passerella ciclopedonale che colleghi Piazza Tirana a Ronchetto sul Naviglio, e un altro per lo sviluppo del masterplan dell’intera area. A partire dalle indicazioni dettate dai bandi di concorso, il progetto si impone come un intervento a grande scala, includendo tutti gli spazi compresi nello scalo e quelli limitrofi ad esso per cui tale occasione ha consentito un ripensamento delle funzioni e delle forme, considerando ciascuno di essi e, in particolare, il grande “vuoto” interstiziale tra il Naviglio e la ferrovia, come dei segni caratterizzanti all’interno di un territorio e, in quanto tali, da non colmare o sovrastare, ma, finalmente, da integrare e valorizzare. In quest’ottica, il superamento delle barriere viene suddiviso in due momenti distinti: nel primo tratto la passerella sarà ipogea e integrata con il progetto dell’Hub intermodale Milano San Cristoforo della nuova linea metropolitana M4, mentre verrà realizzato un nuovo ponte su Naviglio che collegherà il futuro parco lineare con l’area di Ronchetto sul Naviglio.

Suburbia goes urban. Riqualificazione dell'area dell'ex scalo San Cristoforo

Cara, Federica
2019/2020

Abstract

The railway yard of San Cristoforo falls fully within the most widely recognised definition of "terrain vague”. It is, in fact, an area on the outskirts of the city, not only from a purely geographical point of view, but especially from a socio-economic point of view, since over time its original functions, of which the sign in the current morphological order remains strong, have given way to the needs dictated by the new dynamics of the city. Moreover, the presence of the railway and the Naviglio, once necessary elements for the productive nature of the place, has generated a void between two consolidated parts of the city, amplifying the perception of a barrier generated by these infrastructures. This place, which has escaped the control of the various urban planning plans and, inevitably, remained excluded from the development of the city, has generated a long debate about the future of the entire railway yard, as its imprint is difficult to absorb through successive operations and, therefore, making it difficult to make the land suitable for building. The final approval of the AdP in 2017, whose requests were also confirmed by the new PGT, has allowed the establishment of two different competitions for the San Cristoforo, one for the construction of a cycle/pedestrian walkway connecting Piazza Tirana to Ronchetto sul Naviglio, and another for the development of the masterplan for the entire area. Starting from the competitions guidelines, the project is a large-scale intervention, including the yard’s spaces and those adjacent to it, so that this occasion allowed a rethinking of the functions and forms, considering each of them and, in particular, the large "void" between the Naviglio and the railway, as characterising signs within a territory and not to be filled or overcrowded, but finally, to be integrated and enhanced. From this point of view, the overcoming of barriers is divided into two distinct moments: in the first section the walkway will be underground and integrated with the new Milan San Cristoforo intermodal hub, while a new bridge will be built over the Naviglio that will connect the future linear park with the Ronchetto sul Naviglio area.
BRUGGI, MATTEO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
2-ott-2020
2019/2020
Lo Scalo di San Cristoforo rientra appieno nella definizione più ampiamente riconosciuta di “terrain vague”. Si tratta, infatti, di un’area ai margini della città, non solo da un punto di vista prettamente geografico, ma in particolar modo in un’ottica socio-economica, in quanto nel tempo le sue funzioni originarie, di cui tutt’ora rimane forte il segno nell’attuale assetto morfologico, hanno lasciato il posto alle esigenze dettate dalle nuove dinamiche della città. Inoltre, la presenza della ferrovia e del Naviglio, un tempo elementi necessari per la natura produttiva del luogo ha generato un vuoto tra due parti consolidate di città, amplificando la percezione di barriera generata da queste infrastrutture. Questo luogo, sfuggito al controllo dei vari piani urbanistici e, inevitabilmente, rimasto escluso dallo sviluppo della città, ha generato un lungo dibattito in merito al futuro dell’intero scalo, in quanto la sua impronta risulta difficilmente riassorbibile attraverso operazioni successive e, dunque, rendendo difficoltosa l’ipotesi di renderne il suolo edificabile. L’approvazione definitiva dell’Accordo di Programma nel 2017, le cui istanze sono state confermate anche dal nuovo PGT, ha consentito l’istituzione di due bandi di concorso differenti per lo Scalo di San Cristoforo, uno per la realizzazione di una passerella ciclopedonale che colleghi Piazza Tirana a Ronchetto sul Naviglio, e un altro per lo sviluppo del masterplan dell’intera area. A partire dalle indicazioni dettate dai bandi di concorso, il progetto si impone come un intervento a grande scala, includendo tutti gli spazi compresi nello scalo e quelli limitrofi ad esso per cui tale occasione ha consentito un ripensamento delle funzioni e delle forme, considerando ciascuno di essi e, in particolare, il grande “vuoto” interstiziale tra il Naviglio e la ferrovia, come dei segni caratterizzanti all’interno di un territorio e, in quanto tali, da non colmare o sovrastare, ma, finalmente, da integrare e valorizzare. In quest’ottica, il superamento delle barriere viene suddiviso in due momenti distinti: nel primo tratto la passerella sarà ipogea e integrata con il progetto dell’Hub intermodale Milano San Cristoforo della nuova linea metropolitana M4, mentre verrà realizzato un nuovo ponte su Naviglio che collegherà il futuro parco lineare con l’area di Ronchetto sul Naviglio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/166665