Exploring the legacy. Burle Marx, colour and modern landscape

The belief that art was once decorative and is now a communicative means of social and political ideas is an unauthentic statement. Art has not endured a lineal process from simple to complex but has unequivocally affected and stimulated landscape architecture, fabricating a means through which one can express himself and explore the natural world around him. Specifically pointing out that colour plays a crucial role in art, one that is much too avoided or customary or even merely left for chance. Somehow, we have been largely educated to refrain ourselves from using it so vividly in urban and landscape literature. This thesis is built on the hypothesis that considerable times throughout history landscape architects and designers have turned to art for insight and inspiration. One that has left an unmeasurable legacy was Brazilian landscape architect, Roberto Burle Marx, here we attempt to peel off the intricate layers that shaped both him as a landscape architect and his gardens. For such a towering member in the landscape society his deep-rooted influence is very much felt through the work itself, the very imprint he made on the Brazilian landscape. One of the main prospects that have affected landscape through time and is most crucial is colour, which will be a addressed throughout this thesis and how Brazilian landscaper Burle Marx has managed to successfully alter the way people perceive such a landscape and how he was able to use such an imperative tool to his advantage, whether it may be in terms of visual aspects, figurative aspects or even psychological. Landscape and colour are both cohesive forces that have stood the test of time throughout the years and will continue to do so for more generations to come.

La convinzione che l'arte fosse un tempo decorativa e ora sia un mezzo comunicativo di idee sociali e politiche è un'affermazione non autentica. L'arte non ha sopportato un processo lineare da semplice a complesso, ma ha inequivocabilmente influenzato e stimolato l'architettura del paesaggio, fabbricando un mezzo attraverso il quale si può esprimere se stesso ed esplorare il mondo naturale che lo circonda. Precisamente sottolineando che il colore gioca un ruolo cruciale nell'arte, che è troppo evitato o consueto o addirittura semplicemente lasciato al caso. In qualche modo, siamo stati in gran parte educati ad astenerci dal usarlo così vividamente nella letteratura urbana e paesaggistica. Questa tesi si basa sull'ipotesi che tempi considerevoli nel corso della storia, architetti e designer del paesaggio si sono trasformati in arte per ottenere spunti e ispirazione. Uno che ha lasciato un'eredità incommensurabile è stato l'architetto paesaggista brasiliano, Roberto Burle Marx, qui cerchiamo di staccare gli strati intricati che hanno modellato sia lui come architetto paesaggista che i suoi giardini. Per un membro così imponente nella società del paesaggio la sua influenza radicata è molto sentita attraverso il lavoro stesso, l'impronta stessa che ha fatto sul paesaggio brasiliano. Una delle principali prospettive che hanno influenzato il paesaggio nel tempo ed è cruciale è il colore, che sarà affrontato nel corso di questa tesi e in che modo il paesaggista brasiliano Burle Marx è riuscito a modificare con successo il modo in cui le persone percepiscono un tale paesaggio e come è stato in grado di utilizzare un tale strumento imperativo a suo vantaggio, sia esso in termini di aspetti visivi, aspetti figurativi o persino psicologici. Paesaggio e colore sono entrambe forze coesive che hanno resistito alla prova del tempo nel corso degli anni e continueranno a farlo per più generazioni a venire.