Man is the body. We talk and express ourselves constantly with our bodies. Just with facial expressions, movements and poses, the body speaks a whole language without the need to say a word. The eyes, gestures and behaviour become the means to convey emotions and feelings. In our modern western culture the ethical need to hold back our emotional responses still prevails. As a society, we always try to moderate our language, responses and external manifestations in order to mirror the current cultural models. This kind of language, though, is shallow and rushed, and we are both its creators and interpreters. This thesis aims to reveal the communication masks that we, as humans, wear everyday. The body and the face of men speak a different language here; a language made of unintentional gestures that are still able to cause reactions and signal intentions. Physical signs that morph into a language; big and small gestures, sometimes as obvious as bursting into tears and sometimes barely noticeable, that unravel the different states of mind and define a direct and authentic body language.

L’uomo è corpo. Parla e si esprime permanentemente con il corpo. Con le espressioni del viso, con i movimenti, con le pose, l’organismo parla un linguaggio senza il bisogno di esprimere alcuna parola. Gli occhi, i gesti e il comportamento divengono veicoli di espressione delle emozioni. Nella cultura occidentale odierna prevale un’etica del controllo degli impulsi emotivi. L’uomo tende a modulare continuamente il suo linguaggio, le sue risposte e manifestazioni esterne affinché esse rispecchino i modelli culturali vigenti nella società. Un linguaggio superficiale e frettoloso, una massificazione livellante, della quale l’uomo è artefice e interprete. La tesi è volta a svelare le maschere comunicative che l’uomo quotidianamente indossa. Il corpo e il volto dell’uomo, parlano qui una lingua a parte, fatta di gesti involontari, automatismi inconsapevoli capaci di segnalare reazioni e intenzioni. Segni fisici che si trasformano in linguaggio; grandi e piccoli gesti, talora plateali come lo scoppio di un pianto, talora appena percettibili, che rivelano stati d’animo e delineano un linguaggio del corpo diretto e autentico.

Persona. Il corpo come linguaggio

Mazzetti, Ilaria
2019/2020

Abstract

Man is the body. We talk and express ourselves constantly with our bodies. Just with facial expressions, movements and poses, the body speaks a whole language without the need to say a word. The eyes, gestures and behaviour become the means to convey emotions and feelings. In our modern western culture the ethical need to hold back our emotional responses still prevails. As a society, we always try to moderate our language, responses and external manifestations in order to mirror the current cultural models. This kind of language, though, is shallow and rushed, and we are both its creators and interpreters. This thesis aims to reveal the communication masks that we, as humans, wear everyday. The body and the face of men speak a different language here; a language made of unintentional gestures that are still able to cause reactions and signal intentions. Physical signs that morph into a language; big and small gestures, sometimes as obvious as bursting into tears and sometimes barely noticeable, that unravel the different states of mind and define a direct and authentic body language.
ARC III - Scuola del Design
24-lug-2020
2019/2020
L’uomo è corpo. Parla e si esprime permanentemente con il corpo. Con le espressioni del viso, con i movimenti, con le pose, l’organismo parla un linguaggio senza il bisogno di esprimere alcuna parola. Gli occhi, i gesti e il comportamento divengono veicoli di espressione delle emozioni. Nella cultura occidentale odierna prevale un’etica del controllo degli impulsi emotivi. L’uomo tende a modulare continuamente il suo linguaggio, le sue risposte e manifestazioni esterne affinché esse rispecchino i modelli culturali vigenti nella società. Un linguaggio superficiale e frettoloso, una massificazione livellante, della quale l’uomo è artefice e interprete. La tesi è volta a svelare le maschere comunicative che l’uomo quotidianamente indossa. Il corpo e il volto dell’uomo, parlano qui una lingua a parte, fatta di gesti involontari, automatismi inconsapevoli capaci di segnalare reazioni e intenzioni. Segni fisici che si trasformano in linguaggio; grandi e piccoli gesti, talora plateali come lo scoppio di un pianto, talora appena percettibili, che rivelano stati d’animo e delineano un linguaggio del corpo diretto e autentico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/166885