I became fascinated with the processes of ageing and degradation in architecture and discovered that what was commonly perceived as signs of degradation made a building or some of its parts more interesting and attractive. I wondered whether it would be possible to induce such processes in a controlled way and enhance aesthetics of such buildings preventing further decay and demolishing. I decided to do a systematic study to renovate existing postindustrial complex of Macrolotto 1 in Prato. Its development plan requires partial functional change and revitalisation. I propose that instead of demolishing and building new structures, it is possible to use a different method where appropriate. By a series of specific interventions on the facades, selected walls and immediate surroundings of the existing structures, I induce natural processes of change that would be aligned with the objectives of existing development plan but more eco-friendly and integrated with the environment. My dissertation consists of two major parts. The first is a study of some induced processes like oxidation of metals and growth of lichens on the facades and building walls for the revitalisation purposes. The results are discussed in Chapter 1 and 3 and presented in the “Book of details”. The second part is an architectural project that applies these processes to the Lotti 4/5 and 27 of Macrolotto 1, as presented on separate panels. All fences dividing buildings from the street were removed to create open public spaces. Areas with high sun exposure were treated to allow certain types of vegetation to appear. Concrete ground surfaces were treated to form specific regular patterns either by newly planted trees, which will crack ground surface with their roots, or by grooving the surface to give room to vegetation. Shaded and, as a result, humid walls were either coated with metallic plates covering facade surfaces or decorated with metal inserts. Raw metals and alloys chosen for these treatments were selected according to desired nature of transformation and described in the experimental section. Ground surface was treated by the means of metallic poles and land levelling. As a result, I obtained spaces where architecture is integrated with its surrounding landscape. The project presents a novel approach to the modernisation and preservation without the necessity of demolition or rebuilding. Possible scale enlargement of this method permits for more ecological and sustainable designing practice.

Sono rimasto affascinato dai processi di invecchiamento e degrado dell'architettura e ho scoperto che ciò che era comunemente percepito come segni di degrado rendeva un edificio o alcune delle sue parti più interessanti e attraenti. Mi sono chiesto se sarebbe stato possibile indurre tali processi in modo controllato e migliorare l'estetica di tali edifici impedendone l'ulteriore degrado e la demolizione. Ho deciso di fare uno studio sistematico per rinnovare il complesso postindustriale esistente del Macrolotto 1 di Prato. Il suo piano di sviluppo richiede un parziale cambiamento funzionale e una parziale rivitalizzazione. Propongo che, invece di demolire e costruire nuove strutture, sia possibile utilizzare, ove opportuno, un metodo diverso. Con una serie di interventi specifici sulle facciate, su muri selezionati e nelle immediate vicinanze delle strutture esistenti, induco processi naturali di cambiamento che sarebbero allineati agli obiettivi del piano di sviluppo esistente ma più eco-compatibili e integrati con l'ambiente. La mia tesi di laurea si compone di due parti principali. La prima è uno studio di alcuni processi indotti come l'ossidazione dei metalli e la crescita di licheni sulle facciate e sulle pareti degli edifici a scopo di rivitalizzazione. I risultati sono discussi nei capitoli 1 e 3 e presentati nel "Libro dei dettagli". La seconda parte è un progetto architettonico che applica questi processi ai Lotti 4/5 e 27 del Macrolotto 1, presentati su pannelli separati. Tutte le recinzioni che dividono gli edifici dalla strada sono state rimosse per creare spazi pubblici aperti. Le aree ad alta esposizione solare sono state trattate per consentire la comparsa di alcuni tipi di vegetazione. Le superfici in calcestruzzo sono state trattate in modo da formare specifici schemi regolari sia con alberi appena piantati, che fendono la superficie del terreno con le loro radici, sia scanalando la superficie per dare spazio alla vegetazione. Le pareti ombreggiate e, di conseguenza, umide sono state rivestite con piastre metalliche che ricoprono le superfici delle facciate o decorate con inserti metallici. I metalli grezzi e le leghe scelte per questi trattamenti sono stati selezionati in base alla natura di trasformazione desiderata e descritti nella sezione sperimentale. La superficie del terreno è stata trattata per mezzo di pali metallici e livellamento del terreno. Come risultato, ho ottenuto spazi in cui l'architettura si integra con il paesaggio circostante. Il progetto presenta un nuovo approccio alla modernizzazione e alla conservazione senza la necessità di demolizioni o ricostruzioni. L'eventuale ampliamento in scala di questo metodo permette una pratica di progettazione più ecologica e sostenibile.

Beauty of ageing. Use of directed ageing processes for modernisation of the industrial complex of Prato Macrolotto 1

Murawski, Jakub Dominik
2019/2020

Abstract

I became fascinated with the processes of ageing and degradation in architecture and discovered that what was commonly perceived as signs of degradation made a building or some of its parts more interesting and attractive. I wondered whether it would be possible to induce such processes in a controlled way and enhance aesthetics of such buildings preventing further decay and demolishing. I decided to do a systematic study to renovate existing postindustrial complex of Macrolotto 1 in Prato. Its development plan requires partial functional change and revitalisation. I propose that instead of demolishing and building new structures, it is possible to use a different method where appropriate. By a series of specific interventions on the facades, selected walls and immediate surroundings of the existing structures, I induce natural processes of change that would be aligned with the objectives of existing development plan but more eco-friendly and integrated with the environment. My dissertation consists of two major parts. The first is a study of some induced processes like oxidation of metals and growth of lichens on the facades and building walls for the revitalisation purposes. The results are discussed in Chapter 1 and 3 and presented in the “Book of details”. The second part is an architectural project that applies these processes to the Lotti 4/5 and 27 of Macrolotto 1, as presented on separate panels. All fences dividing buildings from the street were removed to create open public spaces. Areas with high sun exposure were treated to allow certain types of vegetation to appear. Concrete ground surfaces were treated to form specific regular patterns either by newly planted trees, which will crack ground surface with their roots, or by grooving the surface to give room to vegetation. Shaded and, as a result, humid walls were either coated with metallic plates covering facade surfaces or decorated with metal inserts. Raw metals and alloys chosen for these treatments were selected according to desired nature of transformation and described in the experimental section. Ground surface was treated by the means of metallic poles and land levelling. As a result, I obtained spaces where architecture is integrated with its surrounding landscape. The project presents a novel approach to the modernisation and preservation without the necessity of demolition or rebuilding. Possible scale enlargement of this method permits for more ecological and sustainable designing practice.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
2-ott-2020
2019/2020
Sono rimasto affascinato dai processi di invecchiamento e degrado dell'architettura e ho scoperto che ciò che era comunemente percepito come segni di degrado rendeva un edificio o alcune delle sue parti più interessanti e attraenti. Mi sono chiesto se sarebbe stato possibile indurre tali processi in modo controllato e migliorare l'estetica di tali edifici impedendone l'ulteriore degrado e la demolizione. Ho deciso di fare uno studio sistematico per rinnovare il complesso postindustriale esistente del Macrolotto 1 di Prato. Il suo piano di sviluppo richiede un parziale cambiamento funzionale e una parziale rivitalizzazione. Propongo che, invece di demolire e costruire nuove strutture, sia possibile utilizzare, ove opportuno, un metodo diverso. Con una serie di interventi specifici sulle facciate, su muri selezionati e nelle immediate vicinanze delle strutture esistenti, induco processi naturali di cambiamento che sarebbero allineati agli obiettivi del piano di sviluppo esistente ma più eco-compatibili e integrati con l'ambiente. La mia tesi di laurea si compone di due parti principali. La prima è uno studio di alcuni processi indotti come l'ossidazione dei metalli e la crescita di licheni sulle facciate e sulle pareti degli edifici a scopo di rivitalizzazione. I risultati sono discussi nei capitoli 1 e 3 e presentati nel "Libro dei dettagli". La seconda parte è un progetto architettonico che applica questi processi ai Lotti 4/5 e 27 del Macrolotto 1, presentati su pannelli separati. Tutte le recinzioni che dividono gli edifici dalla strada sono state rimosse per creare spazi pubblici aperti. Le aree ad alta esposizione solare sono state trattate per consentire la comparsa di alcuni tipi di vegetazione. Le superfici in calcestruzzo sono state trattate in modo da formare specifici schemi regolari sia con alberi appena piantati, che fendono la superficie del terreno con le loro radici, sia scanalando la superficie per dare spazio alla vegetazione. Le pareti ombreggiate e, di conseguenza, umide sono state rivestite con piastre metalliche che ricoprono le superfici delle facciate o decorate con inserti metallici. I metalli grezzi e le leghe scelte per questi trattamenti sono stati selezionati in base alla natura di trasformazione desiderata e descritti nella sezione sperimentale. La superficie del terreno è stata trattata per mezzo di pali metallici e livellamento del terreno. Come risultato, ho ottenuto spazi in cui l'architettura si integra con il paesaggio circostante. Il progetto presenta un nuovo approccio alla modernizzazione e alla conservazione senza la necessità di demolizioni o ricostruzioni. L'eventuale ampliamento in scala di questo metodo permette una pratica di progettazione più ecologica e sostenibile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/166937