Even though history marked the heterogenous group, nowadays known as LGBTQIAPK+, like “outcasted” for a long time, Gender Studies contributed to acknowledge them dignity and rights. Nevertheless media discourse keeps on depicting non-heterosexual cisgender individuals with stereotypical portrayals, both negative and hilarious. The purpose of this research will be to verify the censual and distorsive tendency maintained by mainstream Italian publishing industry, through LGBTQIAPK+ representation. Mass communication dialogue’s patterns will be codified, thanks to a cultural translation method, signature of any Gender Communication Design researches.

Sebbene il mainstream abbia storicamente etichettato come reietto il gruppo eterogeneo ora noto come comunità LGBTQIAPK+, gli studi delle Culture di Genere hanno contribuito a riconoscerne dignità e diritti. Ciononostante, il racconto mediatico degli individui non cisgender eterosessuali, continua ad essere viziato da immagini stereotipiche, risultando quindi alternativamente negativo o parodistico. L’obiettivo di questa trattazione sarà verificare la tendenza censoria e distorsiva dell’editoria italiana generalista, rispetto la rappresentazione LGBTQIAPK+; codificando i pattern del discorso mainstream. Un lavoro di traduzione culturale, che si inscrive nell’ambito del design della comunicazione di genere.

Visioni queer. Analisi del fenomeno eteronormatività cisgender nell'editoria mainstream italiana

Paris, Marco
2019/2020

Abstract

Even though history marked the heterogenous group, nowadays known as LGBTQIAPK+, like “outcasted” for a long time, Gender Studies contributed to acknowledge them dignity and rights. Nevertheless media discourse keeps on depicting non-heterosexual cisgender individuals with stereotypical portrayals, both negative and hilarious. The purpose of this research will be to verify the censual and distorsive tendency maintained by mainstream Italian publishing industry, through LGBTQIAPK+ representation. Mass communication dialogue’s patterns will be codified, thanks to a cultural translation method, signature of any Gender Communication Design researches.
ARC III - Scuola del Design
2-ott-2020
2019/2020
Sebbene il mainstream abbia storicamente etichettato come reietto il gruppo eterogeneo ora noto come comunità LGBTQIAPK+, gli studi delle Culture di Genere hanno contribuito a riconoscerne dignità e diritti. Ciononostante, il racconto mediatico degli individui non cisgender eterosessuali, continua ad essere viziato da immagini stereotipiche, risultando quindi alternativamente negativo o parodistico. L’obiettivo di questa trattazione sarà verificare la tendenza censoria e distorsiva dell’editoria italiana generalista, rispetto la rappresentazione LGBTQIAPK+; codificando i pattern del discorso mainstream. Un lavoro di traduzione culturale, che si inscrive nell’ambito del design della comunicazione di genere.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/167208