Milano Km0. Ethical re-appropriation of the disregarded railway yard Porta Romana in Milan in the vision of a more sustainable and inclusive society.

The urban texture of Milan is very dense and lacks a continuous ecological system able to improve environmental and social conditions. A contemporary topic in the regeneration of the city is the requalification of the abandoned railway yards, one of which is Porta Romana, that can bring significant improvements to the urban context thanks to their huge dimensions and great connections to the mobility infrastructures. In this project, the aim is to insert in the city temporary residences for Olympic athletes before and university students later and a great urban park connected thanks to green corridors to fragments of green in the city and Parco Agricolo Sud, to generate a system of biodiversity. When dealing with public space, it is an architect’s responsibility to design for all the living beings to coexist in an inclusive and sustainable shared environment. This project is “ethical” because it relies on these principles and not on profit interests, giving back life to 180.000 sqm that has been abandoned for almost a century. To give a shape to these ideas, before designing the landscape and the architecture, I analysed the environmental situation on a global and local scale, I looked through the needs I should answer in public and private spaces and I researched similar and comparable case studies to take as practical inspirations.

Il tessuto urbano di Milano si presenta molto denso e manca di un sistema ecologico continuo di cui le condizioni ambientali e sociali possano beneficiare. Un tema contemporaneo nella rigenerazione della città è la riqualificazione degli scali ferroviari dismessi, tra i quali vi è Porta Romana, che hanno il potere di apportare significativi miglioramenti al contesto urbano grazie alle loro vaste dimensioni e agli ottimi collegamenti con le infrastrutture di mobilità. In questo progetto, l'obiettivo è quello di inserire all’interno dello scalo ferroviario delle residenze temporanee per atleti olimpici, prima, e per studenti universitari, dopo, e un grande parco urbano collegato grazie a dei corridoi verdi ai frammenti di verde presenti nella città e al Parco Agricolo Sud, con lo scopo di generare un sistema continuo di biodiversità. Quando si ha a che fare con lo spazio pubblico, è responsabilità di un progettista fare in modo che tutti gli esseri viventi coesistano in un unico ambiente che sia inclusivo e sostenibile. Questo progetto si definisce “etico” perché si basa su questi principi e non su logiche di profitto, ridando vita a 180.000 mq che hanno rappresentato un vuoto urbano per quasi un secolo. Per dare forma a queste idee, prima di progettare il paesaggio e l'architettura, ho analizzato la situazione ambientale su scala globale e locale, ho analizzato i bisogni a cui è necessario rispondere nella definizione degli spazi pubblici e privati e ho ricercato casi di studio simili e comparabili da prendere come ispirazione pratica.