What was it, what is it, what can a farmhouse be today? Is it allowed to these punctual and widespread entities to return in being central along the process of sustainable development of the Po Valley? Is it possible to re-establish a typology so rooted, formally and culturally, in the collective imagination and tradition? Converting a court, re-converting, re-establishing a place, a community. Fighting and slowing down the run to the city, through a widespread lifestyle based on tradition looking, meanwhiale, at contemporary life, in continuous evolution. Where singularity and its value act as catalysts, attracting interest on a subject in constant and progressive abandonment. Not the simple recovery, not an exercise in form, not a development plan, but an integrated intervention firm in Architecture. What would happen if the roles between city and countryside were reversed? If these valuable artefacts of the territory became the centers and hubs of agricultural, social, cultural and technological innovation? The thesis project intends to approach the territory through a photographic story of the agricultural context and the farmhouse subject. The aim is to extrapolate the features of the place constituting a study basis for the thesis proposal. At the same time, we want to understand what the functions have through history, what they are in the present and the potential for the future of these essential elements of the rural society. At first, a territorial skeleton will be identified on which to set a strategy, assigning and hypothesizing new functions. In the second phase, we identify the specific site, a rural complex characterized by great historical and architectonical value in the municipal area of Asola: Villa Agostina. On this project site we intend to formulate and study an architectural proposal. This following the principles of defining a founding method and approach for the rebirth of these places.

Cos’era, cos’è, cosa può essere una cascina al giorno d’oggi? Può un entità puntuale e capillare sul territorio, tornare ad essere centrale in un processo di sviluppo sostenibile della Pianura Padana? E’ possibile rifondare una tipologia così radicata, formalmente e culturalmente, nell’immaginario e nella tradizione collettivi? Convertire una corte, ri-convertire, ri-stabilire un luogo, una comunità. Combattere e frenare la corsa alla città, tramite un vivere diffuso che si fondi sulla tradizione guardando al vivere contemporaneo, in continua evoluzione. Dove la singolarità e la sua valorizzazione fungano da catalizzatori, attirando l’interesse verso una realtà in costante e progressivo abbandono. Non il semplice recupero, non un esercizio di forma, non un piano di sviluppo, bensì un piano d’ intervento integrato e saldo nell’Architettura. Cosa accadrebbe se si invertissero i ruoli tra città e campagna? Se questi manufatti, di valore, del territorio diventassero i centri e gli HUB dell’innovazione agricola, sociale, culturale e tecnologica? Il progetto di tesi intende approcciarsi al territorio tramite un racconto fotografico del contesto agricolo e del soggetto cascina. Il fine è quello di estrapolare i caratteri del luogo costituendo una base di studio per la proposta di tesi. Al contempo si vuole capire quali siano state le funzioni nella storia, quali siano nel presente e le potenzialità per il futuro di questi elementi fondanti per l’economia e la società rurale. In un primo momento si individuerà uno scheletro territoriale su cui impostare una strategia, assegnando e ipotizzando nuove funzioni per alcuni manufatti lungo le terre del Chiese. Nella seconda fase si identificherà il caso specifico, una corte rurale di grande rilevanza storica e architettonica nel contesto comunale di Asola: Villa Agostina. Su di essa s’intende formulare e studiare una proposta architettonica e funzionale, nell’intento di definire un metodo e un approccio fondante per la rinascita di questi luoghi.

Una nuova corte rurale. Ricerca e produzione per le terre del Chiese

PEDRAZZANI, FEDERICO;MARTINI, MICHELE
2018/2019

Abstract

What was it, what is it, what can a farmhouse be today? Is it allowed to these punctual and widespread entities to return in being central along the process of sustainable development of the Po Valley? Is it possible to re-establish a typology so rooted, formally and culturally, in the collective imagination and tradition? Converting a court, re-converting, re-establishing a place, a community. Fighting and slowing down the run to the city, through a widespread lifestyle based on tradition looking, meanwhiale, at contemporary life, in continuous evolution. Where singularity and its value act as catalysts, attracting interest on a subject in constant and progressive abandonment. Not the simple recovery, not an exercise in form, not a development plan, but an integrated intervention firm in Architecture. What would happen if the roles between city and countryside were reversed? If these valuable artefacts of the territory became the centers and hubs of agricultural, social, cultural and technological innovation? The thesis project intends to approach the territory through a photographic story of the agricultural context and the farmhouse subject. The aim is to extrapolate the features of the place constituting a study basis for the thesis proposal. At the same time, we want to understand what the functions have through history, what they are in the present and the potential for the future of these essential elements of the rural society. At first, a territorial skeleton will be identified on which to set a strategy, assigning and hypothesizing new functions. In the second phase, we identify the specific site, a rural complex characterized by great historical and architectonical value in the municipal area of Asola: Villa Agostina. On this project site we intend to formulate and study an architectural proposal. This following the principles of defining a founding method and approach for the rebirth of these places.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-giu-2020
2018/2019
Cos’era, cos’è, cosa può essere una cascina al giorno d’oggi? Può un entità puntuale e capillare sul territorio, tornare ad essere centrale in un processo di sviluppo sostenibile della Pianura Padana? E’ possibile rifondare una tipologia così radicata, formalmente e culturalmente, nell’immaginario e nella tradizione collettivi? Convertire una corte, ri-convertire, ri-stabilire un luogo, una comunità. Combattere e frenare la corsa alla città, tramite un vivere diffuso che si fondi sulla tradizione guardando al vivere contemporaneo, in continua evoluzione. Dove la singolarità e la sua valorizzazione fungano da catalizzatori, attirando l’interesse verso una realtà in costante e progressivo abbandono. Non il semplice recupero, non un esercizio di forma, non un piano di sviluppo, bensì un piano d’ intervento integrato e saldo nell’Architettura. Cosa accadrebbe se si invertissero i ruoli tra città e campagna? Se questi manufatti, di valore, del territorio diventassero i centri e gli HUB dell’innovazione agricola, sociale, culturale e tecnologica? Il progetto di tesi intende approcciarsi al territorio tramite un racconto fotografico del contesto agricolo e del soggetto cascina. Il fine è quello di estrapolare i caratteri del luogo costituendo una base di studio per la proposta di tesi. Al contempo si vuole capire quali siano state le funzioni nella storia, quali siano nel presente e le potenzialità per il futuro di questi elementi fondanti per l’economia e la società rurale. In un primo momento si individuerà uno scheletro territoriale su cui impostare una strategia, assegnando e ipotizzando nuove funzioni per alcuni manufatti lungo le terre del Chiese. Nella seconda fase si identificherà il caso specifico, una corte rurale di grande rilevanza storica e architettonica nel contesto comunale di Asola: Villa Agostina. Su di essa s’intende formulare e studiare una proposta architettonica e funzionale, nell’intento di definire un metodo e un approccio fondante per la rinascita di questi luoghi.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/169043