The conflict between the necessities of economic development and the protection of the local assets, both environmental and cultural, puts the countryside areas in a condition of fragility. This dissertation studies the formal characters of a rural settlement situated in the Fujian Province. The goal is to investigate the spatial consequences of the ongoing socioeconomic transition and to explore the design problems emerging in such contexts. At the political level, to promote the “countryside renaissance” China is seeking a distinct approach to rural development. With the turn of the millennium, the Chinese central government started promulgating measures targeted to promote virtuous restructuring cycles in the rural areas, which culminate with the recent Five-year Strategic Plan for Rural Revitalisation (2018-2022). One of the core aspects of the imponent political program is the realisation of a “prosperous, harmonious and beautiful” nation, drastically alleviating poverty within 2020. However, the dramatic frictions between the urban and the rural areas are far to be narrowed, remaining the main obstacle to an inclusive nationwide development. In the countryside, the transition from a planned economy to a market economy is coupling with the production of new architectural forms and spatial aggregations which are reshaping the rural territories. Rather than a linear path, Chinese ruralities are witnessing a controversial process of transformation, left to uncontrolled negotiations and rapid discontinuous courses of crisis and development. The consequences include, but are not limited to, economic backwardness, social inequality, land-use pressure, food insecurity, environmental instability and cultural loss. Against the backdrop of a context in permanent evolution, the question of rural development imposes a profound reflection on the modalities of site modification, and the recycle of spatial resources. This study meets these themes and tries to put them in the form of design challenges. The research discusses which values, goals and means can be reconsidered by architectural and urban design to read and re-orient the ongoing phase of transition. In particular, from one side, a method to decipher important dynamics of transformation taking place in Chinese ruralities is proposed. On the other hand, the suggested modification projects, working at the different scales of design, aim to graft a logic of metabolic reactivation, according to which a punctual transformation can boost a broader revitalisation process. In this way, the architectural and urban design can contribute to re-negotiate the priorities expressed by a multi-disciplinary debate that is mobilising different actors and topics, among which environmental stability, economic growth and cultural diversity. The thesis considers Zhangyang Village as a paradigmatic example to explore cutting-edge methodologies at the scales of architecture and urban design. Recently, Zhangyang has applied to be enlisted as a demonstration project of rural revitalisation. As part of the SJTU-Polimi Sino-Italian research team, I observed the development process by moving across the boundaries of academic and practice contexts. Within this manuscript, the central sections host the core steps of the research. They propose a survey of the villagers’ opinion, a critical interpretation of the settlement spatial characters in relation to the current phase of transition, a morphological reading of the built fabric and a typological focus on the historic architecture of vernacular buildings. The proposed graphic elaborations clarify the fundamental role played by the vernacular buildings within the village, working as formal matrices of a built fabric that is gradually – but inexorably – eroding. In this way, the onfield observation set the bases for the construction of both a theoretical reflection and an experimental design, which place the challenges of architectural design in rural contexts at the centre of the multi-disciplinary debate. These challenges dot the journey through the vast - and sometimes controversial - process of revitalisation of Chinese rural territories.

Il conflitto tra le necessità di sviluppo economico e le necessità di proteggere le risorse locali, siano esse ambientali o culturali, pone i territori rurali della Cina in una condizione di fragilità. La tesi studia i caratteri spaziali di un insediamento rurale nella Provincia del Fujian per esplorare le ricadute formali della transizione socioeconomica in atto e porre al centro dell’attenzione i nodi problematici che il progetto di architettura è chiamato ad affrontare in questi contesti. A livello politico, per promuovere la rinascita delle aree rurali, la Cina sta impostando un piano di sviluppo economico, sociale e culturale senza precedenti. A partire dagli ultimi venti anni, il governo centrale ha promulgato diversi provvedimenti per innestare cicli virtuosi di crescita, che trovano ad oggi la massima espressione nel recente Piano Strategico Quinquennale per la Rivitalizzazione Rurale (2018-2022). Un punto chiave dell’imponente programma politico cinese mira a realizzare una nazione “prospera, armoniosa e bellissima,” azzerando la povertà entro il 2020. Tuttavia, le drammatiche disparità tra le aree rurali e quelle urbane stentano ad esser alleviate e rimangono l’ostacolo principale per uno sviluppo inclusivo del territorio cinese. Nelle campagne, la transizione da un’economia pianificata ad un’economia di mercato va di pari passo con la proliferazione di nuove forme architettoniche e aggregazioni spaziali, che stanno riplasmando i territori rurali. Anziché un processo lineare, le campagne cinesi hanno intrapreso un percorso di trasformazione complesso, lasciate a contrattazioni non controllate e a cicli discontinui di crisi e sviluppo. Le conseguenze di tale corso includono: arretratezza economica, disuguaglianze sociali, pressioni sull’uso dei suoli, sicurezza alimentare, dissesti ambientali e perdite culturali. All’interno di un contesto in perenne evoluzione, il nodo dello sviluppo rurale impone una profonda riflessione circa le modalità di trasformazione e riciclo delle risorse spaziali, temi che questo studio tenta di affrontare come sfide di progetto. La ricerca discute quali valori, obiettivi e strumenti possono essere riconsiderati dal progetto architettonico e urbano per leggere e ri-orientare l’attuale fase di transizione. In particolare, da una parte, si propone un metodo per decifrare alcune tra le importanti dinamiche di trasformazione delle aree rurali in Cina. Dall’altra parte, contestualmente, si suggerisce una modificazione dei luoghi che, operando alle diverse scale del progetto, innesti una logica di riattivazione metabolica: ovvero una trasformazione per punti in grado di innescare un processo di rivitalizzazione dall’orizzonte più ampio. In questo modo, il progetto architettonico e urbano può contribuire a ri-negoziare le priorità espresse da un dibattito multidisciplinare che impegna attori e questioni diverse, tra cui la stabilità ambientale, la crescita economica, e la diversità culturale. La tesi considera Zhangyang Village come caso studio paradigmatico per esplorare innovative metodologie progettuali, alla scala architettonica e urbana. Recentemente, Zhangyang ha intrapreso un processo di sviluppo che è valsa l’inclusione all’interno di uno dei programmi politici mirati a finanziare progetti pilota di rivitalizzazione rurale. Come membro del gruppo di ricerca SJTU-Polimi sino-italiano, ho osservato da vicino questo processo, muovendomi tra l’ambito professionale e quello accademico. All’interno del manoscritto, le sezioni centrali raccolgono i passaggi chiave di questa ricerca, proponendo: una pratica di ascolto con la comunità locale, un’interpretazione critica dello spazio abitato generato dall’attuale fase di transizione, una lettura morfologica del tessuto costruito dell’insediamento e un approfondimento tipologico sull’architettura degli edifici storici vernacolari. Gli elaborati grafici che accompagnano queste fasi, chiariscono il fondamentale ruolo giocato dagli edifici vernacolari all’interno del villaggio, funzionando come matrici formali di un tessuto costruito che si sta gradualmente, ma inesorabilmente, sgretolando. In questo modo, l’osservazione sul campo ha gettato le basi per la costruzione sia di una riflessione teorica, sia di una sperimentazione progettuale, che rimettono al centro del dibattito multidisciplinare le sfide del progetto di architettura in contesti rurali. Queste ultime costituiscono le tappe significative del viaggio proposto da questa ricerca nel vasto, e talvolta controverso, processo di rivitalizzazione delle aree rurali cinesi.

Design Challenges in Zhangyang Village, Fujian Province. Rural Revitalisation in the Chinese New Era

SEMPREBON, GERARDO
2019/2020

Abstract

The conflict between the necessities of economic development and the protection of the local assets, both environmental and cultural, puts the countryside areas in a condition of fragility. This dissertation studies the formal characters of a rural settlement situated in the Fujian Province. The goal is to investigate the spatial consequences of the ongoing socioeconomic transition and to explore the design problems emerging in such contexts. At the political level, to promote the “countryside renaissance” China is seeking a distinct approach to rural development. With the turn of the millennium, the Chinese central government started promulgating measures targeted to promote virtuous restructuring cycles in the rural areas, which culminate with the recent Five-year Strategic Plan for Rural Revitalisation (2018-2022). One of the core aspects of the imponent political program is the realisation of a “prosperous, harmonious and beautiful” nation, drastically alleviating poverty within 2020. However, the dramatic frictions between the urban and the rural areas are far to be narrowed, remaining the main obstacle to an inclusive nationwide development. In the countryside, the transition from a planned economy to a market economy is coupling with the production of new architectural forms and spatial aggregations which are reshaping the rural territories. Rather than a linear path, Chinese ruralities are witnessing a controversial process of transformation, left to uncontrolled negotiations and rapid discontinuous courses of crisis and development. The consequences include, but are not limited to, economic backwardness, social inequality, land-use pressure, food insecurity, environmental instability and cultural loss. Against the backdrop of a context in permanent evolution, the question of rural development imposes a profound reflection on the modalities of site modification, and the recycle of spatial resources. This study meets these themes and tries to put them in the form of design challenges. The research discusses which values, goals and means can be reconsidered by architectural and urban design to read and re-orient the ongoing phase of transition. In particular, from one side, a method to decipher important dynamics of transformation taking place in Chinese ruralities is proposed. On the other hand, the suggested modification projects, working at the different scales of design, aim to graft a logic of metabolic reactivation, according to which a punctual transformation can boost a broader revitalisation process. In this way, the architectural and urban design can contribute to re-negotiate the priorities expressed by a multi-disciplinary debate that is mobilising different actors and topics, among which environmental stability, economic growth and cultural diversity. The thesis considers Zhangyang Village as a paradigmatic example to explore cutting-edge methodologies at the scales of architecture and urban design. Recently, Zhangyang has applied to be enlisted as a demonstration project of rural revitalisation. As part of the SJTU-Polimi Sino-Italian research team, I observed the development process by moving across the boundaries of academic and practice contexts. Within this manuscript, the central sections host the core steps of the research. They propose a survey of the villagers’ opinion, a critical interpretation of the settlement spatial characters in relation to the current phase of transition, a morphological reading of the built fabric and a typological focus on the historic architecture of vernacular buildings. The proposed graphic elaborations clarify the fundamental role played by the vernacular buildings within the village, working as formal matrices of a built fabric that is gradually – but inexorably – eroding. In this way, the onfield observation set the bases for the construction of both a theoretical reflection and an experimental design, which place the challenges of architectural design in rural contexts at the centre of the multi-disciplinary debate. These challenges dot the journey through the vast - and sometimes controversial - process of revitalisation of Chinese rural territories.
ROCCA, ALESSANDRO
null, null
FABRIS, LUCA MARIA FRANCESCO
MA, WENJUN
30-giu-2020
Design Challenges in Zhangyang Village, Fujian Province. Rural Revitalisation in the Chinese New Era
Il conflitto tra le necessità di sviluppo economico e le necessità di proteggere le risorse locali, siano esse ambientali o culturali, pone i territori rurali della Cina in una condizione di fragilità. La tesi studia i caratteri spaziali di un insediamento rurale nella Provincia del Fujian per esplorare le ricadute formali della transizione socioeconomica in atto e porre al centro dell’attenzione i nodi problematici che il progetto di architettura è chiamato ad affrontare in questi contesti. A livello politico, per promuovere la rinascita delle aree rurali, la Cina sta impostando un piano di sviluppo economico, sociale e culturale senza precedenti. A partire dagli ultimi venti anni, il governo centrale ha promulgato diversi provvedimenti per innestare cicli virtuosi di crescita, che trovano ad oggi la massima espressione nel recente Piano Strategico Quinquennale per la Rivitalizzazione Rurale (2018-2022). Un punto chiave dell’imponente programma politico cinese mira a realizzare una nazione “prospera, armoniosa e bellissima,” azzerando la povertà entro il 2020. Tuttavia, le drammatiche disparità tra le aree rurali e quelle urbane stentano ad esser alleviate e rimangono l’ostacolo principale per uno sviluppo inclusivo del territorio cinese. Nelle campagne, la transizione da un’economia pianificata ad un’economia di mercato va di pari passo con la proliferazione di nuove forme architettoniche e aggregazioni spaziali, che stanno riplasmando i territori rurali. Anziché un processo lineare, le campagne cinesi hanno intrapreso un percorso di trasformazione complesso, lasciate a contrattazioni non controllate e a cicli discontinui di crisi e sviluppo. Le conseguenze di tale corso includono: arretratezza economica, disuguaglianze sociali, pressioni sull’uso dei suoli, sicurezza alimentare, dissesti ambientali e perdite culturali. All’interno di un contesto in perenne evoluzione, il nodo dello sviluppo rurale impone una profonda riflessione circa le modalità di trasformazione e riciclo delle risorse spaziali, temi che questo studio tenta di affrontare come sfide di progetto. La ricerca discute quali valori, obiettivi e strumenti possono essere riconsiderati dal progetto architettonico e urbano per leggere e ri-orientare l’attuale fase di transizione. In particolare, da una parte, si propone un metodo per decifrare alcune tra le importanti dinamiche di trasformazione delle aree rurali in Cina. Dall’altra parte, contestualmente, si suggerisce una modificazione dei luoghi che, operando alle diverse scale del progetto, innesti una logica di riattivazione metabolica: ovvero una trasformazione per punti in grado di innescare un processo di rivitalizzazione dall’orizzonte più ampio. In questo modo, il progetto architettonico e urbano può contribuire a ri-negoziare le priorità espresse da un dibattito multidisciplinare che impegna attori e questioni diverse, tra cui la stabilità ambientale, la crescita economica, e la diversità culturale. La tesi considera Zhangyang Village come caso studio paradigmatico per esplorare innovative metodologie progettuali, alla scala architettonica e urbana. Recentemente, Zhangyang ha intrapreso un processo di sviluppo che è valsa l’inclusione all’interno di uno dei programmi politici mirati a finanziare progetti pilota di rivitalizzazione rurale. Come membro del gruppo di ricerca SJTU-Polimi sino-italiano, ho osservato da vicino questo processo, muovendomi tra l’ambito professionale e quello accademico. All’interno del manoscritto, le sezioni centrali raccolgono i passaggi chiave di questa ricerca, proponendo: una pratica di ascolto con la comunità locale, un’interpretazione critica dello spazio abitato generato dall’attuale fase di transizione, una lettura morfologica del tessuto costruito dell’insediamento e un approfondimento tipologico sull’architettura degli edifici storici vernacolari. Gli elaborati grafici che accompagnano queste fasi, chiariscono il fondamentale ruolo giocato dagli edifici vernacolari all’interno del villaggio, funzionando come matrici formali di un tessuto costruito che si sta gradualmente, ma inesorabilmente, sgretolando. In questo modo, l’osservazione sul campo ha gettato le basi per la costruzione sia di una riflessione teorica, sia di una sperimentazione progettuale, che rimettono al centro del dibattito multidisciplinare le sfide del progetto di architettura in contesti rurali. Queste ultime costituiscono le tappe significative del viaggio proposto da questa ricerca nel vasto, e talvolta controverso, processo di rivitalizzazione delle aree rurali cinesi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/169192