The 2026 Milano-Cortina Olympics introduce a vision of winter games focused on sustainability (environmental, social and economic). This matter appears to be particularly relevant in the Italian context in relation to territory and landscape, by forcing to rethink the "great event" and radically renewing its approach: it all starts from the conception of sports infrastructure in connection with their territorial impact and their ability to leave a sustainable and virtuous legacy for the communities involved. The general infrastructure program raises the question of the three Olympic villages planned in the Cluster of Milan, Cortina d'Ampezzo and Valtellina. With reference to the last cluster, the ski resort of Livigno will host a temporary residential complex based on architectural temporariness and modularity, which will be flanked by the system of necessary services and a permanent sports center. The subject of such in-depth study is the permanent sports center, as a significant element for the planning of the village and a settlement which becomes even more strategic if conceived as an element that might be able to innervate, albeit partially, the landscape even in the post-Olympic scenario. According to the project, the essential elements are the relationship with the Valtellina Alpine architectural tradition and the respect for a cultural context that has not yet been permeated by contemporary themes, within an "Olympic vision" based on sustainability and long-term legacy. The legacy that the village of Livigno might be able to leave is the question that is implicitly enclosed in the premises of this research work, and whose answer - one, of the many possible - is given by a project that looks to the cultural, sustainable and sports future of Livigno, even after 2026.

Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 introducono una visione dei giochi invernali incentrata sul tema della sostenibilità (ambientale, sociale, economica) che, nel contesto territoriale e paesaggistico italiano, assume particolare rilevanza, obbligando a ripensare il “grande evento” rinnovandone radicalmente l’approccio a partire dalla concezione delle infrastrutture sportive, in relazione al loro impatto sul territorio e alla loro capacità di lasciare in eredità una legacy sostenibile e virtuosa per le comunità coinvolte. Dal programma generale di infrastrutturazione emerge la questione dei tre villaggi olimpici, previsti rispettivamente nel Cluster di Milano, di Cortina d’Ampezzo e della Valtellina. In riferimento all’ultimo cluster, la località sciistica di Livigno ospiterà un complesso residenziale temporaneo basato sui criteri di temporaneità e modularità architettonica a cui verrà affiancato il sistema dei servizi necessari e un centro sportivo permanente. Quest’ultimo costituisce il tema di approfondimento progettuale in quanto elemento significativo per la pianificazione del villaggio, un insediamento ancor più strategico se concepito come elemento che possa, seppur parzialmente, innervare il paesaggio anche nella fase post-Olimpiadi. L’approccio al progetto pone come elementi imprescindibili il rapporto con la tradizione architettonica alpina valtellinese e il rispetto per un contesto culturale non ancora permeato dalle tematiche contemporanee, all’interno di una “visione olimpica” basata sulla sostenibilità e la legacy a lungo termine. Quale eredità possa lasciare il villaggio di Livigno è il quesito che, implicitamente, è racchiuso nelle premesse del lavoro di ricerca e la cui risposta (una, delle molteplici possibili) è raccontata da un progetto che guarda, oltre al 2026, al futuro sportivo, culturale e sostenibile livignese.

Livigno olimpica 2026. Progetto per il villaggio olimpico temporaneo e il centro sportivo integrato dei Giochi Invernali di Milano-Cortina

Ortu, Alessia;TAMBURINI, LUCA
2019/2020

Abstract

The 2026 Milano-Cortina Olympics introduce a vision of winter games focused on sustainability (environmental, social and economic). This matter appears to be particularly relevant in the Italian context in relation to territory and landscape, by forcing to rethink the "great event" and radically renewing its approach: it all starts from the conception of sports infrastructure in connection with their territorial impact and their ability to leave a sustainable and virtuous legacy for the communities involved. The general infrastructure program raises the question of the three Olympic villages planned in the Cluster of Milan, Cortina d'Ampezzo and Valtellina. With reference to the last cluster, the ski resort of Livigno will host a temporary residential complex based on architectural temporariness and modularity, which will be flanked by the system of necessary services and a permanent sports center. The subject of such in-depth study is the permanent sports center, as a significant element for the planning of the village and a settlement which becomes even more strategic if conceived as an element that might be able to innervate, albeit partially, the landscape even in the post-Olympic scenario. According to the project, the essential elements are the relationship with the Valtellina Alpine architectural tradition and the respect for a cultural context that has not yet been permeated by contemporary themes, within an "Olympic vision" based on sustainability and long-term legacy. The legacy that the village of Livigno might be able to leave is the question that is implicitly enclosed in the premises of this research work, and whose answer - one, of the many possible - is given by a project that looks to the cultural, sustainable and sports future of Livigno, even after 2026.
ALLEGRI, DAVIDE
BATTAGLIA, SILVIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-dic-2020
2019/2020
Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 introducono una visione dei giochi invernali incentrata sul tema della sostenibilità (ambientale, sociale, economica) che, nel contesto territoriale e paesaggistico italiano, assume particolare rilevanza, obbligando a ripensare il “grande evento” rinnovandone radicalmente l’approccio a partire dalla concezione delle infrastrutture sportive, in relazione al loro impatto sul territorio e alla loro capacità di lasciare in eredità una legacy sostenibile e virtuosa per le comunità coinvolte. Dal programma generale di infrastrutturazione emerge la questione dei tre villaggi olimpici, previsti rispettivamente nel Cluster di Milano, di Cortina d’Ampezzo e della Valtellina. In riferimento all’ultimo cluster, la località sciistica di Livigno ospiterà un complesso residenziale temporaneo basato sui criteri di temporaneità e modularità architettonica a cui verrà affiancato il sistema dei servizi necessari e un centro sportivo permanente. Quest’ultimo costituisce il tema di approfondimento progettuale in quanto elemento significativo per la pianificazione del villaggio, un insediamento ancor più strategico se concepito come elemento che possa, seppur parzialmente, innervare il paesaggio anche nella fase post-Olimpiadi. L’approccio al progetto pone come elementi imprescindibili il rapporto con la tradizione architettonica alpina valtellinese e il rispetto per un contesto culturale non ancora permeato dalle tematiche contemporanee, all’interno di una “visione olimpica” basata sulla sostenibilità e la legacy a lungo termine. Quale eredità possa lasciare il villaggio di Livigno è il quesito che, implicitamente, è racchiuso nelle premesse del lavoro di ricerca e la cui risposta (una, delle molteplici possibili) è raccontata da un progetto che guarda, oltre al 2026, al futuro sportivo, culturale e sostenibile livignese.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/169279