Albania is one of the many developing countries that in recent years has benefited from a great economic boom, especially thanks to a significant increase in tourism. This has allowed the country to implement a series of projects aimed at the redevelopment of many areas, mostly urban, as well as the improvement of infrastructure. What is still missing, however, inevitably marking the country, is the consideration of those less urbanized areas, still linked to purely agricultural activities, without primary services and released from the more dynamic and expanding world of the neighboring cities. The following research work arises precisely from the need to give a voice to these minor realities within the Balkan country, far from the urban context and still very fragile, which today need not only territorial but also identity enhancement. The attention is focused on the case of the city of Divjakë and its villages, an area located in the center of the Albanian coast, a crossroads of the country’s greatest dynamics, and already included in government territorial plans such as the case of a recent program of rural development (“100 villages”) in which the small village of Goriçë takes part. The current condition of the rural areas present in the district under analysis, as in many others in the Albanian territory, is rather backward, still behind when compared to the more familiar Italian realities, but which for this reason puts itself in a position of advantage in terms of environment, capable of being able to go in a new direction by drawing inspiration from the mistakes of the past. In this sense, the project ranges within a broader research program around the themes of fragility-resilience-antifragility and attempts, through a series of strategies that then lead to a pilot project, to build a program of actions applicable equally to the new centralities of the villages, capable of responding in a positive way to the continuous changes that the man-made territory, like the natural one, undergoes over time. Identifying the denigrated potential of these areas as a first step, enhancing it as a second, connecting as the last, will be the process to follow to achieve the goal.

L’Albania è uno dei tanti paesi in via di sviluppo che negli ultimi anni ha beneficiato di un grande boom economico, soprattutto grazie ad un notevole incremento del turismo. Ciò ha permesso al paese di mettere in atto una serie di progetti volti alla riqualificazione di molte aree, per lo più urbane, nonché al miglioramento delle infrastrutture. Quello che ancora manca, tuttavia, segnando inevitabilmente il paese, è la considerazione di quelle aree meno urbanizzate, ancora legate ad attività prettamente agricole, prive di servizi primari e svincolate dal mondo più dinamico e in espansione delle città limitrofe. Il seguente lavoro di ricerca progettuale nasce proprio dall’esigenza di dar voce a queste realtà minori all’interno del paese balcanico, lontane dal contesto urbano e ancora molto fragili, che ad oggi necessitano di una valorizzazione non solo territoriale ma anche, e soprattutto, identitaria. L’attenzione si focalizza sul caso della città di Divjakë e dei suoi villaggi, un’area situata al centro del tratto di costa albanese, crocevia delle più grandi dinamiche del paese, nonché già compresa in piani territoriali governativi come il caso di un recente programma di sviluppo rurale (“100 villaggi”) nel quale prende parte il piccolo villaggio di Goriçë. La condizione attuale delle aree rurali presenti nella zona in questione, come in molte altre del territorio albanese, di presenta piuttosto arretrata, ancora indietro se paragonata alle più familiari realtà italiane, ma che proprio per questo si pone in una posizione di vantaggio in termini ambientali, capace di poter andare in una direzione nuova traendo spunto dagli errori del passato. In tal senso, il progetto spazia all’interno di un più vasto programma di ricerca attorno ai temi di fragilità-resilienza-antifragilità e tenta, attraverso una serie di strategie che sfociano poi in un progetto pilota, di costruire un programma di azioni applicabili in egual modo alle nuove centralità dei villaggi, capaci di rispondere in maniera positiva ai continui cambiamenti che il territorio antropizzato, come quello naturale, subisce nel corso del tempo. Identificare come primo passo, valorizzare come secondo, mettere in connessione come ultimo, le potenzialità denigrate di queste aree, sarà il processo da seguire per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Identità antifragili. Nuove centralità per il sistema rurale della costa albanese

Prifti, Xhesika
2019/2020

Abstract

Albania is one of the many developing countries that in recent years has benefited from a great economic boom, especially thanks to a significant increase in tourism. This has allowed the country to implement a series of projects aimed at the redevelopment of many areas, mostly urban, as well as the improvement of infrastructure. What is still missing, however, inevitably marking the country, is the consideration of those less urbanized areas, still linked to purely agricultural activities, without primary services and released from the more dynamic and expanding world of the neighboring cities. The following research work arises precisely from the need to give a voice to these minor realities within the Balkan country, far from the urban context and still very fragile, which today need not only territorial but also identity enhancement. The attention is focused on the case of the city of Divjakë and its villages, an area located in the center of the Albanian coast, a crossroads of the country’s greatest dynamics, and already included in government territorial plans such as the case of a recent program of rural development (“100 villages”) in which the small village of Goriçë takes part. The current condition of the rural areas present in the district under analysis, as in many others in the Albanian territory, is rather backward, still behind when compared to the more familiar Italian realities, but which for this reason puts itself in a position of advantage in terms of environment, capable of being able to go in a new direction by drawing inspiration from the mistakes of the past. In this sense, the project ranges within a broader research program around the themes of fragility-resilience-antifragility and attempts, through a series of strategies that then lead to a pilot project, to build a program of actions applicable equally to the new centralities of the villages, capable of responding in a positive way to the continuous changes that the man-made territory, like the natural one, undergoes over time. Identifying the denigrated potential of these areas as a first step, enhancing it as a second, connecting as the last, will be the process to follow to achieve the goal.
NIFOSI', CHIARA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-dic-2020
2019/2020
L’Albania è uno dei tanti paesi in via di sviluppo che negli ultimi anni ha beneficiato di un grande boom economico, soprattutto grazie ad un notevole incremento del turismo. Ciò ha permesso al paese di mettere in atto una serie di progetti volti alla riqualificazione di molte aree, per lo più urbane, nonché al miglioramento delle infrastrutture. Quello che ancora manca, tuttavia, segnando inevitabilmente il paese, è la considerazione di quelle aree meno urbanizzate, ancora legate ad attività prettamente agricole, prive di servizi primari e svincolate dal mondo più dinamico e in espansione delle città limitrofe. Il seguente lavoro di ricerca progettuale nasce proprio dall’esigenza di dar voce a queste realtà minori all’interno del paese balcanico, lontane dal contesto urbano e ancora molto fragili, che ad oggi necessitano di una valorizzazione non solo territoriale ma anche, e soprattutto, identitaria. L’attenzione si focalizza sul caso della città di Divjakë e dei suoi villaggi, un’area situata al centro del tratto di costa albanese, crocevia delle più grandi dinamiche del paese, nonché già compresa in piani territoriali governativi come il caso di un recente programma di sviluppo rurale (“100 villaggi”) nel quale prende parte il piccolo villaggio di Goriçë. La condizione attuale delle aree rurali presenti nella zona in questione, come in molte altre del territorio albanese, di presenta piuttosto arretrata, ancora indietro se paragonata alle più familiari realtà italiane, ma che proprio per questo si pone in una posizione di vantaggio in termini ambientali, capace di poter andare in una direzione nuova traendo spunto dagli errori del passato. In tal senso, il progetto spazia all’interno di un più vasto programma di ricerca attorno ai temi di fragilità-resilienza-antifragilità e tenta, attraverso una serie di strategie che sfociano poi in un progetto pilota, di costruire un programma di azioni applicabili in egual modo alle nuove centralità dei villaggi, capaci di rispondere in maniera positiva ai continui cambiamenti che il territorio antropizzato, come quello naturale, subisce nel corso del tempo. Identificare come primo passo, valorizzare come secondo, mettere in connessione come ultimo, le potenzialità denigrate di queste aree, sarà il processo da seguire per raggiungere l’obiettivo prefissato.
File allegati
File Dimensione Formato  
Tavola_01.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 21.01 MB
Formato Adobe PDF
21.01 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Tavola_02.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 77.92 MB
Formato Adobe PDF
77.92 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Tavola_03.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 49.1 MB
Formato Adobe PDF
49.1 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Tavole _04-05.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 48.68 MB
Formato Adobe PDF
48.68 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Tavola_06.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 81.3 MB
Formato Adobe PDF
81.3 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Tavola_07.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 26.62 MB
Formato Adobe PDF
26.62 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
Prifti_Book.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Dimensione 98.55 MB
Formato Adobe PDF
98.55 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/169346