At 890 million, the current rural population in India is more than the entire population of all of Europe (17). Predominantly, they are known to work in the agricultural sector, raising some public income in national crop exports and private income through local markets that extend at the provincial levels. Identifying this staggering number as a crucial issue for the development of India, and proclaiming that India will become a superpower only when the rural citizens of India are better off, the late former president APJ Abdul Kalam, proposed a national policy (PURA- Providing Urban Amenities to Rural Areas) as part of his Target:3 Billion Program. The current government, however, has proposed an alternative approach to strategise growth for the overall population suggesting that if the cities grew technologically, the rural population could automatically benefit from being adjacent to these new cities. By creating 100 SMART cities, including the 6 Major metropolises and 45 existing cities, the rural population can migrate to these newly established second and third tier cities and employ under the high-end manufacturing and Industrial Economies.Consequently, through the focus on SMART cities, the government not by direct implication but by negation exhibits a lack of discussion in social or adequate technological innovation in the agricultural sector. Whether the SMART cities proposals or PURA will substantially address the current bureaucratic challenges with government investment in India and succeed in its goals is beyond the capacity of the research. The aim is to analyse synthetically, the SMART and PURA policies and collect people’s reaction to local policies. The analysis directed the creation of a framework of autonomous investments in rural areas (FAIR) which has the goal to propose a valid alternative recourse on urban-rural development in India. Specifically, the thesis will explore how contractual communities are able to direct investments to kickstart social innovation and technology in agricultural areas and relative sectors.

L’attuale popolazione rurale in India è pari a 890 milioni, superiore all’intera popolazione europea [17]. Questa popolazione è nota per lavorare prevalentemente, nel settore agricolo, contribuendo ad alcune entrate pubbliche da esportazioni di colture nazionali e al reddito privato attraverso mercati locali che si estendono a livello provinciale. Una volta identificato questo numero sconcertante come una questione cruciale per lo sviluppo dell’India, e proclamando che l’India diventerà una superpotenza solo quando i cittadini rurali dell’India staranno meglio, il defunto ex presidente APJ Abdul Kalam, ha proposto una politica nazionale (PURA- Fornire servizi urbani alle aree rurali) come parte del suo obiettivo, destinando 3 miliardi per attuare il programma. L’attuale governo, tuttavia, ha proposto un approccio alternativo alla strategia di crescita per la popolazione complessiva suggerendo che se le città crescessero tecnologicamente, la popolazione rurale potrebbe automaticamente trarre vantaggio dall’essere adiacente a queste nuove città. L’idea di base è che creando 100 città SMART, comprese le 6 grandi metropoli e 45 citta esistenti, la popolazione rurale può migrare verso queste nuove città di secondo e terzo livello e impiegare produzione di fascia alta e economie industriali. Di conseguenza, attraverso l’attenzione sulle città SMART, il governo non per implicazione diretta ma per negazione mostra una mancanza di discussione in ambito sociale o innovazione tecnologica nel settore agricolo. Che si tratti delle proposte SMART cities o di PURA affrontare sostanzialmente l’attuale burocrazia e le sfide con gli investimenti del governo in India e il successo nei suoi obiettivi va oltre la capacità di questa ricerca. L’obiettivo è analizzare sinteticamente le politiche SMART e PURA e raccogliere la reazione delle persone alle politiche locali. L’analisi ha diretto la creazione di un quadro di investimenti autonomi nelle aree rurali (FAIR) che ha l’obiettivo di proporre un valido ricorso alternativo allo sviluppo urbano-rurale in India. In particolare, la tesi esplorerà come le comunità contrattuali siano in grado di indirizzare gli investimenti per avviare l’innovazione sociale e la tecnologia nelle aree agricole e nei relativi settori.

Framework for autonomous investment in rural areas (FAIR)

Manimekalai Sowrirajan, Thein
2019/2020

Abstract

At 890 million, the current rural population in India is more than the entire population of all of Europe (17). Predominantly, they are known to work in the agricultural sector, raising some public income in national crop exports and private income through local markets that extend at the provincial levels. Identifying this staggering number as a crucial issue for the development of India, and proclaiming that India will become a superpower only when the rural citizens of India are better off, the late former president APJ Abdul Kalam, proposed a national policy (PURA- Providing Urban Amenities to Rural Areas) as part of his Target:3 Billion Program. The current government, however, has proposed an alternative approach to strategise growth for the overall population suggesting that if the cities grew technologically, the rural population could automatically benefit from being adjacent to these new cities. By creating 100 SMART cities, including the 6 Major metropolises and 45 existing cities, the rural population can migrate to these newly established second and third tier cities and employ under the high-end manufacturing and Industrial Economies.Consequently, through the focus on SMART cities, the government not by direct implication but by negation exhibits a lack of discussion in social or adequate technological innovation in the agricultural sector. Whether the SMART cities proposals or PURA will substantially address the current bureaucratic challenges with government investment in India and succeed in its goals is beyond the capacity of the research. The aim is to analyse synthetically, the SMART and PURA policies and collect people’s reaction to local policies. The analysis directed the creation of a framework of autonomous investments in rural areas (FAIR) which has the goal to propose a valid alternative recourse on urban-rural development in India. Specifically, the thesis will explore how contractual communities are able to direct investments to kickstart social innovation and technology in agricultural areas and relative sectors.
DE FRANCO, ANITA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-dic-2020
2019/2020
L’attuale popolazione rurale in India è pari a 890 milioni, superiore all’intera popolazione europea [17]. Questa popolazione è nota per lavorare prevalentemente, nel settore agricolo, contribuendo ad alcune entrate pubbliche da esportazioni di colture nazionali e al reddito privato attraverso mercati locali che si estendono a livello provinciale. Una volta identificato questo numero sconcertante come una questione cruciale per lo sviluppo dell’India, e proclamando che l’India diventerà una superpotenza solo quando i cittadini rurali dell’India staranno meglio, il defunto ex presidente APJ Abdul Kalam, ha proposto una politica nazionale (PURA- Fornire servizi urbani alle aree rurali) come parte del suo obiettivo, destinando 3 miliardi per attuare il programma. L’attuale governo, tuttavia, ha proposto un approccio alternativo alla strategia di crescita per la popolazione complessiva suggerendo che se le città crescessero tecnologicamente, la popolazione rurale potrebbe automaticamente trarre vantaggio dall’essere adiacente a queste nuove città. L’idea di base è che creando 100 città SMART, comprese le 6 grandi metropoli e 45 citta esistenti, la popolazione rurale può migrare verso queste nuove città di secondo e terzo livello e impiegare produzione di fascia alta e economie industriali. Di conseguenza, attraverso l’attenzione sulle città SMART, il governo non per implicazione diretta ma per negazione mostra una mancanza di discussione in ambito sociale o innovazione tecnologica nel settore agricolo. Che si tratti delle proposte SMART cities o di PURA affrontare sostanzialmente l’attuale burocrazia e le sfide con gli investimenti del governo in India e il successo nei suoi obiettivi va oltre la capacità di questa ricerca. L’obiettivo è analizzare sinteticamente le politiche SMART e PURA e raccogliere la reazione delle persone alle politiche locali. L’analisi ha diretto la creazione di un quadro di investimenti autonomi nelle aree rurali (FAIR) che ha l’obiettivo di proporre un valido ricorso alternativo allo sviluppo urbano-rurale in India. In particolare, la tesi esplorerà come le comunità contrattuali siano in grado di indirizzare gli investimenti per avviare l’innovazione sociale e la tecnologia nelle aree agricole e nei relativi settori.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/169425