Katabasis. Musealizzazione dell'area sudorientale dell'Acropoli e percorsi tra Pandione ed Aglauro

The Acropolis of Athens is one of the places most full of meaning and importance for all Western culture and beyond. Its historical, cultural, artistic and symbolic importance make it a fundamental architectural paradigm, an archetypal summa, built on a double palimpsest that has been stratified over the centuries. The first material, composed of the various historical phases of buildings, monuments, ruins, superimposed on each other and of which the classic image handed down to us is only the surface. The second is cultural, formed by the intertwining of values, ideals and interpretations that have been given to this place by different peoples, in different eras and nations. It is with this complexity of the schedule, with the sacredness of the paradigm, that our project is confronted. This thesis work aims at the realization of a project proposal for the museumization of archeology, attempting to solve the practical and functional problems of the area, in view of its use and the display of the archaeological finds currently only partially revealed. The goal is to be able to enhance the beauty and history inherent in the sacred rock of the Acropolis, inserting every facet of this great tale within a suitable stage obtained through interventions that are sometimes discreet, sometimes more invasive. The design proposal consists of a large square located in the southeastern area of the Acropolis, inspired by the never completed Royal Palace designed by Karl Friedrich Schinkel. The square is made up of a system of platforms and terraces that govern the trend of the quotas, allowing the use of a livable and panoramic space. The space, suitable for events and installations, will make it possible to create a lapidarium obtained from the material found in archaeological excavations. Secondly, the design moves on to what is inherent beneath the surface, revealing the remains hidden by the Persian Colmata and the Old Museum, in particular the Sanctuary of Pandione. Through the suggestion of mythology and mystery cults practiced on the Acropolis, the project proposes the junction between the inheritance located on the top and that located on the slopes. Through the excavation of a well, the path penetrates into the depths of the rock, leading visitors along the museum setting through a more intimate experience, finding the silence and intimacy of the archaic sacredness at the origin of the Acropolis of Athens .

L’Acropoli di Atene è uno dei luoghi maggiormente pregni di significato ed importanza per tutta la cultura occidentale e non solo. La sua importanza storica, culturale, artistica e simbolica la rendono un paradigma architettonico fondamentale, una summa archetipica, costruita su un doppio palinsesto stratificatosi nel corso dei secoli. Il primo materiale, composto dalle varie fasi storiche da costruzioni, monumenti, rovine, sovrapposti uno sull’altro e di cui l’immagine classica a noi tramandata non è che la superficie. Il secondo culturale, formato dall’intrecciarsi dei valori, degli ideali e delle letture che a questo luogo sono state date da popoli diversi, in epoche e nazioni differenti. È con questa complessità del palinsesto, con la sacralità del paradigma, che il nostro progetto si confronta. Questo lavoro di tesi punta alla realizzazione di una proposta progettuale di musealizzazione dell’archeologia, tentando di risolvere i problemi pratici e funzionali dell’area, in vista della sua fruizione e dell’esposizione dei reperti archeologici attualmente solo in parte svelati. L’obiettivo è riuscire a valorizzare la bellezza e la storia insite nella sacra roccia dell’Acropoli, inserendo ogni sfaccettatura di questo grande racconto all’interno di un palcoscenico adatto ottenuto attraversi interventi talvolta discreti, talvolta più invasivi. La proposta progettuale consiste in una grande piazza situata nell’area sudorientale dell’Acropoli, ispirata dal mai compiuto Palazzo Reale disegnato da Karl Friedrich Schinkel. La piazza è costituita da un sistema di piattaforme e terrazzamenti che governi l’andamento delle quote, consentendo la fruizione di uno spazio vivibile e panoramico. Lo spazio, adatto ad eventi ed allestimenti, renderà possibile la realizzazione di un lapidarium ottenuto dal materiale rivenuto negli scavi archeologici. In secondo luogo, il disegno passa a ciò che è insito al di sotto della superficie, disvelando i resti nascosti dalla Colmata Persiana e dal Vecchio Museo, in particolare il Santuario di Pandione. Attraverso la suggestione della mitologia e dei culti misterici praticati sull’Acropoli, il progetto propone il congiungimento fra l’eredita posta sulla cima e quella situata alle pendici. Mediante lo scavo di un pozzo, il percorso si addentra nelle profondità della roccia, conducendo i visitatori lungo l’allestimento museale attraverso un’esperienza più raccolta, ritrovando il silenzio e l’intimità dell’arcaica sacralità all’origine dell’Acropoli di Atene.