The phenomenon of informal urbanization has grown as a dominant component in cities in developing countries. Mexico city is the best example of this situation. 65 % of Mexican families have no access to houses built by private or public fundings. They are obliged to finance and build their houses themselves. Therefore some “colonias populares” or “ciudades perdidas” have been built with the tendency of acquiring land by illegal means and sometimes without basic services.The approach of this project started by the identifying the field of study: the neighborhood of Pedregal of Santo Domingo in Mexico City. Since 1971, it has been invaded from the so-called “paratroopers” coming from Mexican rural regions and it has set off an endless land densification. The analysis of the area identifies as: complexity of land, marginality and the “energy” of inhabitants. The goal of the project is to suggest a method to improve gradually and countinously the area through the transitory activation of forgotten, unused and private plot of lands. The purpose is to donate places for the activities of the community. The intention is to create cultural laboratories where craft experts can teach their jobs to other members of their community, thus creating a more independent economy. The laboratories main features will have ephemeral and removable structures built by the local residents and workers. The urban strategies will be consulted with the inhabitants, the associations and the people who have expressed their needs and solutions.

Il fenomeno dell’urbanizzazione informale è diventato un elemento dominante nella produzione di città nei paesi in via di sviluppo. Città del Messico rappresenta, forse meglio che qualsiasi altra città, il paradigma di questa condizione urbana. Il 65 % delle famiglie messicane non ha accesso alle abitazioni prodotte in forma capitalistica con finanziamenti privati e / o pubblici, dovendo quindi auto-finanziare e in larga misura anche auto-costruire la propria abitazione. Da qui derivano i cosiddetti quartieri proletari dove predomina la tendenza di acquisizione illegale della terra e la mancanza di servizi, fattori che producono una popolazione emarginata su vari fronti. L’approccio progettuale parte dall’individuazione dell’area di studio: il quartiere del Pedregal di Santo Domingo in Città del Messico, occupato dai “paracadutisti” provenienti dalle regioni più rurali del paese messicano dal 1971 e che ha visto il suo territorio coinvolto in una veloce e turbolenta densificazione della terra mai arrestatasi. L’analisi del territorio evidenzia la complessità, le marginalità ma anche le “energie” e il forte potenziale trasformativo della partecipazione cittadina. Obiettivo del progetto è quello di proporre una serie di operazioni di disseminazione di qualità, di definire una metodologia per un miglioramento continuativo e progressivo del quartiere. La proposta prevede l’attivazione temporanea di spazi dimenticati, non utilizzati e privati ed il miglioramento delle strade che li collegano, al fine di donare la comunità di luoghi per l’educazione ed il coinvolgimento di tutte le fasce della popolazione. I laboratori, di uso temporaneo sono caratterizzati da strutture discrete, leggere, per il quale montaggio sono coinvolti direttamente i fruitori finali. Tali strategie urbane sono state supportate e pensate insieme agli attori territoriali coinvolti nella ricerca: associazioni, enti e abitanti che hanno espresso esigenze e soluzioni condivise.

La città nella città. Strategie partecipative per la rigenerazione degli spazi del Pedregal de Santo Domingo in Città del Messico

Carannante, Sara
2019/2020

Abstract

The phenomenon of informal urbanization has grown as a dominant component in cities in developing countries. Mexico city is the best example of this situation. 65 % of Mexican families have no access to houses built by private or public fundings. They are obliged to finance and build their houses themselves. Therefore some “colonias populares” or “ciudades perdidas” have been built with the tendency of acquiring land by illegal means and sometimes without basic services.The approach of this project started by the identifying the field of study: the neighborhood of Pedregal of Santo Domingo in Mexico City. Since 1971, it has been invaded from the so-called “paratroopers” coming from Mexican rural regions and it has set off an endless land densification. The analysis of the area identifies as: complexity of land, marginality and the “energy” of inhabitants. The goal of the project is to suggest a method to improve gradually and countinously the area through the transitory activation of forgotten, unused and private plot of lands. The purpose is to donate places for the activities of the community. The intention is to create cultural laboratories where craft experts can teach their jobs to other members of their community, thus creating a more independent economy. The laboratories main features will have ephemeral and removable structures built by the local residents and workers. The urban strategies will be consulted with the inhabitants, the associations and the people who have expressed their needs and solutions.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-dic-2020
2019/2020
Il fenomeno dell’urbanizzazione informale è diventato un elemento dominante nella produzione di città nei paesi in via di sviluppo. Città del Messico rappresenta, forse meglio che qualsiasi altra città, il paradigma di questa condizione urbana. Il 65 % delle famiglie messicane non ha accesso alle abitazioni prodotte in forma capitalistica con finanziamenti privati e / o pubblici, dovendo quindi auto-finanziare e in larga misura anche auto-costruire la propria abitazione. Da qui derivano i cosiddetti quartieri proletari dove predomina la tendenza di acquisizione illegale della terra e la mancanza di servizi, fattori che producono una popolazione emarginata su vari fronti. L’approccio progettuale parte dall’individuazione dell’area di studio: il quartiere del Pedregal di Santo Domingo in Città del Messico, occupato dai “paracadutisti” provenienti dalle regioni più rurali del paese messicano dal 1971 e che ha visto il suo territorio coinvolto in una veloce e turbolenta densificazione della terra mai arrestatasi. L’analisi del territorio evidenzia la complessità, le marginalità ma anche le “energie” e il forte potenziale trasformativo della partecipazione cittadina. Obiettivo del progetto è quello di proporre una serie di operazioni di disseminazione di qualità, di definire una metodologia per un miglioramento continuativo e progressivo del quartiere. La proposta prevede l’attivazione temporanea di spazi dimenticati, non utilizzati e privati ed il miglioramento delle strade che li collegano, al fine di donare la comunità di luoghi per l’educazione ed il coinvolgimento di tutte le fasce della popolazione. I laboratori, di uso temporaneo sono caratterizzati da strutture discrete, leggere, per il quale montaggio sono coinvolti direttamente i fruitori finali. Tali strategie urbane sono state supportate e pensate insieme agli attori territoriali coinvolti nella ricerca: associazioni, enti e abitanti che hanno espresso esigenze e soluzioni condivise.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/169665