DYE. Design Your Essence. New possibilities for natural garment dyeing.

Design Your Essence Design is a project that comes from a simple intuition: garment dyeing, but natural. The challenge is to make garment dyeing of a fashion product after the purchase phase as an act of personalization. A slow approach is adopted for the development of the project, following the fundamental concepts of Slow Fashion and Slow Textile. The inspiration for this project is linked to United Color of Benetton. Luciano Benetton in the 1960s senses that to speed up production times he would have to dye the sweaters, already made up, just before delivering them to the stores. In this way, even if it is a standardized offer, they are making it unique and modern through the use of color. From this we can deduce the enormous importance and role that color plays in the decision-making phase of the purchase. The fashion system has been trying to tackle the problem of pollution for several years, being in second place as the most polluting sector in the world. Speaking of fashion, there are three main causes of pollution: water footprint, carbon footprint and overconsumption. The main problem consists in the excessive and polluting production which is followed by an impulsive purchase dictated by momentary trends making us forget the value of the object and the impact it will have on the environment. This whole mechanism must change and slow down. In this way we could enjoy higher quality products that reflect an ethical, environmental and social commitment, allowing us to appreciate and recognize their value even over time. That is a boost to go back in time, rediscovering the added value of craftsmanship and ancient traditions, just like natural dyeing: a practice in risk of disappearing because of the advent of modern chemistry. DYE, Design Your Essence, is a new solution to address some of these issues. The project is based on the definition of a careful and aware contemporary brand. The collection consists of a capsule collection with a few standardized but contemporary items, made with natural fabrics. The proposal in the store is neutral in both color and gender. Genderless and total white garments create a universal language by presenting the item of clothing in its purest and most raw form. In the store it is possible to buy the garment and possibly also the capsule of natural extract to dye it with a minimum, almost zero, environmental impact. The selection of colors will be the exclusivity of the season, creating an unique color palette for each season. By going to dye the product at a later time, the problems relating to unsold stocks are also solved. In fact, the same garment proposed the previous season, but with a different color, can generate new interest in the consumer. The idyllic desire to bring natural dye to a large scale seems to be a distant future. These dyes are difficult to find and have higher costs than synthetic ones; for this reason there would be a sharp increase in costs in mass production. I am personally more positive on this point. In my opinion, small industries may begin to emerge thanks to natural dyeing. The solution lies in having confidence in slower production processes, that are based on Slow Movement, and in going to interest a conscious and committed consumer. Natural dyes are not for mass consumption but for intimate, artistic, individual garments and for the expression of one’s personality. This project is the result of a sustainable, clean and essential design. I would dare to define it with a phrase by Professor Turinetto: “well-being meets measure”. To conclude with this project I hope to generate curiosity and interest in the new modern consumers and give them an entire palette of colors to allow them to express themselves while respecting the environment. Design Your Essence is a conscious individualism.

Design Your Essence è un progetto che nasce da un’intuizione semplice: il tinto in capo, ma naturale. La sfida proposta da questo progetto è quella di realizzare il tinto in capo su un prodotto moda dopo la fase dell’acquisto come atto di personalizzazione. Per lo sviluppo del progetto è stato adottato un approccio Slow, seguendo i concetti fondamentali dello Slow Fashion e Slow Textile. L’ispirazione di questo progetto è legata al brand United Color of Benetton. Luciano Benetton negli anni 60 intuisce che per accelerare le tempistiche di produzione avrebbe dovuto tingere i maglioni, già confezionati, poco prima di consegnarli negli stores. In questo modo anche se si trattava di un’offerta standardizzata, la rendevano unica e attuale attraverso l’uso del colore. Da questo si deduce l’enorme importanza e il ruolo che il colore svolge nella fase decisionale dell’acquisto. Il sistema moda sta, da diversi anni, cercando di affrontare il problema legato all’inquinamento essendo al secondo posto come settore più inquinante del mondo. Parlando di fashion pollution si identificano prevalentemente tre cause: water footprint, carbon footprint e overconsumption. Il problema principale consiste nella produzione eccessiva ed inquinante alla quale segue un acquisto impulsivo dettato da trend momentanei facendoci dimenticare il valore dell’oggetto e l’impatto che esso avrà sull’ambiente. Questo meccanismo deve cambiare e rallentare. Solo in questo modo potremmo godere di prodotti di maggiore qualità che riflettano un impegno etico, ambientale e sociale permettendoci di apprezzarli e riconoscerne il valore anche con il passare del tempo. Questo è un invito a tornare indietro nel tempo riscoprendo il valore aggiunto dell’artigianalità e delle antiche tradizioni, proprio come la tintura naturale: pratica che con l’avvento della chimica moderna ha rischiato di scomparire. Dye, Design Your Essence è una soluzione attuale per affrontare alcune di queste problematiche. Il progetto si basa sulla definizione di un brand contemporaneo attento e consapevole. La collezione consiste in una capsule collection con pochi capi abbastanza standardizzati, ma contemporanei, realizzati con tessuti naturali. La proposta in negozio sarà neutra sia nel colore sia nel genere: capi genderless total white che creano un linguaggio universale presentando il capo d’abbigliamento nella sua forma più pura e grezza. Nello store sarà possibile acquistare il capo ed eventualmente la capsula di estratto naturale per tingerlo con un minimo, quasi nullo, impatto ambientale. La selezione dei colori sarà l’esclusività della stagione, ovvero una color palette unica per ogni stagione. Andando a tingere il prodotto in un secondo momento, si vanno a risolvere anche le problematiche relative all’unsold stocks. Infatti uno stesso capo proposto la stagione precedente, ma con una colorazione differente, può generare un’interesse nuovo nel consumatore. Il desiderio idilliaco di portare la tintura naturale su larga scala sembra essere un futuro lontano. Questi coloranti sono difficili da trovare e hanno costi maggiori rispetto a quelli sintetici; per questo motivo ci sarebbe un forte aumento dei costi nella produzione di massa. Personalmente sono più positiva su questo punto. Secondo me, piccole industrie potrebbero iniziare ad emergere grazie alla tintura naturale. La soluzione sta nell'aver fiducia in processi produttivi più lenti, che si basano sullo Slow Movement, e nell'andare ad interessare un consumatore consapevole e impegnato. I coloranti naturali non sono destinati al consumo di massa ma per capi intimi, artistici, individuali e per l'espressione della propria personalità. Questo progetto è il risultato di un design sostenibile, pulito ed essenziale. Oserei definirlo con una frase del professor Turinetto: “il benessere incontra la misura”. Con questo progetto spero di andare a generare curiosità ed interesse nel nuovo consumatore moderno e darli un’intera tavolozza di colori per permettergli di esprimersi nel rispetto dell’ambiente. Design Your Essence è questo: un individualismo consapevole.