The work analysed in the following dissertation aims to develop a sustainable territorial model that operates through the strategic, coordinated planning dialogue of the upper Lake Maggiore and western Lake Ceresio region, harmonizing their connections and combining rail and territory: the aim is to integrate the marginal border in a wider cross border network in a way that cities are redesigned for people and not for cars. In order to do this, it is necessary to facilitate and promote public transport, on rail, road and lake, to spread soft mobility, as an opportunity to improve the quality of life, enhancing natural and landscape resources and mitigating the impact of individual motorized transport of cross-border workers which nowadays is one of the main threats of the territory. Thus, was born a project that takes its cue from the idea of the INTERREG 2014 - 2020 program (agreement between the Municipality of Luino, in Lombardy, and the Municipality of Gambarogno, in the District of Locarno, CH) both close to the Italian-Switzerland border. From this starting points for the interpretations of the territory and the project proposal of this thesis they are insered in the of the research in progress at the DATSU Department on the pre-Alpine belt between Lombardy and Canton Ticino; particular reference is given to the integration of infrastructural innovations such as the base tunnel of Monte Ceneri which will be opened in December 2020 and which completes the Reno-Alps European corridor. Thus, the work carried out focuses on a supra-communal area located between interchange nodes and valleys subject to continuous depopulation that risk being bypassed by the advantages of the continental corridor and instead undergo the crossing of freight traffic, despite the value of the landscape; this area too would need to catch the opportunity without being overwhelmed. And this is how the challenge of finding a solution to the question that drives the whole project arises: “Can a marginal area become a smart land?”. This will make it possible to plan a communication network, starting from the study of territorial vocations, placed as a resource, to facilitate exchanges and enhance the respective experiential and economic assets, accompanied by a technological kit because today, thanks to smartphones, information travels with us and it has the power to make visible and accessible what is physically accessible only with difficulty.

Il lavoro svolto propone un modello territoriale sostenibile che opera attraverso il dialogo di una pianificazione strategica coordinata fra la regione dell’alto Lago Maggiore e del Lago Ceresio occidentale, armonizzandone i collegamenti e coniugando ferrovia e territorio: l’obiettivo è integrare un territorio di margine in una rete transfrontaliera più ampia, ripensando i centri urbani per le persone e non per le auto. Per fare ciò bisogna agevolare e promuovere il trasporto pubblico, su ferro, gomma e lago, diffondere la mobilità dolce, quale opportunità di miglioramento della qualità della vita, valorizzando le risorse naturali e paesaggistiche e mitigando l’impatto del trasporto individuale motorizzato dei lavoratori transfrontalieri che tutt’oggi risulta una delle principali minacce del territorio. Nasce così un progetto che si è sviluppato a partire dall’idea del programma INTERREG 2014 – 2020 (intesa tra il Comune di Luino, in Lombardia, ed il Municipio del Gambarogno, nel Distretto di Locarno CH), entrambi prossimi alla frontiera Italia-Svizzera. Da questo punto di partenza per le interpretazioni del territorio e le proposte progettuali di questa tesi si inseriscono nel quadro delle ricerche in corso del Dipartimento DASTU sulla fascia prealpina transfrontaliera fra Lombardia e Canton Ticino; particolare attenzione viene data all’integrazione delle novità infrastrutturali come il tunnel di base del Monte Ceneri che verrà aperto questo dicembre 2020 a completamento del corridoio europeo Reno-Alpi. Ecco che allora il lavoro svolto si focalizza su un ambito sovracomunale sito fra nodi di interscambio e valli soggette a continuo spopolamento che rischiano di essere bypassate dai vantaggi del corridoio continentale e di subire invece l’attraversamento del traffico merci, nonostante il pregio del paesaggio; anche questo territorio avrebbe bisogno di cogliere l’occasione senza lasciarsi travolgere. Ed è così che nasce la sfida di trovare una soluzione alla domanda che muove tutto il progetto: “Può un territorio di margine diventare una smart land?”. Questo permetterà di pianificare una rete di comunicazione, partendo dallo studio delle vocazioni territoriali, poste come risorsa, per agevolare scambi e valorizzare i rispettivi patrimoni esperienziali ed economici, accompagnata da un corredo tecnologico perché oggi grazie agli smartphone l’informazione viaggia con noi e si ha il potere di rendere visibile e accessibile quello che fisicamente lo è solo con difficoltà.

Smart border. Alto Verbano/Ceresio occidentale : da territorio di margine a frontiera intelligente per uno sviluppo sostenibile

Venturella, Rossella
2020/2021

Abstract

The work analysed in the following dissertation aims to develop a sustainable territorial model that operates through the strategic, coordinated planning dialogue of the upper Lake Maggiore and western Lake Ceresio region, harmonizing their connections and combining rail and territory: the aim is to integrate the marginal border in a wider cross border network in a way that cities are redesigned for people and not for cars. In order to do this, it is necessary to facilitate and promote public transport, on rail, road and lake, to spread soft mobility, as an opportunity to improve the quality of life, enhancing natural and landscape resources and mitigating the impact of individual motorized transport of cross-border workers which nowadays is one of the main threats of the territory. Thus, was born a project that takes its cue from the idea of the INTERREG 2014 - 2020 program (agreement between the Municipality of Luino, in Lombardy, and the Municipality of Gambarogno, in the District of Locarno, CH) both close to the Italian-Switzerland border. From this starting points for the interpretations of the territory and the project proposal of this thesis they are insered in the of the research in progress at the DATSU Department on the pre-Alpine belt between Lombardy and Canton Ticino; particular reference is given to the integration of infrastructural innovations such as the base tunnel of Monte Ceneri which will be opened in December 2020 and which completes the Reno-Alps European corridor. Thus, the work carried out focuses on a supra-communal area located between interchange nodes and valleys subject to continuous depopulation that risk being bypassed by the advantages of the continental corridor and instead undergo the crossing of freight traffic, despite the value of the landscape; this area too would need to catch the opportunity without being overwhelmed. And this is how the challenge of finding a solution to the question that drives the whole project arises: “Can a marginal area become a smart land?”. This will make it possible to plan a communication network, starting from the study of territorial vocations, placed as a resource, to facilitate exchanges and enhance the respective experiential and economic assets, accompanied by a technological kit because today, thanks to smartphones, information travels with us and it has the power to make visible and accessible what is physically accessible only with difficulty.
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
15-dic-2020
2020/2021
Il lavoro svolto propone un modello territoriale sostenibile che opera attraverso il dialogo di una pianificazione strategica coordinata fra la regione dell’alto Lago Maggiore e del Lago Ceresio occidentale, armonizzandone i collegamenti e coniugando ferrovia e territorio: l’obiettivo è integrare un territorio di margine in una rete transfrontaliera più ampia, ripensando i centri urbani per le persone e non per le auto. Per fare ciò bisogna agevolare e promuovere il trasporto pubblico, su ferro, gomma e lago, diffondere la mobilità dolce, quale opportunità di miglioramento della qualità della vita, valorizzando le risorse naturali e paesaggistiche e mitigando l’impatto del trasporto individuale motorizzato dei lavoratori transfrontalieri che tutt’oggi risulta una delle principali minacce del territorio. Nasce così un progetto che si è sviluppato a partire dall’idea del programma INTERREG 2014 – 2020 (intesa tra il Comune di Luino, in Lombardia, ed il Municipio del Gambarogno, nel Distretto di Locarno CH), entrambi prossimi alla frontiera Italia-Svizzera. Da questo punto di partenza per le interpretazioni del territorio e le proposte progettuali di questa tesi si inseriscono nel quadro delle ricerche in corso del Dipartimento DASTU sulla fascia prealpina transfrontaliera fra Lombardia e Canton Ticino; particolare attenzione viene data all’integrazione delle novità infrastrutturali come il tunnel di base del Monte Ceneri che verrà aperto questo dicembre 2020 a completamento del corridoio europeo Reno-Alpi. Ecco che allora il lavoro svolto si focalizza su un ambito sovracomunale sito fra nodi di interscambio e valli soggette a continuo spopolamento che rischiano di essere bypassate dai vantaggi del corridoio continentale e di subire invece l’attraversamento del traffico merci, nonostante il pregio del paesaggio; anche questo territorio avrebbe bisogno di cogliere l’occasione senza lasciarsi travolgere. Ed è così che nasce la sfida di trovare una soluzione alla domanda che muove tutto il progetto: “Può un territorio di margine diventare una smart land?”. Questo permetterà di pianificare una rete di comunicazione, partendo dallo studio delle vocazioni territoriali, poste come risorsa, per agevolare scambi e valorizzare i rispettivi patrimoni esperienziali ed economici, accompagnata da un corredo tecnologico perché oggi grazie agli smartphone l’informazione viaggia con noi e si ha il potere di rendere visibile e accessibile quello che fisicamente lo è solo con difficoltà.
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