The hereby presented thesis concerns the design of an entry to the International P39 competition, issued by the real estate company COIMA in 2019. The brief called for a new development for the “Pirellino” building and the neighboring area of Porta Nuova-Gioia, representing a chance to take part to the pressing debate about the impact of the new high-rises on the cityscape. Firstly, from an urban scale perspective, the project promotes a new level of urban sustainability, through a gradual mobility conversion towards more sustainable means, to be eased thanks to a street network rearrangement that involves the existing Naviglio Martesana uncovering project. The design team opted for the demolition of the existing building, since it appeared to be very complex to adapt to the required standards, and the reallocation of the tower on the margin of the underlying BAM park, in order to free some of its surface. The building itself was conceived as a set of intertwining volumes that establish visual relationships with the surroundings. Two urban assets taken into account were the park and via Pirelli, the gateway to the area. Special overhangs were designed with a steel structural conception, to distinguish them from the main reinforced concrete frame. The volume composition contributes to show the mixed-use nature of the building, meant to broaden the range of activities and spaces that both district and city can benefit from. Public functions, including an exhibition space, leisure areas, and a bike storage, are located at the base and top of the tower, while the central part hosts the office floors. The design was integrated with a series of building systems, with sustainability and carbon footprint reduction as key values. Besides HVAC, Water Management and Renewable Energy systems, a set of natural elements has been introduced, not only for their impact on livability, but also as part of a larger commitment to pursue sustainability and architectural language integration.

Il seguente progetto di tesi ha come tema una proposta per il concorso internazionale P39, bandito dalla compagnia di Real Estate COIMA nel 2019. Il bando richiedeva la progettazione di un nuovo sviluppo per l’edificio noto come “Pirellino” e la circostante area di Porta Nuova-Gioia, offrendo la possibilità di inserirsi nel vivace dibattito sull’impatto che i nuovi edifici alti stanno avendo sul paesaggio urbano. Da un punto di vista urbano il progetto promuove una graduale conversione della mobilità verso modelli più sostenibili, attraverso il riassetto della rete stradale e includendo il progetto esistente di riapertura del naviglio Martesana. Il team di progetto ha optato per la demolizione dell’edificio attuale, scelta motivata dalla complessità di adattarlo agli standard richiesti, e ha proposto di riallocare la torre ai margini del parco BAM , liberando così parte della sua superficie. L’edificio è stato concepito come un assemblaggio di volumi che hanno il compito di instaurare dei rapporti visivi con il contesto. Due degli elementi urbani presi in considerazione sono stati il parco e via Pirelli, portale di accesso all’area. Gli sbalzi sono stati progettati in acciaio, in modo da distinguerli dalla struttura principale in calcestruzzo armato. La composizione di volumi contribuisce a mostrare la natura di mix funzionale che caratterizza il progetto, necessaria per ampliare la scelta di spazi e attività di cui il distretto e la città possono beneficiare. La base e la sommità dell’edificio ospitano funzioni pubbliche, tra cui uno spazio espositivo, ambienti ricreativi, e un deposito bici, mentre nella parte centrale della torre trovano posto i piani ufficio. Il progetto è stato integrato con una serie di sistemi che hanno come valori centrali la sostenibilità e la riduzione dell’impronta di carbonio. Accanto ai sistemi di HVAC, gestione delle acque e produzione di energie rinnovabili, sono stati introdotti una serie di elementi naturali che non solo hanno un impatto sulla vivibilità degli ambienti, ma che dimostrano anche la volontà di integrare sostenibilità e linguaggio architettonico.

Nature-blended architecture. P39 competition proposal for a new high-rise in Milan skyline

DOLCEAMORE, PAOLO;CASTELLAN, ANDREA
2019/2020

Abstract

The hereby presented thesis concerns the design of an entry to the International P39 competition, issued by the real estate company COIMA in 2019. The brief called for a new development for the “Pirellino” building and the neighboring area of Porta Nuova-Gioia, representing a chance to take part to the pressing debate about the impact of the new high-rises on the cityscape. Firstly, from an urban scale perspective, the project promotes a new level of urban sustainability, through a gradual mobility conversion towards more sustainable means, to be eased thanks to a street network rearrangement that involves the existing Naviglio Martesana uncovering project. The design team opted for the demolition of the existing building, since it appeared to be very complex to adapt to the required standards, and the reallocation of the tower on the margin of the underlying BAM park, in order to free some of its surface. The building itself was conceived as a set of intertwining volumes that establish visual relationships with the surroundings. Two urban assets taken into account were the park and via Pirelli, the gateway to the area. Special overhangs were designed with a steel structural conception, to distinguish them from the main reinforced concrete frame. The volume composition contributes to show the mixed-use nature of the building, meant to broaden the range of activities and spaces that both district and city can benefit from. Public functions, including an exhibition space, leisure areas, and a bike storage, are located at the base and top of the tower, while the central part hosts the office floors. The design was integrated with a series of building systems, with sustainability and carbon footprint reduction as key values. Besides HVAC, Water Management and Renewable Energy systems, a set of natural elements has been introduced, not only for their impact on livability, but also as part of a larger commitment to pursue sustainability and architectural language integration.
BATTISTI, FRANCESCA
ANGJELIU, GRIGOR
DOTELLI, GIOVANNI
ROMANO, FRANCESCO
TAGLIABUE , LAVINIA CHIARA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-dic-2020
2019/2020
Il seguente progetto di tesi ha come tema una proposta per il concorso internazionale P39, bandito dalla compagnia di Real Estate COIMA nel 2019. Il bando richiedeva la progettazione di un nuovo sviluppo per l’edificio noto come “Pirellino” e la circostante area di Porta Nuova-Gioia, offrendo la possibilità di inserirsi nel vivace dibattito sull’impatto che i nuovi edifici alti stanno avendo sul paesaggio urbano. Da un punto di vista urbano il progetto promuove una graduale conversione della mobilità verso modelli più sostenibili, attraverso il riassetto della rete stradale e includendo il progetto esistente di riapertura del naviglio Martesana. Il team di progetto ha optato per la demolizione dell’edificio attuale, scelta motivata dalla complessità di adattarlo agli standard richiesti, e ha proposto di riallocare la torre ai margini del parco BAM , liberando così parte della sua superficie. L’edificio è stato concepito come un assemblaggio di volumi che hanno il compito di instaurare dei rapporti visivi con il contesto. Due degli elementi urbani presi in considerazione sono stati il parco e via Pirelli, portale di accesso all’area. Gli sbalzi sono stati progettati in acciaio, in modo da distinguerli dalla struttura principale in calcestruzzo armato. La composizione di volumi contribuisce a mostrare la natura di mix funzionale che caratterizza il progetto, necessaria per ampliare la scelta di spazi e attività di cui il distretto e la città possono beneficiare. La base e la sommità dell’edificio ospitano funzioni pubbliche, tra cui uno spazio espositivo, ambienti ricreativi, e un deposito bici, mentre nella parte centrale della torre trovano posto i piani ufficio. Il progetto è stato integrato con una serie di sistemi che hanno come valori centrali la sostenibilità e la riduzione dell’impronta di carbonio. Accanto ai sistemi di HVAC, gestione delle acque e produzione di energie rinnovabili, sono stati introdotti una serie di elementi naturali che non solo hanno un impatto sulla vivibilità degli ambienti, ma che dimostrano anche la volontà di integrare sostenibilità e linguaggio architettonico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/169935