Over the last two decades, sport and all places designed for it have evolved remarkably in terms of both functional and technological complexity. The concept of sports facility has indeed changed to the one of sports infrastructure, which in this sense becomes “part of the city” enhancing and regenerating the urban fabric. In this respect, the italian case is characterized by a twofold register that represents simultaneously both strenghts and weakenesses of sport infrastructures. In this regard, on the one hand, sports facilities are mostly degraded and/or they are in a condition of urban and social abandonment. On the other hand, these buildings are usually located in urban and landscape contexts with high cultural and property value. Therefore, considering this scenario of compelling and stringent issues, this thesis investigates current dynamics about new trends in sports architecture through a critical evaluation of several paradigmatic case studies in order to provide an answer of a design nature, avoiding issues within a concrete reference context. Moreover, the strategic position, the inadequacy of the current stadium and the existence of a tender for the creation of a new national logistics hub of the Civil Protection are the reasons why the city of Piacenza has been considered the ideal context for a sports infrastructure, intended as a pole of attraction and services. The new “Piacenza City Hub” constitutes hence a real connection between the consolidated city centre and the suburban landscape of the infrastructural belt and, at the same time, is considered as a multifunctional sports block, which is usable daily by the community. The high level of accessibility and integration of the new sports infrastructure with the public and private mobility system reaffirm and also confirm its role as the new architectural landmark of the city.

Lo sport e i luoghi ad esso deputati hanno subito, negli ultimi due decenni, una straordinaria evoluzione in termini di complessità funzionale e tecnologica, mutuando il concetto di impianto a quello di infrastruttura sportiva che diviene, in tutto e per tutto, “parte di città” in grado di valorizzare e rigenerare il tessuto urbano. In particolare, il “caso italiano” è caratterizzato da un doppio registro che costituisce, allo stesso tempo, il punto di forza e di debolezza della infrastrutturazione sportiva: impianti per la maggior parte degradati e/o in condizioni di abbandono urbano-sociale ma collocati, quasi sempre, in contesti urbani e paesaggistici di notevole rilevanza culturale e dall’elevato valore immobiliare. Innestandosi in questo scenario di stringente quanto urgente attualità, il lavoro di tesi indaga le dinamiche attuali che coinvolgono i nuovi trend delle architetture per lo sport attraverso l’analisi critica di diversi casi di studio paradigmatici per poi fornire una risposta, di natura progettuale, declinando le tematiche all’interno di un concreto contesto di riferimento. La posizione strategica, l’inadeguatezza dello stadio attuale e l’esistenza di un bando volto alla realizzazione di un nuovo polo logistico nazionale della Protezione Civile, hanno designato la città di Piacenza come ideale contesto per un’infrastruttura sportiva intesa come polo attrattore e contenitore di servizi. Il nuovo “Piacenza City Hub” costituisce una vera e propria cerniera di connessione tra il centro urbano consolidato e il paesaggio peri-urbano della cintura infrastrutturale e, allo stesso tempo, si configura come un isolato a vocazione sportiva polifunzionale e fruibile dalla comunità tutti i giorni della settimana. L’alto livello di accessibilità e di integrazione con il sistema della mobilità pubblica e privata della nuova infrastruttura sportiva ne ribadisce e conferma inoltre il ruolo di nuovo landmark architettonico della città.

Piacenza city hub. L'infrastruttura sportiva come isolato urbano polifunzionale

Bettinelli, Lorenzo;Carminati, Giuseppe
2019/2020

Abstract

Over the last two decades, sport and all places designed for it have evolved remarkably in terms of both functional and technological complexity. The concept of sports facility has indeed changed to the one of sports infrastructure, which in this sense becomes “part of the city” enhancing and regenerating the urban fabric. In this respect, the italian case is characterized by a twofold register that represents simultaneously both strenghts and weakenesses of sport infrastructures. In this regard, on the one hand, sports facilities are mostly degraded and/or they are in a condition of urban and social abandonment. On the other hand, these buildings are usually located in urban and landscape contexts with high cultural and property value. Therefore, considering this scenario of compelling and stringent issues, this thesis investigates current dynamics about new trends in sports architecture through a critical evaluation of several paradigmatic case studies in order to provide an answer of a design nature, avoiding issues within a concrete reference context. Moreover, the strategic position, the inadequacy of the current stadium and the existence of a tender for the creation of a new national logistics hub of the Civil Protection are the reasons why the city of Piacenza has been considered the ideal context for a sports infrastructure, intended as a pole of attraction and services. The new “Piacenza City Hub” constitutes hence a real connection between the consolidated city centre and the suburban landscape of the infrastructural belt and, at the same time, is considered as a multifunctional sports block, which is usable daily by the community. The high level of accessibility and integration of the new sports infrastructure with the public and private mobility system reaffirm and also confirm its role as the new architectural landmark of the city.
ALLEGRI, DAVIDE
BATTAGLIA, SILVIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-dic-2020
2019/2020
Lo sport e i luoghi ad esso deputati hanno subito, negli ultimi due decenni, una straordinaria evoluzione in termini di complessità funzionale e tecnologica, mutuando il concetto di impianto a quello di infrastruttura sportiva che diviene, in tutto e per tutto, “parte di città” in grado di valorizzare e rigenerare il tessuto urbano. In particolare, il “caso italiano” è caratterizzato da un doppio registro che costituisce, allo stesso tempo, il punto di forza e di debolezza della infrastrutturazione sportiva: impianti per la maggior parte degradati e/o in condizioni di abbandono urbano-sociale ma collocati, quasi sempre, in contesti urbani e paesaggistici di notevole rilevanza culturale e dall’elevato valore immobiliare. Innestandosi in questo scenario di stringente quanto urgente attualità, il lavoro di tesi indaga le dinamiche attuali che coinvolgono i nuovi trend delle architetture per lo sport attraverso l’analisi critica di diversi casi di studio paradigmatici per poi fornire una risposta, di natura progettuale, declinando le tematiche all’interno di un concreto contesto di riferimento. La posizione strategica, l’inadeguatezza dello stadio attuale e l’esistenza di un bando volto alla realizzazione di un nuovo polo logistico nazionale della Protezione Civile, hanno designato la città di Piacenza come ideale contesto per un’infrastruttura sportiva intesa come polo attrattore e contenitore di servizi. Il nuovo “Piacenza City Hub” costituisce una vera e propria cerniera di connessione tra il centro urbano consolidato e il paesaggio peri-urbano della cintura infrastrutturale e, allo stesso tempo, si configura come un isolato a vocazione sportiva polifunzionale e fruibile dalla comunità tutti i giorni della settimana. L’alto livello di accessibilità e di integrazione con il sistema della mobilità pubblica e privata della nuova infrastruttura sportiva ne ribadisce e conferma inoltre il ruolo di nuovo landmark architettonico della città.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/170543