We live in the age of big data. Nowadays, companies are exploiting more and more the potential embedded in the huge amount of information that we generate online every day. These new ways to capture value, as the trading of users’ data, allowed innovative digital services and platforms to be economically sustainable in a landscape characterized by users with a low willingness to pay. However, users are realizing more and more about the danger of online privacy violations. Hence, privacy concerns regarding data activities by companies are rising, making users unwilling to disclose their information online, affecting data-driven companies. To lower these resistances, firms started to invest in transparency, reassuring customers, and defining boundaries for data activities. The effectiveness of these practices has been limitedly covered in literature; thus, the objective of this study is assessing whether transparency affects the propensity to disclose and trust from users, also analysing industry and personal characteristics as contextual and personal factors. Within a field experiment, transparency is embedded into the design of a privacy disclaimer for a digital service, and the reactions to two mock-ups – one transparent and one opaque – are collected through a survey. Answers from 312 respondents were analysed through a Covariance-Based Structural Equation Modelling (CB-SEM) method. Results show that transparency has a statistically significant positive effect on disclosure intentions. Plus, this behaviour changes depending on the industry and the personality of the respondent. These results, novel in the privacy literature, open a wide set of possibilities for practitioners, which might find in transparency a competitive advantage to overcome diffidence, build long-term relationships with users, and foster data disclosure, obtaining in turn a relevant source of value.

Viviamo nell'era dei Big Data. Oggi le imprese sfruttano sempre di più il potenziale insito nell'enorme quantità di informazioni che generiamo ogni giorno online. Questi nuovi modi di generare valore, come la vendita dei dati degli utenti, hanno permesso a servizi e piattaforme innovative di essere economicamente sostenibili in un panorama caratterizzato da utenti con poco propensi a pagare per i servizi digitali. Tuttavia, gli utenti si stanno rendendo conto sempre più dei pericoli derivanti dalle violazioni della privacy online. Di conseguenza, la preoccupazione degli utenti per la loro privacy ed il trattamento dei dati è in crescita, rendendoli meno disposti a rivelare informazioni online, con ripercussioni sulle imprese e servizi basati sui dati degli utenti. Per ridurre queste resistenze, le imprese hanno iniziato a investire sulla trasparenza rassicurando gli utenti e definendo dei limiti per le attività riguardanti i dati personali. L'efficacia di queste pratiche è stata studiata in letteratura in modo limitato. L’obiettivo di questo studio è valutare se la trasparenza influisce sulla propensione a condividere dati personali e sulla fiducia verso il servizio. La relazione tra la trasparenza, condivisione dei dati e fiducia viene analizzata rispetto a variabili di contesto, come fattori personali ed il settore del servizio. Nell’ambito di un esperimento, è stata progettata una privacy policy trasparente per un servizio digitale, e le reazioni a due mock-up - uno trasparente e uno opaco - sono state raccolte attraverso un questionario. Le risposte di 312 intervistati sono state analizzate tramite un modello di Covariance-Based Structural Equation Modelling (CB-SEM). I risultati mostrano che la trasparenza ha un effetto positivo significativo sull’intenzioni di condivisione di dati personali da parte degli utenti. Il comportamento cambia a seconda del settore e della personalità dell'intervistato. Questi risultati contribuiscono all’arricchimento della letteratura sulla privacy, portando ampie possibilità per i managers del settore, che potrebbero trovare nella trasparenza un vantaggio competitivo per superare la diffidenza, costruendo relazioni a lungo termine e favorendo la divulgazione dei dati, ottenendo una rilevante fonte di valore aggiunto ai loro business.

The bright side of transparency : how to foster trust and data disclosure in a world that seeks for privacy

Romor, Lorenzo;Wang, Fabio
2019/2020

Abstract

We live in the age of big data. Nowadays, companies are exploiting more and more the potential embedded in the huge amount of information that we generate online every day. These new ways to capture value, as the trading of users’ data, allowed innovative digital services and platforms to be economically sustainable in a landscape characterized by users with a low willingness to pay. However, users are realizing more and more about the danger of online privacy violations. Hence, privacy concerns regarding data activities by companies are rising, making users unwilling to disclose their information online, affecting data-driven companies. To lower these resistances, firms started to invest in transparency, reassuring customers, and defining boundaries for data activities. The effectiveness of these practices has been limitedly covered in literature; thus, the objective of this study is assessing whether transparency affects the propensity to disclose and trust from users, also analysing industry and personal characteristics as contextual and personal factors. Within a field experiment, transparency is embedded into the design of a privacy disclaimer for a digital service, and the reactions to two mock-ups – one transparent and one opaque – are collected through a survey. Answers from 312 respondents were analysed through a Covariance-Based Structural Equation Modelling (CB-SEM) method. Results show that transparency has a statistically significant positive effect on disclosure intentions. Plus, this behaviour changes depending on the industry and the personality of the respondent. These results, novel in the privacy literature, open a wide set of possibilities for practitioners, which might find in transparency a competitive advantage to overcome diffidence, build long-term relationships with users, and foster data disclosure, obtaining in turn a relevant source of value.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
15-dic-2020
2019/2020
Viviamo nell'era dei Big Data. Oggi le imprese sfruttano sempre di più il potenziale insito nell'enorme quantità di informazioni che generiamo ogni giorno online. Questi nuovi modi di generare valore, come la vendita dei dati degli utenti, hanno permesso a servizi e piattaforme innovative di essere economicamente sostenibili in un panorama caratterizzato da utenti con poco propensi a pagare per i servizi digitali. Tuttavia, gli utenti si stanno rendendo conto sempre più dei pericoli derivanti dalle violazioni della privacy online. Di conseguenza, la preoccupazione degli utenti per la loro privacy ed il trattamento dei dati è in crescita, rendendoli meno disposti a rivelare informazioni online, con ripercussioni sulle imprese e servizi basati sui dati degli utenti. Per ridurre queste resistenze, le imprese hanno iniziato a investire sulla trasparenza rassicurando gli utenti e definendo dei limiti per le attività riguardanti i dati personali. L'efficacia di queste pratiche è stata studiata in letteratura in modo limitato. L’obiettivo di questo studio è valutare se la trasparenza influisce sulla propensione a condividere dati personali e sulla fiducia verso il servizio. La relazione tra la trasparenza, condivisione dei dati e fiducia viene analizzata rispetto a variabili di contesto, come fattori personali ed il settore del servizio. Nell’ambito di un esperimento, è stata progettata una privacy policy trasparente per un servizio digitale, e le reazioni a due mock-up - uno trasparente e uno opaco - sono state raccolte attraverso un questionario. Le risposte di 312 intervistati sono state analizzate tramite un modello di Covariance-Based Structural Equation Modelling (CB-SEM). I risultati mostrano che la trasparenza ha un effetto positivo significativo sull’intenzioni di condivisione di dati personali da parte degli utenti. Il comportamento cambia a seconda del settore e della personalità dell'intervistato. Questi risultati contribuiscono all’arricchimento della letteratura sulla privacy, portando ampie possibilità per i managers del settore, che potrebbero trovare nella trasparenza un vantaggio competitivo per superare la diffidenza, costruendo relazioni a lungo termine e favorendo la divulgazione dei dati, ottenendo una rilevante fonte di valore aggiunto ai loro business.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/170549