Simulacra is a research of speculative design between ethnographic research, case studies and a phenomenological approach, that starting from the socio-cultural shift of our contemporary age, investigates the role that emerging technologies, such as synthetic media, play on a social, ethical and aesthetic level. Furthermore, it analyses what correlation there is between these, man and other organisms, showing the need to abandon an anthropocentric point of view, in order to embrace new perspectives of decentralized action, in a new post-human ecology. Particularly, the technologies and tools that we are creating nowadays are changing a fundamental part of our existence: the lenses through which we view and interact with the world. We are literally beginning to see the world through a new set of eyes and ears: things that were previously invisible become visible. The world of today is the world of simulacra, where media are autonomously created, distributed and spread without having a visual respondence in tangible references, acting and existing only in the digital realm, but still creating consequences on the material one. What can now be considered real, or fake? The ethical implications that this research brings with it, namely, the importance of relationships of trust and awareness, are also discussed. The aim is to analyze what are the weaknesses and what are the areas of possible growth. It will be investigated how, consequently, the role of design has to change and adapt: ​​design becomes a bridge between known and unknown. With it is possible to explore the endless possibilities we have in front of us and that we can embrace. Design, we can say, acting as a cultural mediator and enhancer, could become the coordinator of a collective strength and intellect. It has to go beyond the pure rational and logical thought, in order to build beliefs for humans and non humans. Design can build awareness and meaning, it can become the catalyst of a collective consciousness, ready to face what is going to happen in the next future. In particular, the definition and search for a future of meaning and growth, avoiding dystopian futures governed by inhuman technologies and useless hierarchical constructs.

Simulacra è una ricerca di design speculativo tra ricerca etnografica, casi studio e un approccio fenomenologico alla base, che partendo dallo shift socio culturale della nostra epoca contemporanea, investiga il ruolo che tecnologie emergenti, come i media sintetici, giocano su un piano sociale, etico ed estetico. Inoltre, analizza che correlazione c’è tra queste, l’uomo e gli altri organismi, mostrando la necessità dell’abbandono di un punto di vista antropocentrico, per poter abbracciare nuove prospettive di azione decentrate, in una nuova ecologia post umana. In particolare, le tecnologie e gli strumenti che stiamo creando e sviluppando oggi stanno cambiando una parte fondamentale della nostra esistenza: le lenti attraverso le quali guardiamo e interagiamo con il mondo. Stiamo letteralmente iniziando a vedere il mondo attraverso un nuovo set sensoriale: cose che prima erano invisibili diventano visibili. Il mondo di oggi è il mondo dei simulacri, dove i media vengono creati, distribuiti e diffusi in modo autonomo, senza avere una corrispondenza visiva in riferimenti tangibili, agendo ed esistendo solo nella sfera del digitale, ma creando comunque conseguenze su quella fisica. Cosa è attualmente considerato reale? Cosa invece falso? Vengono discusse anche le implicazioni etiche che questa ricerca porta con se, l’importanza di rapporti di fiducia e consapevolezza, analizzando quelli che sono i punti di debolezza e quelle che sono le area di possible crescita. Viene investigato come, conseguentemente a ciò, il ruolo del design deve cambiare e adattarsi: il design diventa un ponte tra il conosciuto e lo sconosciuto. Con esso è possibile esplorare le infinite possibilità che abbiamo di fronte a noi e che possiamo abbracciare. Il design, si può dire, agendo come mediatore e valorizzatore culturale, può diventare il coordinatore di una forza e di un intelletto collettivo. Andando oltre un pensiero puramente logico e razionale, può costruire credenze per umani e non umani. Esso può costruire consapevolezza e nuovi significati, diventando catalizzatore di una coscienza collettiva, pronta ad affrontare ciò che accadrà nel prossimo futuro. In particolare, la definizione e la ricerca di un futuro di significato e di crescita, evitando futuri dispotici governati da tecnologie disumane e inutili costrutti gerarchici.

Simulacra. A speculative journey among ethics, aesthetics and emerging technologies, towards a post human future

Castelli, Ilaria
2019/2020

Abstract

Simulacra is a research of speculative design between ethnographic research, case studies and a phenomenological approach, that starting from the socio-cultural shift of our contemporary age, investigates the role that emerging technologies, such as synthetic media, play on a social, ethical and aesthetic level. Furthermore, it analyses what correlation there is between these, man and other organisms, showing the need to abandon an anthropocentric point of view, in order to embrace new perspectives of decentralized action, in a new post-human ecology. Particularly, the technologies and tools that we are creating nowadays are changing a fundamental part of our existence: the lenses through which we view and interact with the world. We are literally beginning to see the world through a new set of eyes and ears: things that were previously invisible become visible. The world of today is the world of simulacra, where media are autonomously created, distributed and spread without having a visual respondence in tangible references, acting and existing only in the digital realm, but still creating consequences on the material one. What can now be considered real, or fake? The ethical implications that this research brings with it, namely, the importance of relationships of trust and awareness, are also discussed. The aim is to analyze what are the weaknesses and what are the areas of possible growth. It will be investigated how, consequently, the role of design has to change and adapt: ​​design becomes a bridge between known and unknown. With it is possible to explore the endless possibilities we have in front of us and that we can embrace. Design, we can say, acting as a cultural mediator and enhancer, could become the coordinator of a collective strength and intellect. It has to go beyond the pure rational and logical thought, in order to build beliefs for humans and non humans. Design can build awareness and meaning, it can become the catalyst of a collective consciousness, ready to face what is going to happen in the next future. In particular, the definition and search for a future of meaning and growth, avoiding dystopian futures governed by inhuman technologies and useless hierarchical constructs.
ARC III - Scuola del Design
15-dic-2020
2019/2020
Simulacra è una ricerca di design speculativo tra ricerca etnografica, casi studio e un approccio fenomenologico alla base, che partendo dallo shift socio culturale della nostra epoca contemporanea, investiga il ruolo che tecnologie emergenti, come i media sintetici, giocano su un piano sociale, etico ed estetico. Inoltre, analizza che correlazione c’è tra queste, l’uomo e gli altri organismi, mostrando la necessità dell’abbandono di un punto di vista antropocentrico, per poter abbracciare nuove prospettive di azione decentrate, in una nuova ecologia post umana. In particolare, le tecnologie e gli strumenti che stiamo creando e sviluppando oggi stanno cambiando una parte fondamentale della nostra esistenza: le lenti attraverso le quali guardiamo e interagiamo con il mondo. Stiamo letteralmente iniziando a vedere il mondo attraverso un nuovo set sensoriale: cose che prima erano invisibili diventano visibili. Il mondo di oggi è il mondo dei simulacri, dove i media vengono creati, distribuiti e diffusi in modo autonomo, senza avere una corrispondenza visiva in riferimenti tangibili, agendo ed esistendo solo nella sfera del digitale, ma creando comunque conseguenze su quella fisica. Cosa è attualmente considerato reale? Cosa invece falso? Vengono discusse anche le implicazioni etiche che questa ricerca porta con se, l’importanza di rapporti di fiducia e consapevolezza, analizzando quelli che sono i punti di debolezza e quelle che sono le area di possible crescita. Viene investigato come, conseguentemente a ciò, il ruolo del design deve cambiare e adattarsi: il design diventa un ponte tra il conosciuto e lo sconosciuto. Con esso è possibile esplorare le infinite possibilità che abbiamo di fronte a noi e che possiamo abbracciare. Il design, si può dire, agendo come mediatore e valorizzatore culturale, può diventare il coordinatore di una forza e di un intelletto collettivo. Andando oltre un pensiero puramente logico e razionale, può costruire credenze per umani e non umani. Esso può costruire consapevolezza e nuovi significati, diventando catalizzatore di una coscienza collettiva, pronta ad affrontare ciò che accadrà nel prossimo futuro. In particolare, la definizione e la ricerca di un futuro di significato e di crescita, evitando futuri dispotici governati da tecnologie disumane e inutili costrutti gerarchici.
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