Pavel Janák. A study of his formal expressions and design techniques. The complexity of figure and the purity of form in architectural composition

The research is related to Czech architect Pavel Janák. As one of the protagonists of the Czechoslovak avant-garde movement in the early 20th century, Janák established the theoretical basis of Czech cubist style architecture and gradually developed it from a decorative geometric form language to a rational, symbolic expression of architectural form and space endowed with distinct spirituality. Janák’s architectural design concept was largely inspired by Cubist art, from which, his architectural language has inherited the plastic geometry and abstract formal expression. They are as the key to transcribing and integrating the radical Slav architectural tradition into the glossy context of the “Modernism”. His architectural works, especially the early Cubist style works, revealed complex and dynamic images. In order to decode this complexity, the research tracks the evolution of his design philosophy by tracing his works in different style-period and analyses the design techniques used. Therefore, the purpose of the whole research is to explore the evolutionary process of Janák’s form expression and design techniques. And furthermore, the research is to look into the problem how Janák as the most “spiritual” and “revolutionary” architect at that time, struggled to reconcile between the ideal and the practical, seeking for a purity that not subject to the influences of complex social factors, embraced as a response to “artistic will” with the technique separation. In the research process, Janak’s major practice works at different creative stages were selected as case studies, and analysed of their design techniques by remodelling and diagramming approaching. While referring to Janak's theoretical works in the corresponding period, each case is dissected by unscrambling the source as the hand-drawn sketches and the finalized drawings. In the meantime, the geometric prototype of the architectural form is extracted, regarded as a fixed alphabet following a certain syntax of the formal system. The design techniques used are regarded as an intermediary closely related to the “artistic intention”, through which, the “spirituality” can be injected into the entity of the materialistic building. More profoundly, the research also involves Janak’s manuscript journal. By interpreting his notes and records on architecture from 1911 to 1914, his self-reflection and deep thoughts behind each design activity are reached, so as to understand his design ideology from a height of aesthetics and link it with his vision and philosophy, and further, connect it with the cultural dilemma of his time.

La ricerca è collegata all'architetto ceco Pavel Janák. Come uno dei protagonisti del movimento d'avanguardia cecoslovacco all'inizio del XX secolo, Janák ha stabilito le basi teoriche dell'architettura in stile cubista e l'ha gradualmente sviluppata da un linguaggio di forme geometriche in un’espressione razionale, simbolica della forma e dello spazio architettonico dotato di spiritualità distinti. Il concetto di design architettonico di Janák è stato ispirato all'arte cubista, da cui il suo linguaggio architettonico ha ereditato la geometria plastica e l'espressione astratta. Sono la chiave per trascrivere e integrare la radicale tradizione architettonica Slava nel contesto lucido del "Modernismo". Le sue opere architettoniche, in particolare quelle in stile cubista degli anni formativi, mostravano immagini complesse e dinamiche. Per decifrare questa complessità, la ricerca segue l'evoluzione della sua filosofia progettuale tracciando i suoi lavori in diversi periodi stilistici e analizzando le tecniche utilizzate. Pertanto, lo scopo della ricerca è esplorare il processo evolutivo della sua espressione formale e delle tecniche. Lo studio esplorerà inoltre anche le seguenti problematiche: essendo Janak l'architetto più "spirituale" e “rivoluzionario” di quel periodo, come ha lottato per cercare di conciliare ideali e pratica, perseguendo una purezza della forma architettonica non soggetta all’influenza dei fattori sociali e alla fine raggiungere un metodo di progettazione come una risposta alla "volontà artistica" con la separazione tecnologica. Nel processo di ricerca, le principali attività pratiche di Janak sono state selezionate dalle sue diverse fasi creative come i casi studio, e sono analizzate delle loro tecniche di progettazione ridisegnandole e rimodellandole. Facendo riferimento ai lavori teorici di Janak nel periodo corrispondente, ogni caso viene dissezionato interpretando i dati originali dagli schizzi iniziali ai disegni finali. Nel frattempo viene estratto il prototipo geometrico della forma architettonica, considerato come un alfabeto fisso secondo una certa sintassi del sistema formale. Le tecniche progettuali utilizzate sono considerate come un intermediario strettamente legato all’intenzione artistica, attraverso questo intermediario, la spiritualità può essere iniettata nell'entità dell'edificio. Più profondamente, la ricerca coinvolge anche i manoscritti nel diario di Janak, interpretando i suoi appunti sull'architettura dal 1911 al 1914. La sua riflessione e i pensieri profondi dietro ogni attività di progettazione vengono raggiunte, in modo da comprendere la sua ideologia progettuale, da un'altezza estetica e collegarla alla sua visione del design e filosofia di vita, e oltre, collegarlo al dilemma culturale nel suo tempo.