Rethinking the architecture of the renewable-energy power plants : potential stations to transform the social flows

Despite the increasing demand for environmentally friendly energy production, we are currently confronted with a lack of systematic design approaches for areas of renewable-energy plants. The need for such an approach remains largely unaddressed, and there are only a small number of realized projects for renewable- energy with spatial and social value as reliable references. Although renewable-energy installations take up huge areas of landscape, they have not received enough attention from the architecture community. Near residential areas aesthetics has always been one of the main obstacles to the social acceptance of the energy plants. Although aesthetics, social and spatial issues are the subject of architecture, there is no framework or systematic studies for the task of connecting designers and architects with renewable-energy. As a result, planning is usually mono-functional and does not create a place that attracts people and offers the experience of an attractive space with social value. The main objective of the present work is to design innovative investment technologies for renewable-energy architecturally in such a way that they are able to develop social effectiveness. The concepts of atmospheres according to Gernot Böhme and the space of flows according to Manuel Castells are used as the key to identifying socially effective spaces. The lack of renewable-energy projects with social value is a problem that sets limits to this research topic and makes it seem a challenge to create a framework or typology for this architectural task. In order to link the two concepts of energy and architecture, it is first necessary to have a common language, as it could be defined by an archetype that conveys the meaning of the two concepts "transformation of social and physical flows" with an easily understandable idea: "Station". Thus, two methodological challenges arise: first, to find a common linguistic level in the fields of energy and architecture; second, to use this linguistic connection to generate new knowledge to meet the social challenge. In order to develop a strategy for designers and planners that can transform social flows, atmospheres of places and facilities of renewable-energies are identified and classified. The method includes research through design, abductive thinking and qualitative clustering as well as a systematic formation of categories of perception and interpretation. Due to the current lack of realized renewable-energy projects that are architecturally designed for social effectiveness, the data will be obtained from the creative ideas of international designers, artists and architects who participated in the 2014 Land Art Generator Initiative (LAGI) biennial competition with the motto: "Renewable Energy can be beautiful". The 64 concepts of the competition will be analyzed by interpreting the atmospheric, social and energy information they contain as ideas of flows and Stations. The projects are thus identified abductively with an atmospheric term and grouped into nine categories - clusters - according to similarities. This clustering provides a framework, or, in the sense of Christopher Alexander, a pattern language for atmospheric and meaningful spaces of renewable-energy production, which, in addition to the energetic aspects, are decidedly oriented towards social aspects. The Flow-station model combines the concepts of energy production and architecture and thus gives the planning a holistic view. Station and flow become keywords to generate further ideas and categories, depending on the location of a project, that connect existing and desired physical and social flows. The generated categories are finally evaluated by a design study. This test shows how the categories presented can be a tool for architects to design a "social power plant". The concrete case shows how energy generation plants can be used to regenerate an inhabited urban landscape and revitalize the adjacent social housing. The result of the work provides new insights for spatial planning and can inspire designers and architects to participate in this movement of transforming energy production in the landscape, which is crucial for the future.

Nonostante la domanda di produzione di energia rispettosa dell'ambiente sia in crescita, ci troviamo attualmente di fronte a una mancanza di approcci sistematici di progettazione per le aree degli impianti a energia rinnovabile. La necessità di un tale approccio rimane in gran parte non affrontata, e come riferimenti affidabili ci sono solo pochi progetti realizzati per l'energia rinnovabile che abbiano valore spaziale e sociale. Sebbene gli impianti a energia rinnovabile occupino enormi aree di paesaggio, non hanno ricevuto abbastanza attenzione da parte della comunità architettonica. L'estetica delle aree residenziali è sempre stata uno dei principali ostacoli all'accettazione sociale degli impianti energetici. Sebbene l'estetica, le questioni sociali e spaziali siano l'oggetto dell'architettura, non esiste un quadro o uno studio sistematico per il compito di collegare progettisti e architetti con le energie rinnovabili. Di conseguenza, la progettazione è di solito monofunzionale e non crea un luogo che richiami le persone e offra l'esperienza di uno spazio attrattivo con valore sociale. L'obiettivo principale del presente lavoro è quello di progettare architettonicamente tecnologie di investimento innovative per le energie rinnovabili, in modo tale che siano in grado di sviluppare efficacia sociale. I concetti di atmosfere secondo Gernot Böhme e lo spazio dei flussi secondo Manuel Castells sono utilizzati come chiave per identificare gli spazi socialmente efficaci. La mancanza di progetti di energia rinnovabile con valore sociale è un problema che pone dei limiti a questo tema di ricerca e fa sembrare una sfida il creare una cornice o una tipologia per questo compito architettonico. Per collegare i due concetti di energia e architettura, è necessario innanzitutto avere un linguaggio comune, come potrebbe essere definito da un archetipo che trasmetta il significato dei due concetti "trasformazione dei flussi sociali e fisici" con un'idea facilmente comprensibile: "stazione". Sorgono così due sfide metodologiche: in primo luogo, trovare un livello linguistico comune nei campi dell'energia e dell'architettura; in secondo luogo, utilizzare questa connessione linguistica per generare nuove conoscenze per affrontare la sfida sociale. Al fine di sviluppare una strategia per progettisti e pianificatori che sia in grado di trasformare i flussi sociali, vengono individuate e classificate le atmosfere dei luoghi e delle strutture di energia rinnovabile. Il metodo prevede la ricerca attraverso la progettazione, il pensiero abduttivo e il clustering qualitativo, nonché la formazione sistematica di categorie di percezione e di interpretazione. A causa dell'attuale mancanza di progetti di energie rinnovabili realizzati e architettonicamente progettati per l'efficacia sociale, i dati saranno ottenuti dalle idee creative di designer, artisti e architetti internazionali che hanno partecipato al concorso biennale Land Art Generator Initiative (LAGI) 2014 con il motto: "Le energie rinnovabili possono essere belle". I 64 concetti del concorso saranno analizzati interpretando le informazioni di atmosfera, sociali ed energetiche in essi contenute come idee di flussi e stazioni. I progetti sono così identificati in modo abduttivo con un termine atmosferico e raggruppati in nove categorie - cluster - secondo le similitudini. Questo raggruppamento fornisce un quadro, o, nel senso di Christopher Alexander, un linguaggio di riferimento per gli spazi atmosferici e significativi della produzione di energia rinnovabile, che, oltre agli aspetti energetici, siano decisamente orientati verso gli aspetti sociali. Il modello Flow-Station-Model combina i concetti di produzione di energia e di architettura, dando così alla progettazione una visione olistica. Stazione e flusso diventano parole chiave per generare ulteriori idee e categorie, a seconda della localizzazione di un progetto, che collegano i flussi fisici e sociali esistenti e desiderati. Le categorie generate vengono infine valutate da uno studio di progettazione. Questo test mostra come le categorie presentate possano essere uno strumento per gli architetti per progettare una "centrale elettrica sociale". Il caso concreto mostra come gli impianti di generazione di energia possano essere utilizzati per rigenerare un paesaggio urbano abitato e rivitalizzare le abitazioni sociali adiacenti. Il risultato del lavoro fornisce nuovi spunti per la pianificazione del territorio e può ispirare designer e architetti a partecipare a questo movimento di trasformazione della produzione di energia nel paesaggio, che è cruciale per il futuro.