Sport in carcere. Un progetto partecipato per gli spazi della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate

This MSc dissertation develops within Politecnico di Milano’s A.C.T.S. (A Chance Through Sport) research project, whose goal is providing guidelines for the introduction of sport-based interventions in Italian prisons. This study investigates Milano-Bollate Detention Centre’s spaces and establishes a participatory design process to raise awareness of the need for prison-focused projects. It follows two lines of investigation. On the one hand, by desk research allows the collection and analysis of data through a literature review, providing a general understanding of the subject of sport in prison against different disciplinary backgrounds. On the other hand, research through people collects stakeholders’ needs and feedback, thereby advancing the design process. The work evolves through a gradual synthesis of the collected material, while keeping track of the research process. The context analysis leads to the design of architectural intervention proposals for Milano-Bollate Detention Centre’s spaces. The significance of the thesis process lies with the analysis of the requests from the inhabitants combined with context-specific features, as well as social, historical, and normative issues. Such methodology would be suitable for application in other fragile contexts.

La tesi si sviluppa all’interno del progetto di ricerca A.C.T.S. (A Chance Through Sport), che persegue l’obiettivo di elaborare delle linee guida per l’introduzione dello sport negli istituti penitenziari. Prendendo in esame gli spazi della II Casa di Reclusione di Milano - Bollate, si intraprende un processo partecipato, allo scopo di generare maggiore consapevolezza della necessità di un progetto per il carcere. Questo studio segue due linee di ricerca: da una parte, il metodo di indagine by desk permette di collezionare e analizzare dati a partire dalla letteratura esistente, offrendo così una ricognizione sul tema sport in carcere secondo diverse prospettive disciplinari; dall’altra, la ricerca attraverso le persone raccoglie esigenze e riscontri dal dialogo diretto con gli attori, alimentando il processo progettuale. Lo sviluppo del lavoro è supportato da una sintesi progressiva dei materiali raccolti che tenga traccia del processo di ricerca. L’analisi del contesto porta alla formulazione di proposte d’intervento per la trasformazione degli spazi del carcere di Bollate. Il processo di lavoro è significativo in quanto analizza le richieste degli abitanti in relazione alla specificità del contesto, nonché agli aspetti sociali e storico-normativi. Questo metodo operativo si presta a essere applicato anche ad altri ambiti fragili.