In my research, I’d like to create a path: Brian O’Doherty’s words about exhibitions and the white cube are just the starting point to speak about a type of museum, the house museum. After talking about the studio exhibit, I try to present the birth of this category of experiences. The house museum topic has become even more relevant during the last years, especially on the communication issue. The main focus of the thesis is the museum text, specifically on the label. Presenting the topic, two case studies have been shown to the reader, Morandi House in Bologna and Plečnik House in Ljubljana, they were analysed and put in comparison. It concerns both ways two places of life and work, although there are two different professions, an architect and an artist, with a short chronological gap, given that Plečnik was born in 1872 and Morandi in 1890. This action allowed us to see the differences and the things in common between the two houses. In the Slovenian museum, the main focus was trying to preserve the original atmosphere of the house while in the Italian one, the architect who led the renovation work decided to give a more modern appearance to the exhibition, disguising the original environment. Thanks to the cues from the book Senza titolo. Le metafore della didascalia, written by Maria Chiara Ciaccheri, Anna Chiara Cimoli e Nicole Moolhuijseche, the research continues with the different features of the labels, such as legibility criteria, and the different type of audience to whom the communication is addressed. Another important part of the study is the interpretative label: it has a huge narrative power that allows catching visitors of different ages, getting close to art and museum exhibitions. A brief digression about the language follows the interpretative part. Lexical choices are now very relevant and they need to keep pace with actual social transformations. At the end, possible communications strategies have been studied for the two cases of the house museum, which are complex characterized and strong environments. With a diverse original destination not committed to the visit and use of the public, they constitute cases of particular musicographic applications, on which it is necessary to act with caution and discretion to achieve a correct communication enhancement and emphasize the strengths of each house museum.

Nella mia tesi ho voluto tracciare un percorso: le parole di Brian O’Doherty sull’allestimento ed il white cube sono il punto di partenza, passando attraverso lo studio e la sua musealizzazione, si pongono le basi per l’approfondimento della tipologia museale della casa museo e la sua genesi. La dimora storica è un tema sempre più di rilievo negli ultimi tempi, ed io ho voluto concentrarmi soprattutto sotto l’aspetto comunicativo. Il principale focus della ricerca è infatti il sistema testuale, ed in particolare la didascalia, all’interno di questi ambienti. Sono stati presentati due casi studio, Casa Morandi a Bologna e la Plečnik House a Lubiana, analizzandoli e ponendoli a confronto. Si tratta in entrambi in casi di luoghi di vita e lavoro, sebbene di due diverse professionalità, un architetto e un artista, con un breve scarto cronologico, dato che Plečnik nasce nel 1872 e Morandi nel 1890. La comparazione ha fatto emergere differenze ed affinità all’interno delle due diverse realtà museali, note a livello europeo. Nel caso sloveno la priorità è stata data al mantenimento dell’originalità degli ambienti mentre, nella dimora italiana, è stato scelto un allestimento di più evidenti ingerenze museografiche, non sempre rispettose dell’originale. Grazie agli spunti offerti dal recente testo Senza titolo. Le metafore della didascalia, a cura di Maria Chiara Ciaccheri, Anna Chiara Cimoli e Nicole Moolhuijseche, il mio percorso di ricerca, continua attraverso le diverse caratteristiche fisiche del sistema testuale, come i criteri di leggibilità, e le diverse tipologie di pubblico su cui viene plasmata la comunicazione. Parte importante della ricerca è occupata dalla didascalia interpretativa, motore di numerose esperienze espositive e dal grande potenziale narrativo, che consente di avvicinare al museo un sempre più ampio numero di visitatori. A questo segue una breve digressione sul linguaggio, strumento museografico e curatoriale che sta subendo modifiche importanti, al passo con le trasformazioni sociali. In conclusione si sono studiate possibile strategie di comunicazione per i due casi di casa museo che di per sé, in quanto ambienti complessi fortemente connotati. Con una diversa destinazione originaria non dedicata alla visita e alla fruizione di pubblico, costituiscono casi di applicazioni museografiche particolari, sulle quali è necessario agire con cautela e discrezione per raggiungere un corretto potenziamento comunicativo e sottolineare i punti di forza di ogni casa museo.

La didascalia ed il suo progetto nella casa-museo : un confronto tra la Casa di Plečnik e Casa Morandi

Guglielmetti, Federico
2019/2020

Abstract

In my research, I’d like to create a path: Brian O’Doherty’s words about exhibitions and the white cube are just the starting point to speak about a type of museum, the house museum. After talking about the studio exhibit, I try to present the birth of this category of experiences. The house museum topic has become even more relevant during the last years, especially on the communication issue. The main focus of the thesis is the museum text, specifically on the label. Presenting the topic, two case studies have been shown to the reader, Morandi House in Bologna and Plečnik House in Ljubljana, they were analysed and put in comparison. It concerns both ways two places of life and work, although there are two different professions, an architect and an artist, with a short chronological gap, given that Plečnik was born in 1872 and Morandi in 1890. This action allowed us to see the differences and the things in common between the two houses. In the Slovenian museum, the main focus was trying to preserve the original atmosphere of the house while in the Italian one, the architect who led the renovation work decided to give a more modern appearance to the exhibition, disguising the original environment. Thanks to the cues from the book Senza titolo. Le metafore della didascalia, written by Maria Chiara Ciaccheri, Anna Chiara Cimoli e Nicole Moolhuijseche, the research continues with the different features of the labels, such as legibility criteria, and the different type of audience to whom the communication is addressed. Another important part of the study is the interpretative label: it has a huge narrative power that allows catching visitors of different ages, getting close to art and museum exhibitions. A brief digression about the language follows the interpretative part. Lexical choices are now very relevant and they need to keep pace with actual social transformations. At the end, possible communications strategies have been studied for the two cases of the house museum, which are complex characterized and strong environments. With a diverse original destination not committed to the visit and use of the public, they constitute cases of particular musicographic applications, on which it is necessary to act with caution and discretion to achieve a correct communication enhancement and emphasize the strengths of each house museum.
ARC III - Scuola del Design
15-dic-2020
2019/2020
Nella mia tesi ho voluto tracciare un percorso: le parole di Brian O’Doherty sull’allestimento ed il white cube sono il punto di partenza, passando attraverso lo studio e la sua musealizzazione, si pongono le basi per l’approfondimento della tipologia museale della casa museo e la sua genesi. La dimora storica è un tema sempre più di rilievo negli ultimi tempi, ed io ho voluto concentrarmi soprattutto sotto l’aspetto comunicativo. Il principale focus della ricerca è infatti il sistema testuale, ed in particolare la didascalia, all’interno di questi ambienti. Sono stati presentati due casi studio, Casa Morandi a Bologna e la Plečnik House a Lubiana, analizzandoli e ponendoli a confronto. Si tratta in entrambi in casi di luoghi di vita e lavoro, sebbene di due diverse professionalità, un architetto e un artista, con un breve scarto cronologico, dato che Plečnik nasce nel 1872 e Morandi nel 1890. La comparazione ha fatto emergere differenze ed affinità all’interno delle due diverse realtà museali, note a livello europeo. Nel caso sloveno la priorità è stata data al mantenimento dell’originalità degli ambienti mentre, nella dimora italiana, è stato scelto un allestimento di più evidenti ingerenze museografiche, non sempre rispettose dell’originale. Grazie agli spunti offerti dal recente testo Senza titolo. Le metafore della didascalia, a cura di Maria Chiara Ciaccheri, Anna Chiara Cimoli e Nicole Moolhuijseche, il mio percorso di ricerca, continua attraverso le diverse caratteristiche fisiche del sistema testuale, come i criteri di leggibilità, e le diverse tipologie di pubblico su cui viene plasmata la comunicazione. Parte importante della ricerca è occupata dalla didascalia interpretativa, motore di numerose esperienze espositive e dal grande potenziale narrativo, che consente di avvicinare al museo un sempre più ampio numero di visitatori. A questo segue una breve digressione sul linguaggio, strumento museografico e curatoriale che sta subendo modifiche importanti, al passo con le trasformazioni sociali. In conclusione si sono studiate possibile strategie di comunicazione per i due casi di casa museo che di per sé, in quanto ambienti complessi fortemente connotati. Con una diversa destinazione originaria non dedicata alla visita e alla fruizione di pubblico, costituiscono casi di applicazioni museografiche particolari, sulle quali è necessario agire con cautela e discrezione per raggiungere un corretto potenziamento comunicativo e sottolineare i punti di forza di ogni casa museo.
File allegati
File Dimensione Formato  
2020_12_Guglielmetti.pdf

Open Access dal 02/12/2021

Dimensione 8.38 MB
Formato Adobe PDF
8.38 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/171008