Confronting the gap. Struggle in the bottom : case study in Basmane

In postmodern societies,the order and oppression that is constantly established onto our lives with the alarming issues of social inequality, alienation and marginalization,rising class distinction as a cause of the economic system, creates disillusionment of the self and of the collective.Through this oppression and tension in the system and clock-like lives that we are expriencing, questions of personal and social freedom arised and needed loudly.Only through consciousness and self-realisation,emancipation of the self, freedom of the self from institutional domination is considered as possible. The sense of disconnection from the everyday life and ourselves relates to a concept of the gap; a sense of uncertainty and anxiety within the strict certainty of everyday life. In the work of philosopher Slavoj Zizek, who is a Slovenian sociologist,a postmodern philosopher and a cultural critic in the 21st century, explains this gap as a non-functional intersistial space which is open to possible emancipatory actions in ourselves and in our cities. The main idea is that ,by confronting the notion of gap,analysing the creation and social use of in-betweens as potential spaces of emancipation. Social struggles and movements are exposed to the potentialities of in-betweens.They hold a strong position for possible solidatory between different people. In the case study of Basmane, there is a very strong exclusion and class struggle visible and the way the spatial gaps play a very crucial role in the city's story is very important.These places in Basmane are shelters for the people.Since they have been excluded from the other part of the city, people who are living in here had to find their own voices and created a completly new culture and solidatory in order to survive.And in-between , interstitial spaces for them were very vital.Their whole life is among those ruin and decay buildings. They dont have a gathering space, rather they meet behind the streets, in the old courtyards or in-between the buildings. The aim of the thesis is to research of the conditions which brought them here and took their voices away. And to think about a posibility for them to regain their voices.And to reach out to others.Basmane is in a very central part of the city, and it contains the most important cultural and historical values that Izmir have such as the historical use of the covers.The most striking element of the area is the disconnected covers which is mainly located in Anafartalar which is the main important historical axis in te district by being an old trade and carnaval route. Nobody goes there. Nobody knows the beauty that it actually holds.The aim is to try to create some possibilites to show such fragments of their lives through the use of covers( excludeds,outsiders,unwanted) within the respect of the historical values.Can the cover will be a new dynamic element in city's stories since as the cover changes ,under of it changes.Can there be actually an interaction with them, through the use of cover? Can these people find a way to encontour and face each other's reailities? Can they leave marks on each others lives? People who pushed to live in there, and abonded for their fate ,are willingfull.They are willing to be approached and leave a mark.

Nelle società postmoderne, l’ordine e l’oppressione che sono costantemente stabiliti nelle nostre vite con le questioni allarmanti della disuguaglianza sociale, dell’alienazione e dell’emarginazione, la crescente distinzione di classe come causa del sistema economico, crea disillusione del sé e del collettivo. oppressione e tensione nel sistema e vite simili a orologi che stiamo vivendo, le questioni di libertà personale e sociale sono emerse e sono state necessarie a gran voce Solo attraverso la coscienza e l’autorealizzazione, l’emancipazione del sé, la libertà del sé dal dominio istituzionale è considerata come possibile. Il senso di disconnessione dalla vita di tutti i giorni e da noi stessi si riferisce a un concetto di distanza; un senso di incertezza e ansia nella rigorosa certezza della vita quotidiana. Nel lavoro del filosofo Slavoj Zizek, che è un sociologo sloveno, un filosofo postmoderno e un critico culturale nel 21 ° secolo, spiega questo divario come uno spazio intersistiale non funzionale che è aperto a possibili azioni emancipatorie in noi stessi e nelle nostre città. L’idea principale è quella, confrontando la nozione di gap, analizzando la creazione e l’uso sociale degli in-between come potenziali spazi di emancipazione. Le lotte ei movimenti sociali sono esposti alle potenzialità degli in-betweens e mantengono una posizione forte per una possibile solidarietà tra persone diverse. Nel caso di studio di Basmane, c’è una forte esclusione e una lotta di classe visibile ed è molto importante il modo in cui i divari spaziali giocano un ruolo cruciale nella storia della città.Questi luoghi a Basmane sono rifugi per le persone. esclusi dall’altra parte della città, le persone che vivono qui hanno dovuto trovare la propria voce e creare una cultura e una solidarietà completamente nuove per sopravvivere e, nel mezzo, gli spazi interstiziali per loro erano molto vitali. è tra quelle rovine e edifici in rovina. Non hanno uno spazio di raccolta, piuttosto si incontrano dietro le strade, nei vecchi cortili o tra gli edifici. Scopo della tesi è ricercare le condizioni che li hanno portati qui e hanno portato via la loro voce. E pensare alla possibilità per loro di riconquistare la propria voce e di raggiungere gli altri.Basmane si trova in una parte molto centrale della città e contiene i valori culturali e storici più importanti che Izmir ha come l’uso storico di Le coperture. L’elemento più sorprendente dell’area sono le coperture sconnesse che si trovano principalmente ad Anafartalar, che è il principale asse storico importante del distretto essendo un’antica rotta commerciale e carnevalesca. Nessuno ci va. Nessuno conosce la bellezza che effettivamente detiene, l’obiettivo è cercare di creare qualche possibilità per mostrare tali frammenti della propria vita attraverso l’uso di copertine (escluse, estranee, indesiderate) nel rispetto dei valori storici. un nuovo elemento dinamico nelle storie della città poiché al variare della copertina, al di sotto di essa cambia. Può esserci effettivamente un’interazione con loro, attraverso l’uso della copertina? Riusciranno queste persone a trovare un modo per farsi notare e affrontare le reciproche realtà? Possono lasciare segni nelle vite degli altri? Le persone che hanno spinto a vivere lì e si sono abbandonate per il loro destino, sono disponibili, sono disposte a essere avvicinate e lasciare un segno.