The design intention is to establish a mutual relationship between the Politecnico di Milano campus and the urban context of Città Studi. The project area is located on the edge of the dense nineteenth and twentieth century complex and the large equipped green space of the Mario Giuriati Sports Field: the two areas have no spatial continuity. By working on the concept of the threshold space as an opportunity for mediation, we were able to envision public and open spaces that interact with the city. Open space requires increasing flexibility, which is achieved by transforming specialised areas into places that are adaptable to an ever wider variety of activities, and where the coexistence of the public and private dimensions becomes crucial. The design of the new complex is based on a principle of balance between horizontality (public sphere) and verticality (private sphere), taking into consideration how, according to the principle of urban mixité, the relationship between public, social, working and private life will take on a new shape. The complex will therefore represent a transition between the urban setting and the rest of the campus. Its interior layout is based on the use of different threshold and mediation levels: these are configured as a gradual sequence starting from the more urban context of the work space, which is connected to the residence through the underground, to the exhibition and archive centre, which embodies the reciprocal relationship between city and campus, to the more private sphere of the residential complex, envisioned as a mix of domestic and work spaces that is reflected in each individual housing unit as well as the common areas. Lastly, the dissertation was built upon a preliminary study on the concepts of threshold and formation of the threshold space, paying particular attention to the spatial continuity between indoors and outdoors.

L’intenzione progettuale è quella di instaurare una relazione reciproca tra il campus del Politecnico di Milano e il tessuto urbano di Città Studi. L’area di progetto si colloca ai margini del denso complesso ottocentesco e novecentesco e il grande spazio verde attrezzato del Campo Sportivo Mario Giuriati: quest’ultimi si presentano come due ambiti privi di continuità spaziale. Lavorando sul concetto dello spazio di soglia, inteso come un’occasione di mediazione, si è in grado di concepire spazi pubblici ed aperti che interagiscano con la città. Lo spazio aperto richiede una crescente flessibilità, passando da luoghi specializzati a quelli capaci di adeguarsi ad una varietà sempre più ampia di attività, in cui diventa cruciale la convivenza tra la dimensione pubblica e quella privata. Il nuovo complesso è stato concepito su un principio di equilibrio tra orizzontalità (sfera pubblica) e verticalità (sfera privata), prevedendo che - secondo il principio della mixité urbana - la relazione tra la vita pubblica, sociale, lavorativa e quella privata acquista nuove conformazioni. Esso diverrà dunque transizione tra lo spazio urbano e gli altri spazi del campus. I suoi spazi interni si fondano sull’uso di diversi livelli soglia e di mediazione, i quali si configurano come una sequenza graduale che partono dall’ambito più urbano dello spazio di lavoro, connesso alla residenza attraverso lo spazio ipogeo, al centro espositivo e archivistico, il quale rappresenta una relazione reciproca tra la città e il campus, alla sfera più privata del complesso residenziale concepito come mix di spazi domestici e lavorativi, pensati sia a livello di ogni unità abitativa sia a quello degli spazi comuni. La tesi è infine è stata strutturata con uno studio preliminare sul concetto di soglia e sulla formazione dello spazio di soglia ponendo particolare attenzione sulla continuità spaziale tra interno ed esterno.

Connecting by differences

Kim, Eun;Bonnici, Marina
2019/2020

Abstract

The design intention is to establish a mutual relationship between the Politecnico di Milano campus and the urban context of Città Studi. The project area is located on the edge of the dense nineteenth and twentieth century complex and the large equipped green space of the Mario Giuriati Sports Field: the two areas have no spatial continuity. By working on the concept of the threshold space as an opportunity for mediation, we were able to envision public and open spaces that interact with the city. Open space requires increasing flexibility, which is achieved by transforming specialised areas into places that are adaptable to an ever wider variety of activities, and where the coexistence of the public and private dimensions becomes crucial. The design of the new complex is based on a principle of balance between horizontality (public sphere) and verticality (private sphere), taking into consideration how, according to the principle of urban mixité, the relationship between public, social, working and private life will take on a new shape. The complex will therefore represent a transition between the urban setting and the rest of the campus. Its interior layout is based on the use of different threshold and mediation levels: these are configured as a gradual sequence starting from the more urban context of the work space, which is connected to the residence through the underground, to the exhibition and archive centre, which embodies the reciprocal relationship between city and campus, to the more private sphere of the residential complex, envisioned as a mix of domestic and work spaces that is reflected in each individual housing unit as well as the common areas. Lastly, the dissertation was built upon a preliminary study on the concepts of threshold and formation of the threshold space, paying particular attention to the spatial continuity between indoors and outdoors.
BELLINI, OSCAR EUGENIO
SALSA, ELEONORA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
15-dic-2020
2019/2020
L’intenzione progettuale è quella di instaurare una relazione reciproca tra il campus del Politecnico di Milano e il tessuto urbano di Città Studi. L’area di progetto si colloca ai margini del denso complesso ottocentesco e novecentesco e il grande spazio verde attrezzato del Campo Sportivo Mario Giuriati: quest’ultimi si presentano come due ambiti privi di continuità spaziale. Lavorando sul concetto dello spazio di soglia, inteso come un’occasione di mediazione, si è in grado di concepire spazi pubblici ed aperti che interagiscano con la città. Lo spazio aperto richiede una crescente flessibilità, passando da luoghi specializzati a quelli capaci di adeguarsi ad una varietà sempre più ampia di attività, in cui diventa cruciale la convivenza tra la dimensione pubblica e quella privata. Il nuovo complesso è stato concepito su un principio di equilibrio tra orizzontalità (sfera pubblica) e verticalità (sfera privata), prevedendo che - secondo il principio della mixité urbana - la relazione tra la vita pubblica, sociale, lavorativa e quella privata acquista nuove conformazioni. Esso diverrà dunque transizione tra lo spazio urbano e gli altri spazi del campus. I suoi spazi interni si fondano sull’uso di diversi livelli soglia e di mediazione, i quali si configurano come una sequenza graduale che partono dall’ambito più urbano dello spazio di lavoro, connesso alla residenza attraverso lo spazio ipogeo, al centro espositivo e archivistico, il quale rappresenta una relazione reciproca tra la città e il campus, alla sfera più privata del complesso residenziale concepito come mix di spazi domestici e lavorativi, pensati sia a livello di ogni unità abitativa sia a quello degli spazi comuni. La tesi è infine è stata strutturata con uno studio preliminare sul concetto di soglia e sulla formazione dello spazio di soglia ponendo particolare attenzione sulla continuità spaziale tra interno ed esterno.
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Descrizione: Tav.10 Vista prospettica dello spazio espositivo e sezione trasversale 1:100
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Descrizione: Tav 11. Particolari costruttivi del complesso espositivo - 1:50
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/171075