Covid-19 pandemic caused a radical change in the way we live our everyday life, from how we relate each other in public to how we share the spaces inside our dwellings. For this reason, the thesis’ project aims at developing a new model of flexible social housing, in order to satisfy the new needs that arose after the restrictions connected with the epidemic. Therefore, four main areas of interest have been identified; they allow the development of the residential complex, almost perceived as a self-sufficient compact neighborhood. The first sphere concerns the urban space, which is characterized by large sidewalks, favoring slow mobility, a bike path following secondary streets and a commercial ground floor in front of an urban plaza. These activities are intended to open completely in case of sanitary emergencies. The second sphere concerns the common outdoor spaces of the building: terraces, walkways, balconies and an elevated patio. Each accessible roof, with different function, offers a wide variety of entertainment and self-sustaining possibilities: dwellers can take care of a kitchen garden and an orchard, they are able to play with movable furniture and train in groups while maintaining social distancing. They can also customize the walkways by placing movable furniture as for example seats, tables and plants. The third sphere refers to the interior common areas destined mainly for working, studying, playing, training and relaxing. In case of emergency, those spaces can be subdivided in smaller rooms due to the use of folding glass partitions. The fourth and last sphere concerns the flexible apartment: in case of possible quarantines, the interior spaces are able to adapt to any moment of everyday life of the dwellers. Living room, kitchen and bedrooms are divided by folding walls that either connect spaces for shared activities or create smaller rooms for individual functions; in addition, bedrooms are furnished with folding blocks of bed and desk so that each room is able to transform considering the different needs throughout the day.

La pandemia da Covid-19 ha apportato un mutamento radicale del nostro modo di vivere la quotidianità, da come ci relazioniamo in pubblico a come condividiamo gli spazi all’interno delle abitazioni. Per questo motivo, il progetto di tesi ha per obiettivo lo sviluppo di un nuovo modello di residenza sociale flessibile, rivolta a soddisfare le nuove necessità emerse per via delle restrizioni legate all’epidemia. Pertanto, sono stati individuati quattro ambiti principali di intervento che permettono lo sviluppo del complesso residenziale quasi come un piccolo quartiere autosufficiente. Il primo riguarda lo spazio urbano, caratterizzato da ampi marciapiedi per favorire la mobilità lenta, una pista ciclabile lungo strade secondarie del quartiere e un piano terra ad uso commerciale che si attesta sulla piazza antistante. Queste attività sono pensate per aprirsi completamente in caso di emergenze sanitarie. Il secondo ambito riguarda lo spazio comune esterno all’edificio: terrazze, ballatoi, balconi e un patio rialzato. Le coperture praticabili, con funzioni differenti, offrono varie possibilità di intrattenimento e di autosostentamento: i residenti possono coltivare l’orto e il frutteto, possono giocare mediante l’ausilio di arredi mobili, possono allenarsi in gruppo mantenendo comunque le appropriate distanze. Gli abitanti possono inoltre personalizzare i ballatoi collocando sedie, tavoli e piante. Il terzo ambito riguarda lo spazio comune interno all’edificio composto da aree per lavorare, studiare, giocare, allenarsi e rilassarsi. In caso di emergenza, questi spazi possono essere suddivisi in stanze con dimensioni minori grazie all’uso di partizioni vetrate pieghevoli. Il quarto ed ultimo ambito riguarda l’appartamento flessibile: durante eventuali quarantene, gli spazi interni sono in grado di adattarsi ad ogni momento della quotidianità dei residenti. La sala, la cucina e le camere da letto sono divise da pareti mobili che possono unire gli spazi per permettere attività comuni oppure creare stanze più piccole per lavori individuali; inoltre, le camere da letto sono dotate di arredi trasformabili quali letti e scrivanie, così che ogni stanza possa adattarsi ai vari bisogni durante l’arco della giornata.

Living after pandemic. Flexible spaces in a social housing intervention in Milan

Vaccari, Veronica
2019/2020

Abstract

Covid-19 pandemic caused a radical change in the way we live our everyday life, from how we relate each other in public to how we share the spaces inside our dwellings. For this reason, the thesis’ project aims at developing a new model of flexible social housing, in order to satisfy the new needs that arose after the restrictions connected with the epidemic. Therefore, four main areas of interest have been identified; they allow the development of the residential complex, almost perceived as a self-sufficient compact neighborhood. The first sphere concerns the urban space, which is characterized by large sidewalks, favoring slow mobility, a bike path following secondary streets and a commercial ground floor in front of an urban plaza. These activities are intended to open completely in case of sanitary emergencies. The second sphere concerns the common outdoor spaces of the building: terraces, walkways, balconies and an elevated patio. Each accessible roof, with different function, offers a wide variety of entertainment and self-sustaining possibilities: dwellers can take care of a kitchen garden and an orchard, they are able to play with movable furniture and train in groups while maintaining social distancing. They can also customize the walkways by placing movable furniture as for example seats, tables and plants. The third sphere refers to the interior common areas destined mainly for working, studying, playing, training and relaxing. In case of emergency, those spaces can be subdivided in smaller rooms due to the use of folding glass partitions. The fourth and last sphere concerns the flexible apartment: in case of possible quarantines, the interior spaces are able to adapt to any moment of everyday life of the dwellers. Living room, kitchen and bedrooms are divided by folding walls that either connect spaces for shared activities or create smaller rooms for individual functions; in addition, bedrooms are furnished with folding blocks of bed and desk so that each room is able to transform considering the different needs throughout the day.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2021
2019/2020
La pandemia da Covid-19 ha apportato un mutamento radicale del nostro modo di vivere la quotidianità, da come ci relazioniamo in pubblico a come condividiamo gli spazi all’interno delle abitazioni. Per questo motivo, il progetto di tesi ha per obiettivo lo sviluppo di un nuovo modello di residenza sociale flessibile, rivolta a soddisfare le nuove necessità emerse per via delle restrizioni legate all’epidemia. Pertanto, sono stati individuati quattro ambiti principali di intervento che permettono lo sviluppo del complesso residenziale quasi come un piccolo quartiere autosufficiente. Il primo riguarda lo spazio urbano, caratterizzato da ampi marciapiedi per favorire la mobilità lenta, una pista ciclabile lungo strade secondarie del quartiere e un piano terra ad uso commerciale che si attesta sulla piazza antistante. Queste attività sono pensate per aprirsi completamente in caso di emergenze sanitarie. Il secondo ambito riguarda lo spazio comune esterno all’edificio: terrazze, ballatoi, balconi e un patio rialzato. Le coperture praticabili, con funzioni differenti, offrono varie possibilità di intrattenimento e di autosostentamento: i residenti possono coltivare l’orto e il frutteto, possono giocare mediante l’ausilio di arredi mobili, possono allenarsi in gruppo mantenendo comunque le appropriate distanze. Gli abitanti possono inoltre personalizzare i ballatoi collocando sedie, tavoli e piante. Il terzo ambito riguarda lo spazio comune interno all’edificio composto da aree per lavorare, studiare, giocare, allenarsi e rilassarsi. In caso di emergenza, questi spazi possono essere suddivisi in stanze con dimensioni minori grazie all’uso di partizioni vetrate pieghevoli. Il quarto ed ultimo ambito riguarda l’appartamento flessibile: durante eventuali quarantene, gli spazi interni sono in grado di adattarsi ad ogni momento della quotidianità dei residenti. La sala, la cucina e le camere da letto sono divise da pareti mobili che possono unire gli spazi per permettere attività comuni oppure creare stanze più piccole per lavori individuali; inoltre, le camere da letto sono dotate di arredi trasformabili quali letti e scrivanie, così che ogni stanza possa adattarsi ai vari bisogni durante l’arco della giornata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173210