The thesis research starts from the work made in the Final Laboratory of Master degree, which addresses the theme of earthquake and the subsequent phase of reconstruction of the most affected cities in Central Italy in 2016. The paper is composed of a first part of research on historical-theoretical topics and a second of project development, related to the theme and the study area. Both of these aspects contribute to measuring the complexity of the post-disaster reconstruction phase. A comparison has been made on an international level, starting from the new Hiroshima plan presented at CIAM VIII in 1951, in order to identify the different methods of reconstruction. While addressing territorial specificities and the local dimension, the chosen action field of the thesis is Italy, specifically the 2016 earthquake, which is the last historical survey. A multidisciplinary and multiscale approach was used as an intervention method for the restart of the small cities affected by the 2016 earthquake in Central Italy. The historical-critical research, the urban planning choices, the objectives of the local administrations, the architecture, and therefore the need of recover of the movable and fixed heritage as an identity value, were taken into account in establishing the intervention methods. The insertion of a new university centre of cultural heritage in the municipality of Camerino aims to create a synergy between the big reality of cultural vocation in Central Italy and the local scenario of pre-existing university that is scattered throughout the territory of Camerino.

Il lavoro di tesi ha avuto inizio nell’ambito del Laboratorio Finale del Corso di Laurea Magistrale, in cui si è affrontato il tema degli effetti del terremoto e della successiva fase di ricostruzione di alcuni dei comuni più colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016. La struttura dell’elaborato è composta da una prima parte di approfondimento storico-teorico delle tematiche di ricerca e da una seconda prettamente progettuale, in diretta relazione con l’ambito di intervento. Entrambe le parti contribuiscono a misurare la complessità insita nella fase di ricostruzione post-catastrofe. A partire dal progetto del nuovo piano di Hiroshima, presentato al CIAM VIII del 1951, si è impostato un confronto sul piano internazionale tra le diverse modalità di ricostruzione. Pur nella considerazione della dimensione locale e della straordinarietà di ogni singolo caso studio, si è assunta l’Italia come osservatorio privilegiato, ed in particolare, il terremoto del 2016 che costituisce il momento ultimo dell’indagine storica. Una possibile via per la ripartenza dei centri “minori” colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016 è stata tracciata utilizzando un approccio multidisciplinare e multiscalare. Si è tenuto conto della ricerca storico-critica, delle scelte urbanistiche e degli obiettivi delle amministrazioni locali, dell’architettura, e quindi della necessità di recupero del patrimonio mobile e immobile in quanto valore identirario. Attraverso l’innesto di un nuovo centro universitario di beni culturali nel comune di Camerino, si propone di creare una sinergia tra la vocazione culturale dell’area del cratere e lo scenario della preesistente realtà universitaria diffusa sul territorio e la comunità camerte.

Strategie di ricostruzione post sisma. Nuovo polo universitario di beni culturali a Camerino

Wieland, Veronica Nicoletta;Zanin, Andrea;Zanoletti, Stefano
2020/2021

Abstract

The thesis research starts from the work made in the Final Laboratory of Master degree, which addresses the theme of earthquake and the subsequent phase of reconstruction of the most affected cities in Central Italy in 2016. The paper is composed of a first part of research on historical-theoretical topics and a second of project development, related to the theme and the study area. Both of these aspects contribute to measuring the complexity of the post-disaster reconstruction phase. A comparison has been made on an international level, starting from the new Hiroshima plan presented at CIAM VIII in 1951, in order to identify the different methods of reconstruction. While addressing territorial specificities and the local dimension, the chosen action field of the thesis is Italy, specifically the 2016 earthquake, which is the last historical survey. A multidisciplinary and multiscale approach was used as an intervention method for the restart of the small cities affected by the 2016 earthquake in Central Italy. The historical-critical research, the urban planning choices, the objectives of the local administrations, the architecture, and therefore the need of recover of the movable and fixed heritage as an identity value, were taken into account in establishing the intervention methods. The insertion of a new university centre of cultural heritage in the municipality of Camerino aims to create a synergy between the big reality of cultural vocation in Central Italy and the local scenario of pre-existing university that is scattered throughout the territory of Camerino.
BRIGHENTI, TOMMASO
MANGANARO, ELVIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2021
2020/2021
Il lavoro di tesi ha avuto inizio nell’ambito del Laboratorio Finale del Corso di Laurea Magistrale, in cui si è affrontato il tema degli effetti del terremoto e della successiva fase di ricostruzione di alcuni dei comuni più colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016. La struttura dell’elaborato è composta da una prima parte di approfondimento storico-teorico delle tematiche di ricerca e da una seconda prettamente progettuale, in diretta relazione con l’ambito di intervento. Entrambe le parti contribuiscono a misurare la complessità insita nella fase di ricostruzione post-catastrofe. A partire dal progetto del nuovo piano di Hiroshima, presentato al CIAM VIII del 1951, si è impostato un confronto sul piano internazionale tra le diverse modalità di ricostruzione. Pur nella considerazione della dimensione locale e della straordinarietà di ogni singolo caso studio, si è assunta l’Italia come osservatorio privilegiato, ed in particolare, il terremoto del 2016 che costituisce il momento ultimo dell’indagine storica. Una possibile via per la ripartenza dei centri “minori” colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016 è stata tracciata utilizzando un approccio multidisciplinare e multiscalare. Si è tenuto conto della ricerca storico-critica, delle scelte urbanistiche e degli obiettivi delle amministrazioni locali, dell’architettura, e quindi della necessità di recupero del patrimonio mobile e immobile in quanto valore identirario. Attraverso l’innesto di un nuovo centro universitario di beni culturali nel comune di Camerino, si propone di creare una sinergia tra la vocazione culturale dell’area del cratere e lo scenario della preesistente realtà universitaria diffusa sul territorio e la comunità camerte.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173214