The migratory phenomenon has always characterized the history and evolution of populations, changing the geographical areas of interest over time. In recent years, the number of people forced to leave their country due to conflict, political, economic and environmental instability has increased significantly, reaching 79.5 million. The European scenario sees Greece and Italy as the main destinations of migratory waves, respectively from the Middle East and Africa, for obvious reasons of proximity to the coasts in the Mediterranean Sea. Although the Mediterranean routes have been significant for almost ten years, the landing points and reception centers remain in a state of emergency, in which overcrowding and inadequate provision of personal services are constant problems. This is the case of the island of Lampedusa, which is only 167 km from the Tunisian coast and therefore represents the first European landing point for many asylum seekers. The present hotspot, Contrada Imbriacola, can be defined as "an island within the island": in addition to not guaranteeing sufficient capacity to accommodate all refugees, it does not provide adequately designed spaces that take into consideration the condition of the refugee, reducing the hosting center with five prefabricated buildings delimited by a high railing. The main objective of the thesis is to introduce in Lampedusa a project proposal that adheres to the principles of hospitality architecture, that is, that aims to guarantee from the first moment an atmosphere of protection, dialogue and integration. The design intention therefore starts from the inclusion in the landscape and in the social network, exploits the resources of the island to place itself as part of a virtuous circle and arrives at the study of individual, public and mediation spaces, to respond to the need for privacy, socialization and belonging needs weighed on the condition of those who arrive in the new world.

Il fenomeno migratorio da sempre caratterizza la storia e l’evoluzione delle popolazioni, cambiando nel tempo le aree geografiche di interesse. Negli ultimi anni il numero di persone obbligate a lasciare il proprio paese per questioni di conflitti, instabilità politica, economica e ambientale è aumentato notevolmente, raggiungendo i 79.5 milioni. Lo scenario europeo vede la Grecia e l’Italia come le destinazioni principali delle ondate migratorie, rispettivamente dal Medio Oriente e dall’Africa, per ovvie ragioni di vicinanza delle coste del Mar Mediterraneo. Nonostante le rotte del Mediterraneo siano significative da quasi dieci anni, i punti di sbarco e i centri di accoglienza permangono in uno stato di emergenza, in cui il sovraffollamento e l’inadeguata erogazione di servizi alla persona sono problematiche costanti. E’ il caso dell’Isola di Lampedusa, che dista solamente 167 km dalle coste tunisine e perciò rappresenta per molti richiedenti di asilo il primo punto di approdo europeo. L’hotspot presente, Contrada Imbriacola, può essere definito “un’isola nell’isola”: oltre a non garantire una capienza sufficiente all’accoglienza di tutti i profughi, non fornisce spazi adeguatamente progettati che tengano in considerazione la condizione del rifugiato, riducendo il centro ospitante a cinque prefabbricati delimitati da un’alta inferriata. L’obiettivo principale della tesi è di introdurre a Lampedusa una proposta di progetto che aderisca ai principi dell’architettura dell’accoglienza, ovvero che miri a garantire fin dal primo momento a chi viene accolto nel nuovo mondo un’atmosfera di protezione, dialogo e integrazione. L’intenzione progettuale parte quindi dall’inserimento nel paesaggio e nella rete sociale, sfrutta le risorse dell’isola per collocarsi come parte di un circolo virtuoso e arriva allo studio degli spazi individuali, pubblici e di mediazione, per rispondere alla necessità di privacy, socializzazione ed appartenenza.

Living the border. A project for refugees integration on Lampedusa island

Giovene, Valeria;Aiuti, Francesca
2019/2020

Abstract

The migratory phenomenon has always characterized the history and evolution of populations, changing the geographical areas of interest over time. In recent years, the number of people forced to leave their country due to conflict, political, economic and environmental instability has increased significantly, reaching 79.5 million. The European scenario sees Greece and Italy as the main destinations of migratory waves, respectively from the Middle East and Africa, for obvious reasons of proximity to the coasts in the Mediterranean Sea. Although the Mediterranean routes have been significant for almost ten years, the landing points and reception centers remain in a state of emergency, in which overcrowding and inadequate provision of personal services are constant problems. This is the case of the island of Lampedusa, which is only 167 km from the Tunisian coast and therefore represents the first European landing point for many asylum seekers. The present hotspot, Contrada Imbriacola, can be defined as "an island within the island": in addition to not guaranteeing sufficient capacity to accommodate all refugees, it does not provide adequately designed spaces that take into consideration the condition of the refugee, reducing the hosting center with five prefabricated buildings delimited by a high railing. The main objective of the thesis is to introduce in Lampedusa a project proposal that adheres to the principles of hospitality architecture, that is, that aims to guarantee from the first moment an atmosphere of protection, dialogue and integration. The design intention therefore starts from the inclusion in the landscape and in the social network, exploits the resources of the island to place itself as part of a virtuous circle and arrives at the study of individual, public and mediation spaces, to respond to the need for privacy, socialization and belonging needs weighed on the condition of those who arrive in the new world.
PROTASONI, SARA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
27-apr-2021
2019/2020
Il fenomeno migratorio da sempre caratterizza la storia e l’evoluzione delle popolazioni, cambiando nel tempo le aree geografiche di interesse. Negli ultimi anni il numero di persone obbligate a lasciare il proprio paese per questioni di conflitti, instabilità politica, economica e ambientale è aumentato notevolmente, raggiungendo i 79.5 milioni. Lo scenario europeo vede la Grecia e l’Italia come le destinazioni principali delle ondate migratorie, rispettivamente dal Medio Oriente e dall’Africa, per ovvie ragioni di vicinanza delle coste del Mar Mediterraneo. Nonostante le rotte del Mediterraneo siano significative da quasi dieci anni, i punti di sbarco e i centri di accoglienza permangono in uno stato di emergenza, in cui il sovraffollamento e l’inadeguata erogazione di servizi alla persona sono problematiche costanti. E’ il caso dell’Isola di Lampedusa, che dista solamente 167 km dalle coste tunisine e perciò rappresenta per molti richiedenti di asilo il primo punto di approdo europeo. L’hotspot presente, Contrada Imbriacola, può essere definito “un’isola nell’isola”: oltre a non garantire una capienza sufficiente all’accoglienza di tutti i profughi, non fornisce spazi adeguatamente progettati che tengano in considerazione la condizione del rifugiato, riducendo il centro ospitante a cinque prefabbricati delimitati da un’alta inferriata. L’obiettivo principale della tesi è di introdurre a Lampedusa una proposta di progetto che aderisca ai principi dell’architettura dell’accoglienza, ovvero che miri a garantire fin dal primo momento a chi viene accolto nel nuovo mondo un’atmosfera di protezione, dialogo e integrazione. L’intenzione progettuale parte quindi dall’inserimento nel paesaggio e nella rete sociale, sfrutta le risorse dell’isola per collocarsi come parte di un circolo virtuoso e arriva allo studio degli spazi individuali, pubblici e di mediazione, per rispondere alla necessità di privacy, socializzazione ed appartenenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173223