Bituminous membranes represent the main waterproofing system used in civil works. Born in Italy, it spread rapidly all over the world, they perform a decisive protective function for the duration of a civil work thanks to the ability to reduce the degradation phenomena related to water infiltration. This distinctive feature is combined with another very topical one, which concerns the possibility of recovering the sheaths at the end of their useful life, which occurs following the removal operations in the context of maintenance activities. The environmental legislation currently in force on waste management does not allow the treatment and transformation of sheaths into by-products for reuse in the construction sector. However, the affinity of the materials making up the sheaths (bitumen, additives, polymers, fibers and inorganic filler material) with those of the bituminous mixtures (bitumen, additives, fibers, fillers and aggregates) makes their recovery sustainable in the production of bituminous conglomerates. This possibility fits perfectly with the concept of Life Cycle Assessment, for which waste becomes "raw material". This paper aims to evaluate the possibilities of recovery of the sheaths in the performance, in terms of mechanical and volumetric efficiency, of the mixtures thus obtained with the reference one (packaged in the traditional way) with the ultimate aim of validating performance.

Le membrane bituminose rappresentano il principale sistema di impermeabilizzazione utilizzato nelle opere civili. Nate in Italia, e diffuse rapidamente in tutto il mondo, assolvono ad una funzione protettiva determinante per la durata di un’opera grazie alla capacità di ridurre i fenomeni di degrado legate alle infiltrazioni d’acqua. A questa caratteristica distintiva se ne abbina un’altra di grande attualità, e che riguarda specificamente la possibilità di recupero delle guaine al termine della loro vita utile, che si verifica a seguito delle operazioni di rimozione nell’ambito delle attività manutentive. La normativa ambientale attualmente vigente in materia di gestione rifiuti non consente il trattamento e la trasformazione delle guaine in sottoprodotti per il riutilizzo nell’ambito delle costruzioni. L’affinità però dei materiali costituenti le guaine (bitume, additivi, polimeri, fibre e materiale inorganico filler) con quelli delle miscele bituminose (bitume, additivi, fibre, filler e aggregati) rende sostenibile il loro recupero nella produzione di conglomerati bituminosi. Questa possibilità si concilia perfettamente al concetto di Life Cycle Assessment, per il quale il rifiuto diventa “materia prima”. Il presente elaborato si pone l’obiettivo di valutare le possibilità di recupero delle guaine nell’ambito della produzione dei conglomerati bituminosi e di confrontare le performance, in termini di prestazioni meccaniche e volumetriche, delle miscele così ottenute con quella di riferimento (confezionata in modo tradizionale) con lo scopo ultimo di validarne le prestazioni.

Indagine sperimentale sull'impiego di guaine bitume-polimero nell'industria di conglomerati bituminosi

Verzicco, Simone
2020/2021

Abstract

Bituminous membranes represent the main waterproofing system used in civil works. Born in Italy, it spread rapidly all over the world, they perform a decisive protective function for the duration of a civil work thanks to the ability to reduce the degradation phenomena related to water infiltration. This distinctive feature is combined with another very topical one, which concerns the possibility of recovering the sheaths at the end of their useful life, which occurs following the removal operations in the context of maintenance activities. The environmental legislation currently in force on waste management does not allow the treatment and transformation of sheaths into by-products for reuse in the construction sector. However, the affinity of the materials making up the sheaths (bitumen, additives, polymers, fibers and inorganic filler material) with those of the bituminous mixtures (bitumen, additives, fibers, fillers and aggregates) makes their recovery sustainable in the production of bituminous conglomerates. This possibility fits perfectly with the concept of Life Cycle Assessment, for which waste becomes "raw material". This paper aims to evaluate the possibilities of recovery of the sheaths in the performance, in terms of mechanical and volumetric efficiency, of the mixtures thus obtained with the reference one (packaged in the traditional way) with the ultimate aim of validating performance.
PANCERI, CHIARA
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
28-apr-2021
2020/2021
Le membrane bituminose rappresentano il principale sistema di impermeabilizzazione utilizzato nelle opere civili. Nate in Italia, e diffuse rapidamente in tutto il mondo, assolvono ad una funzione protettiva determinante per la durata di un’opera grazie alla capacità di ridurre i fenomeni di degrado legate alle infiltrazioni d’acqua. A questa caratteristica distintiva se ne abbina un’altra di grande attualità, e che riguarda specificamente la possibilità di recupero delle guaine al termine della loro vita utile, che si verifica a seguito delle operazioni di rimozione nell’ambito delle attività manutentive. La normativa ambientale attualmente vigente in materia di gestione rifiuti non consente il trattamento e la trasformazione delle guaine in sottoprodotti per il riutilizzo nell’ambito delle costruzioni. L’affinità però dei materiali costituenti le guaine (bitume, additivi, polimeri, fibre e materiale inorganico filler) con quelli delle miscele bituminose (bitume, additivi, fibre, filler e aggregati) rende sostenibile il loro recupero nella produzione di conglomerati bituminosi. Questa possibilità si concilia perfettamente al concetto di Life Cycle Assessment, per il quale il rifiuto diventa “materia prima”. Il presente elaborato si pone l’obiettivo di valutare le possibilità di recupero delle guaine nell’ambito della produzione dei conglomerati bituminosi e di confrontare le performance, in termini di prestazioni meccaniche e volumetriche, delle miscele così ottenute con quella di riferimento (confezionata in modo tradizionale) con lo scopo ultimo di validarne le prestazioni.
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