Ieri oggi domani. Progetto di riqualificazione e rinnovamento per la biblioteca di Rescaldina

Nowadays, the majority of libraries in Italy, still exist according to a traditional vision, risking to be unable to respond to the necessities of these constantly changing times. The approach to the world of reading has significantly changed, especially lately, with a consequent change also on the relationship with books. In the era of smartphones and tablets, reading a book almost seem obsolete, even more so during a global pandemic, that forced millions of people to deal with remote working. It is perhaps precisely as a result of this situation, in which we are deprived of any physical contact, that comes the willingness to think about the “Re-birth” of the library as a place that can: serve the public, be a point of reference for every citizen’s necessities and be a place for interactions and social inclusion, aimed at restoring authentic relationships. Nevertheless, due to the Covid-19 pandemic, many people have been forced to slow the pace of their regular daily activities, being able to make room for activities that didn’t fit in their previous busy life: people rediscovered the beauty of simple things like reading a book. It is according to this vision of the World, that we can say that the relationship user-book will continue to exist for a long time, before being completely replaced by digital formats. Anyways, libraries risk to become little frequented non-places with no identity, if not properly renovated. It is thus essential to integrate the library system with the digital world, in order to keep up with the times. This would allow to meet the needs of today’s living, adapting to the frenetic pace of everyday life and at the same time offering the possibility to slow down and live a more real and authentic dimension.

Al giorno d’oggi, in cui la vita frenetica sta prendendo il sopravvento, la maggior parte delle biblioteche in Italia, ancora intese secondo una visione tradizionale, rischiano di essere un’Istituzione fossilizzata, incapace di rispondere alle necessità dei tempi in continuo mutamento. L’approccio al mondo della lettura è notevolmente mutato, in particolar modo negli ultimi tempi, con conseguente modificazione anche del rapporto con lo strumento. Oggigiorno siamo bombardati da informazioni e frasi flash molto veloci ed intuitive, il rapporto con una lettura lenta sembra essere fuori tempo. Nell’era degli smartphone e tablet la lettura di un libro sembra quasi obsoleta, a maggior ragione in seguito allo scoppio di una pandemia globale che ha costretto milioni di persone a confrontarsi il lavoro a distanza. È forse proprio in seguito a questa situazione quasi asettica, in cui siamo stati privati del contatto fisico, che scaturisce la volontà di pensare alla rinascita di un luogo come la biblioteca che possa essere a servizio del cittadino, in qualità di punto di riferimento per le sue necessità e luogo di interazione ed integrazione sociale volto al recupero dei rapporti umani concreti. Nonostante la smisurata diffusione dei sistemi digitali, molti, con l’avvento della pandemia sono stati costretti a rallentare i propri ritmi quotidiani, nei quali si sono reinserite alcune azioni per le quali nella vita frenetica non c’era tempo: si è riscoperta la bellezza della semplicità dei piccoli gesti, come leggere un libro. È in questa visione allora che è possibile affermare che il rapporto io-libro permarrà ancora a lungo senza essere completamente soppiantato dai sistemi digitali. Le biblioteche se non vengono però sottoposte ad un rinnovamento rischiano di diventare dei non-luoghi poco frequentati e privi di identità. Diventa quindi fondamentale integrare il mondo multimediale nel sistema bibliotecario per restare al passo coi tempi, trovando una mediazione per rispondere alle esigenze della vita di oggi, confrontandosi con la velocità dei ritmi quotidiani e offrendo la possibilità di rallentare per recuperare una dimensione più reale e concreta.