Let’s imagine putting one of Burri’s physical textures, Morris textiles or Grignani’s experimental in a room and ask the observer what emotions or thoughts it arouses. Some will remain silent, others will begin to tell a story about the artist, the techniques used or the historical it refers to, because this is what a texture does. It evokes atmospheres and people get fascinated by the stories it tells. The textures are tales that can be seen by the eyes and felt with the whole body, as shown by haptic perception. Whether they are textile textures or applied to a magazine cover, looking at them means delving into the cultural landscape in which they were made, as well as the psychological and symbolic aspects of their elements. They are able to trigger a response in our state of mind. Because a texture is a project by itself. The aim of this thesis is to demonstrate that it is possible to organize textures into a tool meant to be used for cultural visual atmospheres because textures are communication design projects, stories in the form of visual elements originating from cultural, historical and geographical contexts. The result is an in-progress tool addressed to designers, useful when it comes to create communicative artifacts and to address specific cultural, historical and geographical qualities, seen as instrument of insightful narration. The leitmotif is the aura of the texture, that becomes the key to reading and understanding it. The textures presented have been scoured online and on paper books. Their existing classifications have been analyzed and there has been the understanding that they are mainly considered as morphological decorations. This research, on the other hand, has brought to light the possibile variables to describe a texture, through which more than a thousand textures have been classified. The thesis materializes in a website called Atlante delle Texture, geografie e atmosfere culturali, and a paper tool called Visioni, indici e aspetti visivi su base mappa. These tools are used to bring attention to textures, and have designers understand that they are their responsibility. They are crucial in communicating and creating a memory. They present textures as affordance that induce emotional responses and are perceived through visual, tactile and haptic perception as they communicate, suggest and interact with ourselves.

Proviamo ad immaginare di mettere una texture fisica di Burri, tessile di Morris o sperimentale di Grignani in una stanza e chiedere all’osservatore cosa suscita. Alcuni rimarranno in silenzio, altri inizieranno a raccontare una storia dell’artista, della tecnica o del periodo storico, perché è questo che fa una texture, evoca un’atmosfera e gli uomini rimangono affascinati dalle storie. Le texture sono racconti che si possono percepire con gli occhi e con tutto il corpo. È la percezione aptica che ce lo dimostra: che siano texture tessili o applicate ad una copertina di rivista, guardarne una significa considerare il panorama culturale nel quale è stata realizzata, oltre che i fattori psicologici e simbolici degli elementi che la compongono realizzandone la sua atmosfera che è in grado di esercitare qualcosa sul nostro stato d’animo. Perché sì, una texture è un vero progetto. L’obiettivo di questa tesi è dimostrare che è possibile organizzare le texture per creare uno strumento in grado di essere fruito per atmosfere culturali-visive, poiché le texture sono progetti di design della comunicazione, storie sotto forma di elementi visivi frutto del contesto culturale, storico e geografico. Il risultato è uno strumento in progress rivolto ai designer, utile per realizzare artefatti comunicativi, per comunicare un certo tipo di atmosfera culturale, storica e geografica, attraverso l’uso di texture. Il filo conduttore è l’atmosfera che diventa chiave di lettura, intesa sia da un punto di vista storico, culturale e geografico sia come strumento di narrazione percettiva.Sono state ricercate texture online e sui libri cartacei, analizzando le classificazioni esistenti e comprendendo che ad oggi sono ritenute principalmente come decori morfologici. Tale ricerca ha permesso di comprendere le variabili possibili per descrivere una texture, attraverso le quali ne sono state classificate più di 1150. Cuore del progetto è un atlante composto da più di 1150 schede di texture su base mappa, che sono state tradotte comunicativamente in un atlante cartaceo e uno digitale come sistema di navigazione online. La tesi è composta da uno strumento cartaceo chiamata Visioni, indici e aspetti visivi su base mappa e un portale online chiamato l’Atlante delle Texture. Si è sentita la necessità di riportare l’attenzione su di esse per mostrare che sono responsabilità del designer e la scelta di come utilizzarle non è insignificante ma influente poiché creano comunicazione e identificano una memoria. Inoltre si mostra come le texture siano affordance che inducono a spazi emozionali e si percepiscono attraverso la percezione visiva, tattile e aptica in quanto comunicano, suggeriscono e interagiscono con il nostro essere.

Texture design, geografie e atmosfere visive. Considerazioni percettive, analisi e schedatura su base mappa

Corradini, Sara
2019/2020

Abstract

Let’s imagine putting one of Burri’s physical textures, Morris textiles or Grignani’s experimental in a room and ask the observer what emotions or thoughts it arouses. Some will remain silent, others will begin to tell a story about the artist, the techniques used or the historical it refers to, because this is what a texture does. It evokes atmospheres and people get fascinated by the stories it tells. The textures are tales that can be seen by the eyes and felt with the whole body, as shown by haptic perception. Whether they are textile textures or applied to a magazine cover, looking at them means delving into the cultural landscape in which they were made, as well as the psychological and symbolic aspects of their elements. They are able to trigger a response in our state of mind. Because a texture is a project by itself. The aim of this thesis is to demonstrate that it is possible to organize textures into a tool meant to be used for cultural visual atmospheres because textures are communication design projects, stories in the form of visual elements originating from cultural, historical and geographical contexts. The result is an in-progress tool addressed to designers, useful when it comes to create communicative artifacts and to address specific cultural, historical and geographical qualities, seen as instrument of insightful narration. The leitmotif is the aura of the texture, that becomes the key to reading and understanding it. The textures presented have been scoured online and on paper books. Their existing classifications have been analyzed and there has been the understanding that they are mainly considered as morphological decorations. This research, on the other hand, has brought to light the possibile variables to describe a texture, through which more than a thousand textures have been classified. The thesis materializes in a website called Atlante delle Texture, geografie e atmosfere culturali, and a paper tool called Visioni, indici e aspetti visivi su base mappa. These tools are used to bring attention to textures, and have designers understand that they are their responsibility. They are crucial in communicating and creating a memory. They present textures as affordance that induce emotional responses and are perceived through visual, tactile and haptic perception as they communicate, suggest and interact with ourselves.
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2021
2019/2020
Proviamo ad immaginare di mettere una texture fisica di Burri, tessile di Morris o sperimentale di Grignani in una stanza e chiedere all’osservatore cosa suscita. Alcuni rimarranno in silenzio, altri inizieranno a raccontare una storia dell’artista, della tecnica o del periodo storico, perché è questo che fa una texture, evoca un’atmosfera e gli uomini rimangono affascinati dalle storie. Le texture sono racconti che si possono percepire con gli occhi e con tutto il corpo. È la percezione aptica che ce lo dimostra: che siano texture tessili o applicate ad una copertina di rivista, guardarne una significa considerare il panorama culturale nel quale è stata realizzata, oltre che i fattori psicologici e simbolici degli elementi che la compongono realizzandone la sua atmosfera che è in grado di esercitare qualcosa sul nostro stato d’animo. Perché sì, una texture è un vero progetto. L’obiettivo di questa tesi è dimostrare che è possibile organizzare le texture per creare uno strumento in grado di essere fruito per atmosfere culturali-visive, poiché le texture sono progetti di design della comunicazione, storie sotto forma di elementi visivi frutto del contesto culturale, storico e geografico. Il risultato è uno strumento in progress rivolto ai designer, utile per realizzare artefatti comunicativi, per comunicare un certo tipo di atmosfera culturale, storica e geografica, attraverso l’uso di texture. Il filo conduttore è l’atmosfera che diventa chiave di lettura, intesa sia da un punto di vista storico, culturale e geografico sia come strumento di narrazione percettiva.Sono state ricercate texture online e sui libri cartacei, analizzando le classificazioni esistenti e comprendendo che ad oggi sono ritenute principalmente come decori morfologici. Tale ricerca ha permesso di comprendere le variabili possibili per descrivere una texture, attraverso le quali ne sono state classificate più di 1150. Cuore del progetto è un atlante composto da più di 1150 schede di texture su base mappa, che sono state tradotte comunicativamente in un atlante cartaceo e uno digitale come sistema di navigazione online. La tesi è composta da uno strumento cartaceo chiamata Visioni, indici e aspetti visivi su base mappa e un portale online chiamato l’Atlante delle Texture. Si è sentita la necessità di riportare l’attenzione su di esse per mostrare che sono responsabilità del designer e la scelta di come utilizzarle non è insignificante ma influente poiché creano comunicazione e identificano una memoria. Inoltre si mostra come le texture siano affordance che inducono a spazi emozionali e si percepiscono attraverso la percezione visiva, tattile e aptica in quanto comunicano, suggeriscono e interagiscono con il nostro essere.
File allegati
File Dimensione Formato  
2021_04_Corradini.pdf

accessibile in internet solo dagli utenti autorizzati

Descrizione: Testo della tesi
Dimensione 97.1 MB
Formato Adobe PDF
97.1 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173464